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Lars e una ragazza tutta sua (di Craig Gillespie, 2007)

Creato il 02 settembre 2013 da Frank_romantico @Combinazione_C
Eccoci di nuovo con una nuova settimana. E una nuova settimana porta con se un nuovo inizio. Tra l'altro oggi è 2 Settembre, l'estate è finita e qui c'è Silly che nel suo angolino vuole parlarvi di un film che praticamente non si è cagato nessuno tanto oggi quanto sei anni fa, quando uscì. Una piccola perla indipendente, una storia d'amore struggente quanto particolare. Insomma, ecco a voi Silly e la recensione di Lars e una ragazza tutta sua.
LARS E UNA RAGAZZA TUTTA SUA
Lars e una ragazza tutta sua (di Craig Gillespie, 2007)
Forse ancora non siete al corrente della mia contenutissima passione per Ryan Gosling. E’ certamente più moderata di quella del mio socio nei confronti di Rooney Mara, però è giusto che lo sappiate, onde evitare fraintendimenti: Gosling è il mio fidanzato e la Gomez è solo un’inutile accessorio (molto attraente, certo) che Hollywood gli ha affibbiato. Fatta questa doverosa premessa, vi voglio assicurare che sarò totalmente obiettiva riguardo al film in questione. E ve lo dico subito: Lars e una ragazza tutta sua è un gioiellino passato semi inosservato, un dramma camuffato da commedia dal sapore dolce e granuloso, come la marmellata di lamponi.                                                                                                              
Lars Lindstrom invita Bianca, un'amica conosciuta su Internet, a casa sua. Presenta Bianca a suo fratello Gus e sua moglie Karen, i quali rimangono sbalorditi. Non sanno cosa dire a Lars, poiché Bianca è una bambola gonfiabile... (da filmscoop.it)
Lars e una ragazza tutta sua (di Craig Gillespie, 2007)
Lars ci viene mostrato immediatamente per quello che è, un ragazzo avvolto da una leggera forma di autismo (dico leggera perché le sue funzioni cognitive non sono intaccate) che gli impedisce di stabilire un rapporto vero, empatico e fisico con gli altri. Ciò non impedisce all’intera comunità di voler bene a Lars, un affetto sincero che ci lascia un po’ interdetti, specialmente quando tutti si mobilitano per assecondare la relazione di Lars con Bianca. Perfetto anello di congiunzione quello della dottoressa, una straordinaria Patricia Clarkson, che con la sua professionale ed elegante  fermezza (che talvolta fa sorridere) indica la via da seguire per aiutare Lars: Bianca esiste, Bianca serve a Lars fino a quando lui deciderà che gli serve. E tutti sono tenuti a vederla con gli occhi di Lars. Così Bianca entra nelle vite degli abitanti di questo paese nel Wisconsin, riuscendo in qualche modo ad infrangere quei meccanismi mentali insiti nelle persone “normali”. Ciò avviene con una spontaneità e naturalezza che ha fatto storcere il naso qua e là, considerando questa architettura improbabile, buonista e fittizia. Ebbene, francamente chissenestrafrega. Anzi, direi che è proprio quello che ci serve, oggi come oggi. Guardarci più attentamente e scoprire, finalmente, che da vicino nessuno è normale. 
Lars e una ragazza tutta sua (di Craig Gillespie, 2007)
Lars e una ragazza tutta sua è una poesia educativa, un messaggio che colpisce al cuore e impone una riflessione seria sul potere che può avere una comunità (intesa proprio come una coesione di persone) nella cura di un essere umano in difficoltà. E come questo porti, inevitabilmente, a una cura di se stessi. Perché non esiste volontariato, non esiste solidarietà che non ti imponga un’autoanalisi. Se non avviene, evidentemente non stai donando nulla. E’ forse superfluo ricordare quanto, invece, ne abbiamo bisogno? 
Ringrazio Nancy Oliver (sceneggiatrice di alcuni episodi di Six Feet Under) che ha scritto per il regista Craig Gillespie questo bellissimo film. Quest’ultimo ha diretto il tutto egregiamente, avvolgendo questa storia drammatica (no, non è una commedia) di una dolcezza infinita, con momenti di vera commozione (arrivate tutti alla scena di Lars e Bianca al lago e poi mi direte) stemperati da situazioni buffe e divertenti. Tutto il cast regala una prova eccellente, come la già citata Patricia Clarkson, splendidi il fratello e la cognata di Lars e naturalmente lui. Lars. Ryan Gosling. Che gli ottusangoli del globo hanno ormai etichettato come attore ameba, visto che Refn per due volte gli ha appiccicato addosso parti da facciadibronzo/nonemettounsuono. A parte il fatto che non avete capito niente di quello che ha voluto raccontare Refn (ma questa è un’altra storia), non avete allora capito nemmeno una mazza di Gosling. E vi sfido, guardando questo film, a non descriverlo come uno degli attori più importanti e completi di questi ultimi anni. Vi sfido, eh. Forza. Buona visione. 
Silly
Lars e una ragazza tutta sua (di Craig Gillespie, 2007)

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