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Lassu'.......

Da Astonvilla
LASSU'....... In cima al campionato e con gli applausi dell'Olimpico. Il Toro di Ventura centra la propria doppia missione e per la prima volta fa capire realmente quali possono essere le sue potenzialità. Gioco, cattiveria e tanta qualità sono le armi usate ieri sera per abbattere il Varese 2-0 nel posticipo della terza giornata di serie B e dare un segnale forte dopo le meritate critiche per il pareggio interno col Cittadella. Serviva una risposta per non veder subito vanificato il lavoro fatto - sia sul mercato sia durante il ritiro - e il Toro non ha sbagliato. Le reti di Stevanovic e Sgrigna regalano tre punti meritati in classifica, i complimenti di un pubblico che ha apprezzato lo spettacolo ed il primo posto insieme a Padova e Brescia. La strada per migliorare è ancora lunga, così come il campionato cadetto, ma l'esser tornati in testa alla B dopo due anni (inizio torneo con Colantuono) è un segnale incoraggiante. Ed anche confortante per un gruppo che rischiava di smarrirsi dopo i sonori fischi incassati lo scorso mercoledì sera ed invece ha dimostrato di avere forza e carattere per superare le pressioni.
La rivoluzione di Ventura ha pagato e soprattutto ha dimostrato che questo Toro ha veramente 20 giocatori sullo stesso livello. Bianchi che resta in panchina ora non fa polemica e non solo perché si è vinto. Là davanti ci sono quattro punte che possono scambiarsi il posto e la prestazione dell'inedito tandem Sgrigna-Ebagua lo conferma. L'ex attaccante del Varese ha dimostrato quale voglia l'abbia divorato fin qui, mentre lo Sgrigna spento e scontento dell'anno scorso non c'è più. La fine del mercato ha regalato certezze alla punta cercata dal Vicenza e i due gol nelle ultime due partite lo testimoniano. Le due reti segnate ad una difesa finora inviolata sono però il frutto del lavoro e del talento di Alen Stevanovic. Che ad inizio partita ha fatto tutto da solo creando scompiglio nella difesa del Varese e poi al 40' ha sbloccato la partita sfruttando un cross di Guberti mal gestito dal portiere Moreau. Stevanovic ha poi regalato l'assist a Sgrigna per il 2-0 sotto la Maratona, prima di uscire tra gli applausi del pubblico. Le loro due storie sono emblematiche del lavoro che ha fatto Ventura per rigenerare chi aveva fallito l'anno scorso ed ora può diventare un'arma in più.
Urbano Cairo si è gustato un Toro più grintoso e soprattutto capace di trasformare in reti la mole di occasioni create da una squadra che ha giocato con intensità e sostanza per tutta la partita. Per la prima volta il presidente ha visto i granata vincere (finora dal vivo una sconfitta ed un pari) e questa piccola maledizione sfatata si accompagna all'Olimpico ritrovato. Tornare a giocare a stretto giro di posta dopo la partitaccia col Cittadella poteva essere un rischio ed invece si è trasformato in opportunità favorevole al Toro. Il percorso di crescita ora non deve essere interrotto (lunedì prossimo a Vicenza c'è un nuovo esame) e soprattutto bisogna trovare ancora un equilibrio in difesa. Le amnesie di Coppola e qualche rischio inutile corso da Parisi e Ogbonna in futuro potrebbero scompensare una squadra generosa e votata all'attacco. Ma da capolista i rimedi saranno più facili da trovare.

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