Due isole meravigliose dal punto di vista naturalistico, che si apprestano a diventare veri e propri esempi di sostenibilità ambientale.
Sto parlando di Lampedusa e Linosa, il cui futuro “green” è stato al centro di un convegno promosso da Emmaus Italia, Legambiente e Libera che si è tenuto la settimana scorsa.
Due territori che, se da un lato risultano essere particolarmente svantaggiati dal proprio isolamento geografico per quanto riguarda approvvigionamento energetico e servizi, dall’altro rappresentano i luoghi ideali per sperimentare nuovi modelli di produzione di energia da fonti rinnovabili.
“Siamo convinti che la sfida della modernità debba passare per l’autosufficienza energetica e la sostenibilità. Una rivoluzione verde che porterà benefici a tutti coloro, abitanti e turisti, che vivono e amano le nostre isole” ha affermato il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.
In particolare, sono stati tre i progetti presentati al convegno.
Il primo si chiama “Lampedusa Green Bike”, e mira a ridurre l’impatto dei veicoli a motore attraverso l’offerta a turisti e residenti di un servizio aggiuntivo per godere a pieno della permanenza sull’isola.
Il secondo è invece “Smart Island”, che ha l’obiettivodi creare una vera e propria “smart grid isolana” dando vita ad una imprenditorialità diffusa sul territorio e alla formazione di tecnici di alto livello che saranno necessari per gestire la transizione del sistema energetico.
Infine, è stato presentato anche un progetto di raccolta differenziata dei rifiuti che mira a raggiungere l’obiettivo del 65% di materiale differenziato sulle isole di Lampedusa e Linosa attraverso l’attuazione del modello di raccolta “porta a porta” per ogni frazione merceologica di rifiuto.
[foto da viaggi.virgilio.it]