Lanza del vasto

Da Marta Saponaro

LANZA DEL VASTO

Filosofo, poeta, scrittore italiano del '900.
Cenni biografici:Nasce nel 1901 a San Vito dei Normanni, appartiene alla famiglia nobile siciliana Lanza di Trabia Branciforte e il suo vero nome è Giuseppe Giovanni Luigi Enrico Lanza di Tabia Brancifiorte. Fondatore di varie comunità rurali ispirate alle realtà di Gandhi. Attivista non violento contro la guerra d'Algeria e gli armamenti nucleari.
I genitori erano la marchesa belga Anna Maria Enrichetta Nauts e il padre Luigi Giuseppe, figlio del principe siciliano Giuseppe III di Lanza di Trabia.Gli studi avvengono a Parigi al liceo Condorcet e la laurea di filosofia a Pisa.
Essendo contrario alla guerra di Algeria, decide di partire per l'India dove conosce Gandhi. Egli perciò apprende il metodo di liberazione usato dal Mahatma per combattere l'occupazione dell'India,  la non violenza. Del Vasto afferma che effettivamente la non violenza non è un modo di espressione insita nell'uomo in quanto la vigliaccheria e la violenza fanno la forza delle nazioni e degli eserciti. Riuscire, quindi, a usare la non violenza è un atto di superamento di questo stato che se usato conduce al miglioramento dell'umanità.
In seguito, dopo varie peregrinazioni in Terra Santa, giunge a comprendere la sua vocazione, fondare una comunità rurale non violenta sul modello dell'ashram gandiano. Una comunità dove si coopera e dove sussiste il concetto egualitario. Fonda la comunità dell'Arca.
Negli anni a seguire questa comunità ha portato avanti svariati progetti ed iniziative attirando l'attenzione dell'opinione pubblica non solo in Francia ma in tutto il mondo.
La prima azione pubblica fu la lotta contro le torture ed i massacri compiuti in Algeria. Ebbero solidarietà sia dalla stampa sia da Mauriac (scrittore francese e premio nobel per la letteratura nel 1952), e Henri Antoine Groues, più noto come l'Abbé Pierre (fondatore della comunità Emmaus comunità per i poveri e i rifugiati uomo politico francese).Dal 1958 si occupò del nucleare e occupò una centrale elettronucleare.
Nel 1963 intraprese un digiuno durato 40 giorni per attirare l'attenzione della Chiesa, allora riunita per il Concilio Vaticano II, in favore della pace. La risposta di quest'ultima fu la scrittura dell'enciclica Pacem in Terris.
Pensiero:molti studiosi stanno dedicando da anni le loro attenzioni al pensiero e stile di vita proposti da Lanza del Vasto. Si può dire che egli affermava il bisogno di "disoccidentalizzarsi" per porre il cristianesimo in dialogo con tutte le altre religioni in nome della non violenza.
Del Vasto può essere considerato un ponte tra Occidente ed Oriente. Un professore dell'Istituto Religioni e Culture della Pontificia Università Gregoriana di Roma si è laureato con una tesi sul pensiero di Lanza del Vasto.E' un discepolo il professor Drago, docente di Fisica presso l'Università di Napoli, Pisa e Firenze.
Nel 2007 si è svolto a Pisa un convegno sulla filosofia della non violenza di del Vasto, dichiarato genio del nostro tempo 
Il professor Drago in collaborazione con Trianni, docente di Storia del pensiero teologico dell'Università Pontificia Gragiriana, ha scritto un libro sulla filosofia di Lanza del Vasto intitolato "La filosofia di Lanza del Vasto. Un ponte tra Occidente ed Oriente 
Il libro si può trovare nel sito IBS.it al prezzo di  €15,30.

In Italia esiste una comunità dell'Arca. Il Mir-MN, ad esempio ha organizzato anche dei campi estivi in varie località italiane, proprio per avvicinare le persone al concetto della non violenza. Se vi interessa andate qui MIRN-MN che trovate un programma. Oppure leggete Movimento Nonviolento.org
Ecco una videointervista da YouTube
                                     

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