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Las Charangas de Bejucal

Da Astonvilla
Las Charangas de Bejucal
Marzio Castagnedi
Che la cultura cubana sia estremamente ricca è cosa nota e risaputa. Ed è una cultura altrettanto varia ed estesa attraverso diverse arti e generi spesso altamente spettacolari. Il jazz-latino, per esempio, è una variante della musica jazz nordamericana con caratteristiche tipicamente cubane. Il grande trombettista Dizzie Gillespie fu spesso un fedele visitatore di Cuba dove trovava atmosfere sonore e ritmiche particolari sulle quali sviluppare il suo jazz moderno. Dalla musica alle arti plastiche, dal balletto al cinema, dalla poesia alla letteratura, al teatro, Cuba ha sempre espresso alti e interessanti esempi di arte e spettacolo. Naturalmente Cuba è forte anche nelle espressioni della cultura popolare e folklorica profondamente radicate nella popolazione così variegata da diverse provenienze etniche. Straordinaria è la vitalità degli spettacoli che si nutrono della tradizione africana. Nel Settecento gli schiavisti trasportarono a Cuba dall'Africa circa mezzo milione di neri impiegati nei lavori agricoli e domestici, e le tradizioni, i suoni, i costumi, le maschere di quella cultura dell'Africa hanno lasciato orme nitide e indelebili anche nella Cuba di oggi. Analoga tradizione hanno lasciato quattro secoli di colonizzazione spagnola con le arti plastiche, letterarie e musicali tipiche della cultura iberica. Cuba è la straordinaria mezcla di Spagna, Africa e anche della precedente, pur se semiscomparsa, cultura India. Tracce di altre influenze, come la francese e la cinese, permangono. Naturalmente, su "questa impalcatura di basi estere", nel corso del tempo si sono sviluppate una tradizione e una cultura totalmente cubane la cui conservazione è tutt'oggi straordinaria, grazie anche alla vocazione colta e umanistica della Rivoluzione Cubana. A Cuba si dice che tre sono le più tipiche manifestazioni della tradizione spettacolare folklorica dell'Isola caribeña: il carnevale di Santiago de Cuba, las Parrandas de Remedios (piccola città nella provincia di Villa Clara) e las charangas de Bejucal, un centro di venticinquemila abitanti a pochi chilometri da La Habana. Nella piazza principale di Bejucal, a mezzanotte dopo musiche e balli, inizia la sfida tra due "carrozze" con insegne rosse e blu. Trainate da trattori, ai due lati della piazza si presentano due contenitori che sembrano due semplici cassoni di camion di circa 11 metri per 3. Poi, a turno, le due "carrozze" cominciano a costruire una serie di piani luminosi e scenografie verticali. Su piccoli predellini si svolgono anche coreografie con balli di ragazzi e ragazze in costume di spettacolo. Piano dopo piano, i palazzi luminosi si ergono progressivamente nella piazza buia fino a raggiungere i 23 metri di altezza da terra, con un sistema di piccoli ascensori meccanici ed elettrici inseriti uno nell'altro. È un prodigio di tecnica, fantasia, colori e luci che toglie il respiro. La "competizione" dura tre ore davanti a una piazza gremita da molte migliaia di persone. Il grande spettacolo di Bejucal si effettua il 24 e 25 dicembre e il 1° gennaio di ogni anno, dal 1840! In una fredda notte cubana da 10 gradi il 1° gennaio del 2001 abbiamo assistito a questo straordinario ed eccezionale spettacolo davvero indimenticabile: ringraziamo la collega Yolanda di "Radio Taíno" e la compagna Elena Guzmán del "Departemento de Comunicación Social de Bejucal" per l'invito che giriamo ai visitatori di Cuba e di La Habana. Ogni fine dell'anno, a 30 chilometri dalla capitale, a Bejucal, uno spettacolo che vale la pena non perdere. Da due semplici cassoni sorgono cinque piani di luci, colori, musiche che riempiono la notte cubana.

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