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Laughin' doping

Creato il 01 ottobre 2010 da Cappellaio
Laughin' dopingQuando leggo delle scuse che un atleta adduce per giustificare la positività ad un controllo antidoping, nell'80% delle volte c'è da sbellicarsi dalle risate. Ma mica per finta.
La storia ce lo insegna:
- Gibo Simoni: dopo un test che lo inchioda come positivo alla cocaina il ciclista tira in ballo la madre, che gli avrebbe spedito caramelle dal Perù avvolte in foglie di coca. Poco dopo ripiomba nella positività alla polverina magica e questa volta si giustifica chiamando in causa il suo dentista, reo si avergli fatto una bella anestesia con gli estratti della coca;
- Lance Armstrong: gli viene trovato del corticoide nel sangue. Lui si giustifica collegandolo all'uso di una pomata che si sarebbe spalmato sul fondoschiena;
- Marco Borriello: positivo al cortisone nel 2006. Dice che la colpa è di un rapporto non protetto con Belen Rodriguez, la quale avrebbe usato una pomata vaginale cortisonica;
- Adrian Mutu: quando è al Chelsea nel 2004 cerca di spiegare il consumo di cocaina dicendo che in questo modo avrebbe migliorato le sue prestazioni sessuali;
- Tyler Hamilton: dopo aver vinto le Olimpiadi di Atene 2004, dice che le cellule di sangue trovate nel suo corpo sono da ricondurre al fratello gemello morto prima della nascita;
- Linford Christie: lo sprinter inglese giustifica i valori di nandrolone con il consumo sfrenato di avocado, ma viene smentito dalla scienza alimentare, secondo i cui canoni dovrebbe consumarne circa una tonnellata.
E infine roba di ieri, Alberto Contador, nel cui sangue sarebbero state trovate traccie di clenbuterolo. Chi non penserebbe che la causa si possa individuare in un filetto di carne avariata? Mah. Siamo e restiamo garantisti. Soprattutto nel rispetto di chi è stato accusato ingiustamente di essere un dopato quando MAI è stato trovato positivo ad un controllo antidoping. Il livello di ematocrito è ben altra roba e non sempre le due cose sono legate..

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