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Laura Carlino critica “l’Alquati e i suoi progettini da nulla”

Creato il 18 settembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

citando Nowhere Daniele non voleva attaccare certo Federico (Fronterré, ndr) bensì proprio l’Alquati e i suoi progettini da nulla. A parte che non è entrato nel merito del progetto: ha solo detto che nessuno si è accorto che c’è stato; ed è la pura verità! Ne ho parlato con un paio di amiche che si occupano di arte contemporanea e cadevano dalle nuvole. Ed è tutto dire!

 

Laura Carlino è liberissima di esprimere giudizi del genere, ma perché non li rende noti direttamente lei, in prima persona? Se ha motivo di criticare l’assessore Jane Alquati, o me, o chiunque, può farlo serenamente. C’è ancora libertà di parola e ci si può criticare civilmente e anche duramente. Motivare è utile: così si comprende l’errore e si migliora, auspicabilmente. Bisogna tuttavia far sì che il dibattito pubblico a Cremona si sblocchi, che si parli liberamente, anche criticando ed entrando nel merito. Laura Carlino in un brano di un’email, che ci è stata resa nota da una fonte che desidera mantenere l’anonimato, e che qui si può mostrare per intero (come si farà alla fine), omettendo il mittente, dà ragione a Daniele Bonali, che sosteneva in un recente intervento che Nowhere si è svolto nell’indifferenza dei cittadini di Cremona. Era un progetto rispettabilissimo, che dava spazio finalmente all’arte contemporanea – vi ha partecipato con merito come altri Riccardo Bonfadini – ma di quella esposizione di opere d’arte contemporanea, realizzate da giovani della provincia di Cremona, pochi si sono accorti. Una buona iniziativa non ha avuto il lancio che meritava, non è stata promossa e fatta conoscere.

Federico Fronterré è un “professionista dell’arte” e invitiamo a conoscere meglio l’attività sua e di altri giovani che si riconoscono nel blog unaspeciedispazio.

Dunque Laura Carlino ha tutte le ragioni per esprimersi. Bonali ha citato proprio quel progetto perché passato inosservato, ma Laura Carlino precisa che l’obiettivo era criticare non tanto Nowhere in sé, bensì i “progettini da nulla” di Jane Alquati. Insomma Carlino sa bene come la pensa Bonali, lo decifra e corregge con una precisione straordinaria. E si è fatta un’idea cattiva dell’assessore Alquati.

Ora ciascuno è libero di difendere invece l’assessore Jane Alquati, che su organi d’informazione ben più potenti di un semplice blog riceve regolarmente ampia possibilità di esprimersi. Ne avrebbe anche qui ovviamente.

Ma perché vige questa regola del silenzio? Perché parlare liberamente a Cremona? Non per azzuffarsi e insultarsi a vicenda, bensì per confrontare idee e farne nascere anche di nuove dal contrasto. Se la politica non è scelta, critica, proposta, che cos’è? Senza dibattito alla pari come facciamo a conoscere le idee dei protagonisti in campo?

Altrimenti alle prossime elezioni come ci si arriva? Disinformati?

 

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