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Lampang: la città del teak e dei sorrisi

Creato il 10 dicembre 2014 da Clamore79

Non so se capita anche a voi, ma a me succede che spesso il mio sesto senso mi indirizza verso dei luoghi che poi finiscono per conquistarmi davvero. Succede che a volte provo istintivamente simpatia per un luogo, anche senza un motivo apparente, magari già a partire dal nome, già prima di sapere cosa potrò trovare una volta arrivata. Chiamiamola intuizione, ispirazione, o non so cos'altro, ma anche questa volta ha fatto centro.
Me lo ricordo bene. Stavo riflettendo sul mio itinerario di viaggio nel nord della Thailandia quando il mio occhio cadde per caso su "Lampang". Quel nome mi ispirava simpatia e mi incuriosì subito. Così andai a cercare qualche informazione e scoprii che le descrizioni parlavano di una piccola tranquilla città, beatamente adagiata lungo il fiume, tra antiche case in teak, carrozze trainate dai cavalli, templi e poco altro. A me sembrò subito bellissima. Tra l'altro Lampang si trovava esattamente lungo il percorso di avvicinamento a Chiang Mai quindi una sosta lì sarebbe stato perfetta.
La mia sosta a Lampang è stata perfetta. Per me Lampang è semplicemente perfetta.
Lampang: la città del teak e dei sorrisi
Arrivata da Sukhothai con l'intenzione iniziale di restare a Lampang per solo due giorni, alla fine ci sono rimasta quasi una settimana. Inutile dirvi che Lampang mi è piaciuta moltissimo. Piccola (ma non troppo), con un'atmosfera tranquilla, pochi, pochissimi turisti nei paraggi (nei cinque giorni che ho passato lì i turisti occidentali che ho visto li ho contati sulle dita di una mano), bellissima, con le sue case in teak (alcune trasformate in musei), i suoi piccoli giardini, i suoi ponti, i suoi vivaci mercati e poi loro, la sorpresa più bella di Lampang: i suoi meravigliosi abitanti.
Gli abitanti di Lampang mi hanno sorpresa ed emozionata. Nonostante non siano abituati a vedere molti turisti in giro, sono quanto di più cordiale e gentile si possa immaginare. Questa cosa è curiosa: sembra che nei grandi centri, abituati ai turisti e alla globalizzazione, i locali non ti degnino di uno sguardo (tranne chi ha qualche interesse commerciale), mentre nei centri piccoli, fuori dai circuiti scelti dal turismo di massa, il sorriso nasce spontaneo e la gentilezza è sincera, spassionata.
Le mie giornate a Lampang sono sempre state all'insegna del sorriso. Fin dal primo momento in cui mettevo piede dalla mia guesthouse, chiunque incontrassi, giovane o anziano, uomo o donna, era sempre un elargire di saluti e sorrisi, nonostante fossi una sconosciuta, nonostante fossi una turista occidentale, nonostante fossi così (apparentemente) diversa da loro. Eppure..
Lampang: la città del teak e dei sorrisi
La profusione di sorrisi gentili e saluti cordiali ha fatto da sottofondo alle mie giornate a Lampang per tutto il tempo e le ha rese una rilassata parentesi di pura serenità. Con calma mi sono potuta dedicare alla scoperta della città e mi sono lasciata conquistare. I motivi per cui fare tappa a Lampang ci sono tutti.

Cosa c'è da vedere a Lampang?

Il posto migliore per iniziare a conoscere Lampang è la Baan Sao Nak, una casa costruita a fine '800 nel vecchio stile di Lanna, ora trasformata in casa-museo (ingresso 50 baht). La casa, appartenuta a una Lady di origine birmana, è interamente in teak e ha la particolarità di poggiare su 116 pilastri anch'essi in teak. L'interno della casa conserva pezzi di antiquariato thailandese e birmano, nel grande giardino ci sono fiori e alberi secolari, oltre che un piccolo bar. Alla fine della visita viene offerto un tè con dei biscottini (che io ho gradito moltissimo).
Lampang: la città del teak e dei sorrisi
Lampang: la città del teak e dei sorrisi
Ma non c'è solo la Baan Sao Nak. La stessa zona, chiamata Wiang Neau - il quartiere vecchio della città -  è disseminata di vecchie case tradizionali: alte un paio di piani al massimo, rigorosamente in legno, ognuna con la propria casa degli spiriti, le case in legno sono forse la caratteristica più spiccata e affascinante di Lampang. Mi è piaciuto moltissimo passeggiare tra le tranquille vie del vecchio quartiere, con nell'aria lo scampanellio degli scacciapensieri mossi dal vento e il profumo dell'incenso.
Lampang: la città del teak e dei sorrisiLampang: la città del teak e dei sorrisi
In questa stessa zona si trova anche il Wat Phra Kaew Don Tao, un tempio molto bello oltre che famoso per essere stato uno dei templi thailandesi ad aver ospitato il mitico Buddha di Smeraldo (che si trova oggi a Bangkok), affiancato dal Wat Suchadaram. Non molto distante (raggiungibilissimo a piedi) c'è il Wat Pongsanuk Tai, che lascia intravedere gli antichi splendori dello stile di Lanna, con la tipica struttura in legno aperta sui lati. Nel complesso del tempio ci sono anche un paio di musei che raccolgono manufatti e testi buddhisti.
Lampang: la città del teak e dei sorrisi

Lampang: la città del teak e dei sorrisi

L'ingresso del Wat Phra Kaew Don Tao


Serve invece un mezzo per raggiungere il Wat Chedi Sao, il tempio forse più spettacolare di Lampang, che si trova a circa 5 km a nord dalla città (io ho chiesto a un sorng- taa-ou, un taxi collettivo, di accompagnarmi). La particolarità di questo tempio è la presenza di venti chiedi bianchi nello stile di Lanna che illuminati dal sole sono uno spettacolo unico.
Lampang: la città del teak e dei sorrisi

Un'altra zona molto caratteristica della città di Lampang è Thanon Talad Gao, una via poco distante dal ponte principale della città. Anche nota come Kad Kong Ta, è tutto un susseguirsi di vecchie botteghe, ristoranti e case storiche in stile thai, birmano e occidentale. Proprio qui si trova il Moung Ngwe Zin Building, una delle case storiche della vecchia Lampang, che oggi ospita un caffè e uno shop di ceramica locale.
Lampang: la città del teak e dei sorrisi

Lampang: la città del teak e dei sorrisi

Dove mangiare


Nella zona di Talad Gao ci sono i ristoranti più interessanti, sia solo di cibo thai (anche senza insegna in caratteri latini, i miei preferiti) sia locali in stile occidentale, come il Riverside (dove si può mangiare anche la pizza) o l'economicissimo Aroy One Baht.
Lampang: la città del teak e dei sorrisi

Da non perdere è il mercato di strada che il sabato e la domenica sera anima Talad Gao: da metà pomeriggio la via viene chiusa al traffico e si riempie di bancarelle di streetfood, souvenir e artigianato locale. C'è chi suona, chi canta, si mangia, l'atmosfera è rilassata, il cibo ottimo (questo è il posto giusto per assaggiare le specialità della Thailandia del nord, come il kow gan jin, riso e sangue avvolti nelle foglie di banana). Il venerdì sera si tiene qualcosa di analogo lungo Thanon Wang Neua, nella città vecchia, con il Cultural Street. Sempre nella zona vecchia, a pochi passi dal ponte principale, tutti i giorni c'è anche un animatissimo mercato serale solo di cibo.
Lampang: la città del teak e dei sorrisi

E dopo cena? Dopo il mercato si passeggia lungo il fiume o ci si ferma lungo il ponte ad aspettare il tramonto, che a queste latitudini è sempre un bello spettacolo.

Dove dormire


Io ho dormito alla TT&T Guesthouse, una piacevolissima guesthouse per backpackers vecchia maniera, che si trova nella parte vecchia della città, vicino al fiume. Le stanze sono pulite e accoglienti, i bagni sono in comune ma la casa - tutta in teak - è davvero bella, con tanto di veranda esterna con vista fiume. La posizione è ottima perché è in una zona residenziale ma è possibile raggiungere a piedi sia i templi della città vecchia sia il centro della città nuova. Il Baan Sao Nak è a un centinaio di metri di distanza.

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