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Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava

Creato il 14 agosto 2015 da Luca De Ronch @Luca_De_Ronch

Ben diverso lo spirito di questa terza tappa dell’Alta Via del Granito rispetto all’anno scorso.
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
Intanto i nostri compagni di stanza di Bassano con i quali abbiamo condiviso le tappe sorpassandoci a vicenda, sono cordiali, simpatici e …….. di  notte silenziosi, il che non è male e contribuisce non poco.  Praticamente ieri sera son salito in camera e fino a stamattina non mi son svegliato ….. tutto un tiro.  Poi mi alzo, c’è il sole, il sorriso di Elio e un gran bel panorama ……. Decisamente diverso dall’anno scorso , dove sotto una pioggia battente abbiamo affrontato la salita a Forcella Ravetta con la triste consapevolezza che era così e basta ,  tra nuvole e acqua, con il morale sotto gli scarponi e un gran bel mal di schiena.Morale alto, insomma.  Per ricordare la bella sosta al rifugio Caldenave facciamo una foto assieme al Paron di Cjase, con la promessa di ritornare ancora e poi partiamo pimpanti su per la val Ravetta con la temperatura frizzantina della mattina, in attesa che il sole salga e superi le creste regalandoci la sua luce. 
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
Un tratto nel ripido bosco precede l’altrettanto ripida salita sulle grosse pietre, poi un breve ripiano lo spazio si ampia di verde e poi ancora uno ultimo strappo e siamo alla forcella. Ci lasciamo alle spalle la vallata e i panorami che ci hanno accompagnato ieri per un bel tratto per girare pagina ed entrare nel gruppo delle cime di Rava. 
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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 Sempre di granito si tratta, ma sembra di essere in un altro mondo, sembra disegnato a mano, anche i colori e le forme delle rocce sono diversi, c’è meno bosco, ancora laghetti , ma le tutto introno pinnacoli , cimette aguzze e rocce campanili . Laggiù in fondo, sotto un cielo che però inizia a scurirsi, la nostra prossima meta, il Forzelon e il Cimon di Rava.  Con piacevole saliscendi, tra roccette ed erba che già colora di estate inoltrata, aggiriamo la Cima Caldenave e i campanili della Val Orsera e raggiungiamo la forcella.  Da lì un sguardo a sud est e ci appare non molto lontano il Passo Tombolin e la bella scala nella roccia. 
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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Eravamo così tanto vicino l’anno scors io e Marisa ma con la nebbia , la pioggia e la tristezza , non l’abbiamo neanche vista…….. neanche cercato di vederla.  L’unico motivo per percorrere questa tappa era che volente o nolente dovevamo arrivare a Sorgazza con qualsiasi tempo. Oggi è diverso, neanche il minimo dubbio, dobbiamo salire il Tombolin, andare a vedere cosa c’è di la, la Cresta e la Cima del Frate. Si scende brevemente per sentiero segnato ma abbastanza sconnesso e in pochi minuti siamo al Passo Tombolin, da li ci avviamo stregati dalla splendida scala sulla cima del Tombolin……… è tutto così strano, sembra un paesaggio di fantasia, eppure eccoci qua sulla cima e poco distante la Cima del Frate. Ci fermiamo qui a guardare in giro soddisfatti, c’è la voglia di proseguire oltre, verso l’altra cima per poi percorrere la cengia scavata nella roccia e risalire al passo.
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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Facciamo un rapido calcolo, ci sarebbe anche tempo ……… si tratta di decidere se proseguire e raggiungere la cima del Frate oppure risparmiare un po’ di tempo per una tappa sulla strada di casa per riempire il bagagliaio di prosecco di Valdobbiadene  ……….  Diciamo che la bilancia penderebbe per la cima ma se aggiungiamo una bella fetta di torta alla ricotta a Malga Sorgazza e un gelatone a Spilimbergo ecco che l’ago prende un’altra direzione …..  Il malincuore con cui lasciamo il Tombolin per tornare al Forzelon di Rava sappiamo troverà almeno in parte degna compensazione.  
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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Da qui si scende un po’ su bel percorso lastricato, sotto le pareti di cima Trento per poi risalire ancora brevemente a forcella Quarazza, dove facciamo un’altra sosta prima della lunga discesa. Nel mezzo due brevi intervalli piovigginosi, tanto per ricordarci che in fondo passare tre giorni interni in questi posti senza una goccia di pioggia e qualche nuvola pomeridiana è cosa davvero rara. 
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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Comunque il paesaggio cambia ancora, uno sguardo al sentiero che sale alle due vicine forcelle Segura e Orsera e poi giù verso il lago di Costabrunella che sorge in un invaso artificiale ma che tutto sommato si inserisce nel paesaggio senza sconvolgerlo.  Il granito ora è scuro, poi di nuovo chiaro, per lasciare posto ai prati presso la diga. L’avvicinarsi della fine di questo splendido giro di tre giorni comincia a far sentire anche la stanchezza, la  discesa verso Sorgazza sembra interminabile, in parte in prati dall’erbe alte e in parte in ripido bosco dove l’unico conforto sono i lamponi. 
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
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Poi dal bosco si intravede un tetto, una bandiera, il chiasso delle voci dei gitanti, siamo a Sorgazza. Il premio? Una spilla con il logo dell’Alta Via del Granito. Tutto qui ? Direi proprio di no. Per me una piacevole ripetizione, completata con la salita a Cima d’Asta e al Tombolini a cui abbiamo dovuto rinunciare l’anno passato. Per Enzo e Rosi una novità gradita. Forse alcuni tratti, specie nella seconda tappa, possono risultare un po lunghi e faticosi ma se affrontati con lo spirito giusto e inseriti in un contesto legato sia all’aspetto paesaggistico che storico  alla fine vengono apprezzati e anche molto ………..
Lagorai - Nel gruppo delle cime di Rava
Sulla strada del ritorno ce la raccontiamo, e mentre facciamo il riassunto dei tre giorni passati eccoci a Valdobbiadene……….. e prima di comprare si degusta !!!!!  
Si lo so, Spilimbergo non è proprio sulla giusta, ma  è per una giusta causa ……. 

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