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Lampedusa come in guerra….ma senza “no fly zone”.

Creato il 05 ottobre 2013 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

Le tragedie riempiono i giornali,azzerano i dualismi di parte e fanno sentire buoni tutti quanti verso il prossimo.

Eppure l’Italia e’ piena di razzisti,lo vediamo spesso nelle curve degli stadi o in alcune manifestazioni leghiste o dei rasati in nero.

Ma lo siamo anche nel nostro piccolo,rifiutando a dare la mano a chi ci chiede un aiuto piccolo o nel ragazzo di colore alla fermata dei semafori.

Lampedusa e’ l’esempio delle nostre utopie,ipocrisie e false alleanze con chi e’ dall’altra parte dell’isola.

L’Europa dalla sua e’ il risultato di scelte selettive,motivazioni legate a intrecci legislativi e non invece coesa nel gesto umanitario.

La NO FLY ZONE che spesso aleggia nei conflitti lontano da casa nostra,e’ l’ennesima divisione settaria che in una tragedia,come la guerra,e’ l’emblema di una differenza,la zona dell’aiuto verso una popolazione,che non viene usata invece in casi come questo.

Se un pescatore salva un immigrato e’ reo di essere anche lui colpevole di un gesto che dovrebbe apparire umano.

E’ colpevole di aver aiutato un profugo a non morire,a essere salvato per poi sperare che possa rifarsi una vita altrove.

E invece,in una NO FLYNE ZONE,c’e’ la differenza razzista,si certo,di tutti noi.

Una zona dove l’aiuto e’ concesso a tutti e dove chi non lo vuole fare e’ colpevole in toto.

Invece si muore,si annega e si ammazza.

Si, si ammazza perche’ non e’ una guerra,non c’e’ bombardamento e morti.

Non c’e’ l’America che dice all’Europa di intervenire con aerei e mezzi pesanti.

C’e’ lo scarica barile all’Italia,ai pescatori(colpevoli)e pieta’ falsa.

Ecco perche’ in questa tragedia esiste un colpevole e dei poveri cristi allo sbando,in un mare dove l’acqua diventa la culla della morte e le bare sulla spiaggia una sepoltura veloce.

La politica,la nostra,e’ come una bella donna alla sera.

Si trucca,esce e appare,nello splendore dei vestiti e delle forme,nel trucco e nell’apparire per piacere.

Piacere per pochi attimi,dove l’isola diventa la passerella per sculettare e farsi ammirare.

Adesso,i morti in quel mare profondo,passeranno di moda nelle notizie e il prossimo barcone sara’ l’ennesima conferma del ritardo della politica mondiale per alcune cause,giuste,da difendere e evitare che avvengano con esiti tragici come l’altro giorno.



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