Continua la crisi dei campioni Nba sconfitti in casa dai Grizzlies di Rudy Gay. Boston torna al successo contro i Raptors ancora privi di Bargnani. Dallas passa a Cleveland, ai Clippers contro Atlanta non basta Blake Griffin
Boston torna a vincere a Toronto contro i Raptors ancora privi di Bargnani. Quinta sconfitta interna per i Lakers, dominati dai Memphis Grizzlies di un grande Rudy Gay. Dallas, senza Nowitzki e Butler, passa in casa di Cleveland, mentre la solita doppia-doppia di Blake Griffin non basta ai Clippers per battere Atlanta. Vincono in casa Portland (su Houston) e Sacramento (su Phoenix).
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- Shaquille O’Neal precipita su José Calderon
Toronto Raptors-Boston Celtics 79-93
Paul Pierce, Ray Allen e la difesa. Così Boston (25-7) espugna Toronto (11-22), tornando a vincere dopo due sconfitte. Per la quarta gara di fila senza Andrea Bargnani (polpaccio sinistro dolorante, era in panchina in borghese), i Raptors restano in partita fino a 5’ dalla fine, trascinati da DeRozan (32 punti di media negli ultimi due match), ma nonostante i 19 rimbalzi offensivi (2 soli per i Celtics) devono alzare bandiera bianca, affossati dai colpi di Pierce (20 punti nel primo tempo) e Allen (10 nell’ultimo periodo) e dal 35,4% al tiro dei secondi 24’. Boston, ancora senza Garnett, riabbraccia dopo 7 gare Rajon Rondo (“Ci ha permesso di ritrovare il nostro stile di gioco” ha detto coach Rivers); Toronto lotta a rimbalzo con Dorsey (terza doppia doppia) e produce con DeRozan, 13 punti in un primo tempo talmente equilibrato che la differenza tra le due squadre non supera mai le 5 lunghezze. La ripresa parte con Boston avanti 43-42: Pierce regala il 71-62 poco prima della terza sirena, Allen e Davis (13 punti nella ripresa) fanno male, ma Toronto ricuce sull’80-75 con Calderon (3/14 al tiro) a 5’04” dalla fine. Dopo due errori dalla lunetta di Dorsey, Allen e Pierce firmano il 7-0 con cui i Celtics scollinano per la prima volta la doppia cifra di vantaggio. Toronto chiude 2/8 dal campo e si arrende per la quinta volta nelle ultime 6 gare.
Toronto: DeRozan 27 (11/24, 0/1, 5/8 tl), Dorsey 13, Johnson 10. Rimbalzi: Dorsey 13. Assist: Calderon 10.
Boston: Pierce 30 (7/12, 3/3, 7/8 tl), Allen 23, Davis 15. Rimbalzi: Davis 11. Assist: Rondo 8, Davis 8.
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- Kobe Bryant in difficoltà accanto a Rudy Gay
Los Angeles Lakers-Memphis Grizzlies 85-104
Continuano i segnali inquietanti per i campioni Nba, che incassano una nuova e pesante sconfitta interna e si beccano pure i “booo” dello Staples Center. “Con tutto il rispetto per i Lakers, che per tutti sono la squadra da battere, penso soprattutto che noi abbiamo giocato una grande partita”. Poco da obiettare alle parole di Rudy Gay, miglior marcatore dei suoi. I Grizzlies sono volati via nel terzo quarto con un parziale di 19-4 aperto proprio da Gay con 5 punti consecutivi e chiuso dai tiri liberi di Zach Randolph per il +17 (77-60) con 1’12 da giocare prima dell’ultima pausa, nonostante un Bryant da 17 punti nel solo terzo periodo. Gli ospiti arrivano a toccare anche il +22 grazie a O.J. Mayo dalla lunetta (89-67 a 8’48 dalla sirena) e poi addirittura il +26 (con il tiro di Gay, 103-77 a 2’51 dalla fine), a ulteriore dimostrazione del loro dominio. La squadra di coach Hollins (15-19) sta lottando per rientrare nel giro dei playoff, mentre i Lakers (23-11) sono sempre più lontani dal primo posto a Ovest.
L.A. Lakers: Bryant 28 (9/15, 1/7, 7/8 tl), Brown 11, P. Gasol 10. Rimbalzi: Bynum 11. Assist: Brown 3.
Memphis: Gay 27 (8/15, 2/4, 5/6 tl), Randolph 21, Mayo 15, Conley 12, Allen 10. Rimbalzi: M. Gasol 10. Assist: M. Gasol e Conley 6.
Cleveland Cavaliers-Dallas Mavericks 95-104
Vittoria numero 25 in 33 partite per Dallas, che nonostante le assenze degli infortunati Dirk Nowitzki e Caron Butler riesce a venire a capo dei padroni di casa grazie ai massimi stagionali di Shawn Marion e DeShawn Stevenson e a una prova da 85 punti del suo quintetto base. I Mavs cominciano alla grande, volando sul 21-7 con la schiacciata di Marion a 5’37 dalla fine del primo quarto, ma Cleveland reagisce con un controparziale di 21-6 (con 6 punti e 3 assist di Ramon Sessions) e sorpassa con la schiacciata di Hickson (28-27) con 11’22 da giocare prima dell’intervallo. Con le triple di Cardinal (1), Stevenson (2) e Kidd (1), però, Dallas costruisce il +15 (49-34 con 4’31 alla fine del secondo quarto) e poi controlla toccando anche il massimo vantaggio, ancora con Stevenson (2+1), a 4’47 dalla fine del terzo quarto (76-59). Malgrado i 23 di Jamison dopo l’intervallo, per Cleveland non c’è nulla da fare.
Cleveland: Jamison 35 (11/16, 3/6, 4/5 tl), Sessions 19, Parker e Hollins 8. Rimbalzi: Jamison 10. Assist: Sessions 12.
Dallas: Marion 22 (11/16), Stevenson 21, Terry 18, Chandler 14, Kidd 10. Rimbalzi: Chandler 14. Assist: Kidd 8.
Portland Trail Blazers-Houston Rockets 100-85
Portland non si piange addosso sugli infortuni (su tutti quello di Brandon Roy) e continua a giocare duro, soprattutto in casa propria. Arriva così la 12ª vittoria in 15 gare interne, grazie alla 14ª doppia-doppia stagionale di LaMarcus Aldridge e alla miglior produzione offensiva di Nicolas Batum e Patrick Mills in questo campionato. Dopo aver toccato la doppia-cifra di vantaggio nel secondo quarto (42-31 con Fernandez a 5’50 dall’intervallo), i Blazers fanno la differenza nel terzo periodo, con un parziale di 16-2 (10 per Aldridge) che porta i padroni di casa in vantaggio 79-60 con 46 secondi da giocare prima dell’ultima pausa. Il vantaggio dei padroni di casa si dilaterà poi fino al +23, dai Rockets non arriva nessuna reazione.
Portland: Aldridge 22 (10/20, 0/2, 5/5 tl), Batum 21, Matthews e Mills 14, Cunningham e Fernandez 10. Rimbalzi: Camby 13. Assist: Camby 8.
Houston: Martin 15 (6/13, 0/4, 3/3 tl), Lee 12, Scola, Brooks e Budinger 10. Rimbalzi: Patterson 10. Assist: Martin e Lowry 4.
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- Il candidato n.1 al premio di rookie dell’anno, Blake Griffin
Los Angeles Clippers-Atlanta Hawks 98-107
I Clippers approfittano del dominio di Blake Griffin per comandare la prima metà di gara contro Atlanta: il sempre più indiscutibile rookie dell’anno (27 doppie-doppie stagionali, 21 consecutive) ne mette 19 prima dell’intervallo, e i suoi conducono per 53-42. Sembra tutto troppo bello, anche perché dall’altra parte giocatori cardine come Josh Smith e Joe Johnson non sembrano in gran serata. Invece il primo si sblocca dopo due quarti da 0/8 (5/6 dopo l’intervallo), il secondo mette 11 punti nell’ultimo quarto, quando Atlanta vola via dopo aver accorciato le distanze. La coppia Smith-Johnson segna 13 punti consecutivi (6 e 7 rispettivamente) e Atlanta va a +4 (94-90) a 3’12 dalla fine: il colpo di grazia, però, lo dà Mike Bibby, servito da Jamal Crawford, per la tripla del +9 (101-92) con 52 secondi da giocare.
L.A. Clippers: Griffin 31 (11/22, 9/14 tl), Davis 15, Gordon, Gomes e Bledsoe 10. Rimbalzi: Griffin 15. Assist: Gordon 6.
Atlanta: Johnson 29 (6/16, 1/4, 14/17 tl), Ja. Crawford 24, Smith 22. Rimbalzi: Smith e Horford 10. Assist: Bibby, Johnson e Ja. Crawford 4.
Sacramento Kings-Phoenix Suns 94-89
Che i Kings siano giovani e abbiano tanto talento è un fatto, che spesso non trovano il modo di esprimerlo è altrettanto incontrovertibile. Quando questo succede, però, sono in grado di mettere in difficoltà chiunque. Stavolta è toccato a Phoenix, che dopo aver iniziato l’ultimo quarto con un parziale di 6-0 (chiuso da Gortat a 10’26 dalla fine) conduceva per 79-65 e sembrava avviata a una vittoria serena. Non avevano fatto i conti, però, con un DeMarcus Cousins da 13 punti nel solo ultimo periodo, e con un parziale di 19-2 messo a segno dai padroni di casa chiuso dalla seconda tripla di Omri Casspi (92-89) a 25 secondi dalla fine. Pietrus tenta il pareggio, sempre da fuori, ma Cousins cattura il rimbalzo e firma dalla lunetta i punti che garantiscono il settimo successo stagionale ai Kings (a fronte di 24 sconfitte).
Sacramento: Cousins 28 (11/17, 6/6 tl), Garcia 20, Casspi 14, Thompson e Landry 11. Rimbalzi: Landry 12. Assist: Cousins 6.
Phoenix: Nash 20 (6/6, 2/2, 2/2 tl), Carter 17, Gortat 16, Hill 13. Rimbalzi: Hill e Gortat 6. Assist: Nash 12.