Magazine Diario personale

Jupiter: il destino dell'universo

Da Stefano Borzumato @sborzu
Roma. In giro per la città. Sotto la pioggia.darospoaprincipe

Anno Domini 2015.Le persone che hanno calcato questi territori nei millenni sono passate dal convivere con l'erezione del Colosseo, allo sfaldamento del manto stradale a causa di quattro gocce.A ciascuno la propria cifra artistica.Gli spiriti degli antichi Romani piangono senz'altro lacrime amare nel vedere la china intrapresa dai loro eredi.Percepisco distintamente il punto interrogativo che aleggia tra i tuoi occhi e questo articoletto, caro Lettore: un attimo di pazienza, eh?!
Jupiter: il destino dell'universoRoma. Al cinema. Al riparo dalla pioggia.Anno Domini 2015.I fratelli Andy e Lana Wachowski sono, per la cronaca, coloro i quali hanno dato origine al moderno spartiacque cinematografico: Matrix.Chiunque non può non ammettere che c'è un pre-Matrix ed un post-Matrix.Matrix come il Colosseo e Jupiter Ascending come le buche di Roma, allora? Direi proprio di sì.Campare sui fasti del passato... Quanto può durare?Jupiter Ascending è film in cui l'effetto spoiler è virtualmente disinnescato: oltre due ore di inconcludente pellicola scritta, diretta e prodotta dai due fratelli polacchi. Ideato probabilmente nel periodo in cui, non avendo ancora scoperto di essere intolleranti a lattosio e glutine, hanno fatto largo uso di Imodium.Il messaggio sotteso è anche importante, per carità: siamo tuttidestinati a qualcosa di grandioso. Jupiter: il destino dell'universoInutile lamentarsi, dunque: bisogna rimboccarsi le maniche e seguire il proprio istinto. E fin qui tutto bene. Poi, però, comincia Jupiter Ascending.E' la nostra eroina col corpo di Mila Kounis a dare il titolo al film: si chiama Jupiter Jones. E ha la passione per le stelle. Purtroppo ai due fratelli polacchi non è venuto in mentenulla di meglio che farle pulire virtualmente le stalle: nelle prime scene la si vede infatti intenta a lustrare cessi.Dalle stelle alle stalle. E ritorno. Mica avranno previsto un sequel, vero!?Il delicato rimando a Cenerentola non può sfuggire, neppure al più distratto degli spettatori.Il rimando ai classici della cinematografia costituirà una costante. Guerre Stellari su tutti. Jupiter: il destino dell'universoLa terza scena del film c'introduce il nostro eroe, Caine, a cui presta il corpo un inespressivo Channing Tatum; il fatto che sia frutto di un incrocio genetico tra unuomo e un canide, non ci porta a nulla di semanticamente raffinato: inInglese nomen omen non rende.L'elegante rimando a Rutto di Balle Spaziali va da sé.Il corpo è aitante ma non muscoloso. L'ironia del personaggio è paragonabile a quella di un calzino spaiato. Ci viene presentato come un imbattibile campione che si muove su scarponcini antigravitazionali (i veri interpreti principali del film!) con movenze da schettinatore. Risulta cazzutissimo mentre lotta nel vicolo contro i tre assalitori alieni.E se solo una decina di frame dopo non prendesse una fracca di mazzate da un suo amico di vecchia data senza riuscire a parare un colpo che uno, sarebbe risultato pure credibile come eroe...I più attenti si saranno senz'altro accorti che son passato dalla prima alla terza: la definizione della seconda scena la posiziono a seguire per vari motivi, non ultimo dei quali è ricreare il caos della sceneggiatura in questo resoconto. La voglia di mandare i polacchi a fan giove ascende minuto dopo minuto.darospoaprincipeNella seconda scena vengono infatti inquadrati tre fratelli con fattezze umane che parlano tra loro come se fossero i padroni dell'intero creato. Nel prosieguo si capisce che quell'impressione non era peregrina e che tutti e tre gli Abrasax accampano pretese sulla nostra poco felice pulisci-cessi. Perché? Dopo un rocambolesco quanto pirotecnico combattimento nel cielo e nelle vie di Chicago tra le astronavi aliene e il cazzutissimo schettinatore folle, risolto naturalmente  a favore di quest'ultimo, la nostra pulisci-cessi preferita viene rapita ed entra in contatto col primo fratello. Una sorella, in verità: Kalique Abrasax. Sulla scelta dei nomi i due polacchi hanno lavorato di fino. Sulla sceneggiatura... Qui il rimando a Ritorno al Futuro assume oggettivamente contorni imbarazzanti.darospoaprincipeE' comunque lei a spiegarle parzialmente la storia millenaria della sua famiglia e dell'universo. Ed è lei a dirle che in realtà non è la semplice pulisci-cessi che ogni credulone ha immaginato, ma nientepopòdimenoché... (rullo di tamburi) Sua madre, l'imperatrice Seraphi Abrasax! Reincarnata. Miracolosamente con le stesse fattezze.Lo so: manco nelle telenovelas brasiliane degli anni '80 si era arrivati a tanto.darospoaprincipeLe dice pure che il diritto al trono va reclamato burocraticamente. Ed è qui che trova posto il sentito omaggio a Le 12 fatiche di Asterix. Matrix... Abrasax... Il filo rosso è evidente! Voleva essere senz'altro scena condita da ironia, ma... Ricorda di più l'uso di un naso finto applicato su un attore per consentirgli di cambiare espressione. Posticcio.Dopo un rocambolesco quanto pirotecnico combattimento nel 'chiostro' del palazzo reale tra le schiere di soldati aliene e il cazzutissimo schettinatore folle, risolto naturalmente  a favore di quest'ultimo, la nostra pulisci-cessi preferita viene rapita ed entra in contatto col secondo fratello, Titus Abrasax. Questo le narrerà un'altra porzione di verità: la Terra è il pianeta più prezioso del creato perché... (rullo di tamburi)... La popolazione è coltura. E non è un refuso. Coltura. Piantagione. Lo stesso principio già usato in Matrix, in buona sostanza. E mentre nel Colosseo si sfruttava l'elettricità prodottadall'umana gente, qui nella buca se ne sfrutta l'essenza vitale, raccolta in fiale e poi utilizzata per garantirsi dei miracolosi bagni rigeneranti. Altro che pietra filosofale: siamo alla fonte dell'eterna giovinezza!darospoaprincipeDopo la spiegazione di turno, il buon Titus la chiede in sposa per ottenere di diritto la sovranità sulla Terra e prepara la cerimonia nel suo palazzo reale. Il dubbio, che pure alberga nel suo cuore, non si coglie affatto dalla sua minata forza espressiva, bensì dall'imponderabile sviluppo della trama. E infatti... Dopo un rocambolesco quanto pirotecnico combattimento nel salone del palazzo reale tra le schiere di robot alieni e il cazzutissimo schettinatore folle, risolto naturalmente  a favore di quest'ultimo, la nostra pulisci-cessi preferita entra finalmente in contatto coll'ultimo dei tre fratelli, Balem Abrasax, che, invece di rapire lei, punta diabolicamente sulla sua famiglia terrestre. Jupiter: il destino dell'universoA questo punto si sviluppa il più patetico dei dialoghi tra carnefice e vittima minacciata della morte dei suoi cari. Tutti sappiamo che accettando le condizioni di lui, lei morirebbe. Tutti, fatta eccezione per la nostra pulisci-cessi preferita, momentaneamente dimentica d'essere ormai stata dichiarata anche formalmente imperatrice di tutto.Giustamente il buon Balem perde le staffe: tanta stupidità avrebbe sfiancato pure Giobbe! Il volto degli spettatori comincia a bagnarsi: piove all'interno del cinema? Giammai: sono lacrime di disperazione.

darospoaprincipeMa ecco finalmente il tanto atteso colpo di scena! Dopo un rocambolesco quanto pirotecnico combattimento nel salone del palazzo reale tra gli emuli del Dr. Connors aka Lizard e il cazzutissimo schettinatore folle, risolto naturalmente  a favore di quest'ultimo, la nostra pulisci-cessi preferita rientra in contatto con la sua famiglia terrestre appena sottratta a morte certa, ma ignara di tutto. 

Può così legittimamente coronare il suo sogno d'amore col canide che l'ha salvata lungo tutto l'arco del film.E vissero tutti felici e contenti. Loro.

Lo spettatore, invece...darospoaprincipeUscito dal cinema, il pensiero corre al carrozziere: non resta che aspirare all'ascensione degli ammortizzatori della macchina al cospetto delle buche, insomma.Per quanto riguarda i cazzutissimi attributi maschili... Dopo la visione di questo film, meriterebbero almeno un trattamento col defibrillatore: nemmeno i bei fianchi della Kunis valorizzati con abiti stile Belen Rodriguez a Sanremo hanno potuto farli ascendere un pochino!


Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi. - Albert Einstein


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