Strana stagione quella dei Lakers, partita come quella del rilancio, del cambiamento, e adesso a metà campionato si può iniziare a definire quasi deludente. Le cifre parlano di una squadra quinta nella Western Conference, ma soprattutto troppo lontani dalla prima posizione occupata dagli Oklahoma City Thunder. I Lakers sembrano una squadra quasi bloccata, forse troppo dipendenti da Kobe Bryant, che si sta disputando una stagione da assoluto MVP, ma senza una valida spalla non è in grado sempre di vincere le partite da solo.
Quello degli esterni è davvero un grosso problema per i giallo-viola, che a parte i 28.7 a sera del Black Mamba non può contare su nessun esterno con punti nelle mani. Infatti i vari Derek Fisher, Steve Blake e Metta World Peace, stanno offrendo un pessimo contributo dal punto di vista realizzativo. In tre infatti arrivano a malapena a 15 punti complessivi a partita, troppo poco per tre esterni. La dirigenza in estate ha tentato in tutti i modi di prendere un nuovo play (c’era riuscita con Chris Paul ma poi la Lega bloccò la trade), cercando di piazzare in tutti i modi anche i due lunghi Gasol e Bynum, che hanno risposto alla società con delle ottime prestazioni (Bynum convocato per l’All-Star Game).
A questo punto della stagione la dirigenza proverà di nuovo a cercare un playmaker, ruolo fondamentale per i Lakers, per cercare un miglior piazzamento nella Conference. I nomi che circolano sono tanti, alcuni sono un po’ stravaganti e forse fantasiosi, tipo il ritorno di Allen Iverson in NBA. Pare che “The Answer” sia stato contattato dai giallo-viola, che gli offrivano la possibilità di giocare in D-league per testare le sue condizioni, ovviamente “rumors“, sicuramente una trattativa complessa e forse non proprio vantaggiosa per i Lakers.
Per adesso sono questi i nomi che circolano in California, sta di fatto che se i Lakers vogliono competere per le prime posizioni della Western Conference, per poi cercare di dire la loro nei playoff, qualcosa sul mercato dovranno fare!