L'oggetto di questa introduzione è una cittadina del nord della Thailandia, Lampang, la cui posizione e le pochissime ma lusinghiere notizie trovate sulle guide e in rete hanno fatto si che fosse il luogo da me prescelto per trascorrere la notte di capodanno. Lampang è infatti la città, abbastanza grandicella in effetti, principale della provincia omonima che si trova circa a metà strada tra
Sukhothai e Chiang Mai, immersa in un paesaggio collinare verde e boscoso.
Trovandosi a meno di tre ore in autobus dalla metropoli del nord della Thailandia (la maggior parte degli autobus che partono dalla stazione dei bus di Sukhothai diretti a nord fanno tappa qui), quasi tutti i turisti stranieri diretti nella parte settentrionale del paese la saltano, perdendosi dunque una località graziosissima, dall'atmosfera verace e rilassata, dal centro storico affascinante e pieno di interessanti attrazioni, e abitata da una popolazione accogliente e cordiale.
La Sia la stazione dei bus che quella ferroviaria si trovano nella zona nuova della città, un paio di chilometri a sud-ovest del centro (la città è servita anche da un piccolo aeroporto, paradossalmente non più lontano dal centro delle due stazioni), e quindi per raggiungere il proprio alloggio è necessario affidarsi ai mototaxi e ai
Tuttavia Lampang, pur se meno battuta di altre località delle regioni settentrionali, può vantare comunque un discreto afflusso turistico locale ed essendo inoltre una delle città più importanti nel raggio di alcune centinaia di chilometri (come detto, non è certamente una metropoli, ma nemmeno un villaggio sperduto), mette a disposizione dei turisti un panorama completo di strutture turistiche.
TT&T Guesthouse si trova nel piacevolissimo e caratteristico quartiere residenziale a nord del fiume, negli immediati pressi di questo, e consta di un paio di incantevoli case in legno con patio e giardino. Pur se i bagni sono in comune (peraltro pulitissimi), la camere semplici ma spaziose, la bellezza del complesso e dei suoi dintorni, le tariffe super-economiche (in linea con la media della Thailandia del nord) e la gentilezza dei proprietari, la rendono veramente un gioiello consigliatissimo per un soggiorno in città (l'unico problema è stato che il conducente del tuk-tuk non la conosceva e non la trovava, ed era pure buio, ma per fortuna si trova a due minuti a piedi da una delle principali attrazioni della città, la Baan Sao Nak, e quindi mi sono fatto lasciare davanti al cancello di quest'ultima e, munito di cartina, ho proseguito a piedi trovandola quasi subito). tuk-tuk che stazionano davanti alle banchine.
La parte più vecchia della città è quella che si trova sulle due sponde del fiume Come detto, il quartiere a nord del fiume è di stampo prevalentemente residenziale, ma di aspetto decisamente incantevole grazie alle tante abitazioni in legno, spesso immerse tra gli alberi, che rendono l'atmosfera del posto particolarmente rilassante oltre che affascinante; ed in più ospita quelle che forse sono le due maggiori attrazioni cittadine. Il La
Mae Wang, e ospita una profusione di abitazioni tradizionali in legno o coloniali, nella quale si inseriscono svariati interessanti templi.
Wat Phra Kaew Don Tao è il tempio più importante della città e in passato ha ospitato l'originale Buddha di smeraldo (quello che ora si trova al palazzo reale di Bangkok) ed è un vasto complesso religioso (che comprende anche un altro grazioso tempio secondario, il Baan Sao Nak invece (ancora attenzione, qui è google maps a cannarne completamente la posizione) è un' antica e grande abitazione tradizionale, interamente in legno di tek e poggiante su una serie di pilastri, composta di varie costruzioni e ora trasformata in museo. Gli interni sono quelli originali e il giardino è curatissimo; una versione in scala ridotta della Jim Thompson House di Bangkok (senza gli annessi di quest'ultima, come bar, ristorante, negozio di sete e sede della fondazione omonima), ma ugualmente affascinante e forse anche più autentica; e poi ti viene offerta anche una tazza di tè con biscotti. Wat Suchadaram) composto da parecchi notevoli padiglioni e statue (attenzione: il tempio si trova a quasi un chilometro da dove lo posiziona la cartina della Lonely Planet).
Sempre nella zona nord sono poi da segnalare la via Tra gli altri templi poi, sempre nella zona nord, è da segnalare il Il centro storico vero e proprio tuttavia è la zona che si trova immediatamente a sud del fiume. In particolare le stradine parallele al corso d'acqua offrono degli scorci pittoreschi grazie al gran numero di abitazioni tipiche e/o in stile coloniale che vi si affacciano, molte delle quali ospitano botteghe artigiane, negozietti, caffetterie o addirittura guesthouse. Un'ultima attrazione, ma forse una delle più importanti, è data dalla presenza in città di una moltitudine di pittoreschi carretti trainati da cavalli; buttando l'occhio in giro infatti si nota la completa assenza dei ragazzi in pettorina arancione sugli scooter e il numero non altissimo di
Th. Wang Nuea, circondata da dimore in legno immerse nel verde e su cui si affaccia anche qualche semplice resto archeologico, che il venerdì sera e la domenica mattina diviene anche pedonale ospitando un mercato di strada; e l'incantevole via Th. Pa Mai, ovvero quella su cui si affaccia la guesthouse, che corre accanto al fiume (coperto però da una fila di case di legno) e in corrispondenza di uno dei ponti costeggia uno dei mercati giornalieri più caratteristici della città (in cui la mattina di capodanno ho fatto colazione con delle ottime...non so come si chiamino lì ma sono del tutto identiche al dolce di carnevale che qui chiamiamo "castagnole"). Wat Pongsanuk Tai, dai padiglioni in legno nello stile tipico dell'antico regno di Lanna. Th. Thalad Gao è la più importante in tal senso, visto che durante il week end nel pomeriggio viene anche chiusa al traffico per ospitare il più importante mercato di strada della regione (sulla falsariga di quello ben più famoso di Chiang Mai), ma anche la parallela Th. Boonyavat infine, parallela alle altre due, è un po' più larga e rappresenta il confine tra la città vecchia e quella nuova, e sbuca nella rotatoria che ospita la torre dell'orologio che può essere considerata il vero centro e il cuore pulsante della città. Th. Thipchang merita una passeggiata. tuk-tuk a favore di questo antico e curioso mezzo di trasporto. Vi sono vari punti di stazionamento di questi carretti, il principale dovrebbe essere vicino alla sede della polizia lungo Th. Boonyavat, ma è comunque tutt'altro che infrequente incontrarne uno in giro per le stradine del centro.
Lampang non si segnala per una vita notturna particolarmente sfrenata, tuttavia invece per il cibo è un buon posto. Nella parte finale di Dopo la confluenza delle due strade parte un lungofiume con altri locali, tra cui il Riverside, che sembra essere un po' quello più importante (la guesthouse con lo stesso nome si trova poco distante ed è una delle maggiormente consigliate). Tuttavia il ristorante che consiglierei più di tutti è l'
Th. Thalad Gao e di Th. Thipchang si concentrano la maggior parte delle guesthouse più graziose, dei ristorantini, dei bar dove bere qualcosa la sera e delle caffetterie (anche se quella che ho preferito si trova lungo la via che dal lungofiume porta alla torre dell'orologio, dove ce ne sono anche altre). Aroy One Baht, che si trova all'incrocio tra Th. Thipchang e una delle stradine che riportano su Th. Boonyavat, che è molto carino, con una deliziosa cucina regionale e un menù in inglese lunghissimo e vario, super economico e con un ottimo servizio.
Sulla strada che dal lungofiume porta alla torre dell'orologio c'erano molte persone, in particolare nello scintillante tempio bianco (che infatti porta il nome di Vorrei infine segnalare che la brava collega travelblogger Claudia, in maniera del tutto indipendente da me, circa un mese prima del sottoscritto ha avuto la fortuna di passare parecchi giorni in questa cittadina fornendone anche lei una descrizione decisamente lusinghiera (
Un discorso a parte merita la notte di capodanno: uscendo dalla guesthouse per andare a cena ho potuto vedere molte famiglie che avevano messo i tavoli accanto alla strada e si intrattenevano mangiando, bevendo e cantando al karaoke (e tutti mi hanno salutato calorosamente e fatto gli auguri), ma una volta arrivato al centro storico le vie erano abbastanza deserte. Tuttavia continuando a passeggiare dopo una succulenta cena (nel ristorante sopra indicato) ho potuto vedere che già dal lungofiume nei pressi del Riverside le cose stavano cambiando.
Wat Chiang Rai) erano in molti a fermarsi a recitare le preghiere per il nuovo anno, fino ad arrivare alla rotatoria, nella quale erano convenute migliaia di persone ad attendere insieme la mezzanotte (e le facce occidentali erano del tutto assenti).
Lì si svolgeva una vera e propria festa di paese, con le strade chiuse al traffico, una delle quali invasa da centinaia di bancarelle, un palco principale con gruppi che suonavano e persone famose che si esibivano e altri palchi più piccoli sparsi lì intorno, il piccolo parco che si affaccia sulla rotatoria perfettamente addobbato con una profusione di luci e composizioni floreali, decine di persone che facevano volare le tipiche lanterne-mongolfiera, e infine i fuochi artificiali a salutare l'ingresso nell'anno nuovo.
Concludendo, Lampang non rappresenta una delle attrazioni principali della Thailandia del nord, e forse non la consiglierei a chi ha poco tempo da passare in queste regioni; ma se avete anche un giorno che vi avanza quando siete da queste parti, non perdete l'occasione di passarlo in quella che forse è la città più piacevole e graziosa dove ho messo piede nella terra del sorriso. Se poi avete anche dei giorni in più, sia gli immediati dintorni della città che il resto della regione hanno da offrire altri interessanti complessi di templi, due parchi nazionali e uno dei più importanti centri per la conservazione degli elefanti (che dovrebbe essere uno di quelli più "seri").
qui il suo scritto: rileggendolo mi sono accorto di quanto il mio sia simile, anche nell'introduzione, ma giuro di aver riletto il suo solo dopo aver finito di scrivere questo; evidentemente il motivo per cui siamo finiti a Lampang e le cose che ci hanno colpito e che hanno fatto si che questa città ci sia tanto piaciuta sono gli stessi).