Laura Carlino: il programma di De Bona e le prossime elezioni

Che le cosiddette paure di un centrodestra fallimentare trovino eco in un blog di sinistra dura e pura fa sorridere.Viene anche da chiedersi perché usare un termine simile – paura – per per gli scenari improbabili adombrati dal post.
Fa davvero tanta paura che la Carlino possa riprendere a fare politica? Mi lusinga molto. Ma nella congerie di liste civiche che affollerà la scheda elettorale del 2014, una più o una meno che differenza farebbe?
Ammetto che le richieste in questo senso che mi arrivano da più parti (elettori, amici, conoscenti, esponenti del variegato mondo della cultura) siano numerose e pressanti, e non nego che faccia piacere che 10 anni di intensa e appassionata attività politica (sia pure dai banchi dell’opposizione) abbiano lasciato qualche traccia. Sono molti a pensare che come assessore alla cultura avrei fatto meglio di chi ricopre attualmente questo ruolo. Si può affermare che non ci vuole molto, o si potrebbe ironizzare che “nel paese dei ciechi, l’orbo è il re”… Non sono comunque io a dovermi esprimere su questo.
Temo che l’avvicinarsi delle prossime elezioni (anche se manca ancora più di un anno e mezzo) stia cominciando ad agitare chi ha dato così brillante prova di sé in questi anni. Non credo tuttavia che sottovalutando l’avversario si vada lontano. E non mi riferisco certo a me, ma a Daniele Bonali, cui l’illazione del post, caro Paolo, non fa certo onore. Che Bonali sia un amico non l’ho mai nascosto; proprio per questo non lo ritengo uno stupido. Come sicuramente sarebbe se, da organico del partito che molti danno per vincente alle prossime elezioni, si aggregasse ad un’ipotetica lista civica. Ma chi pensa o scrive queste cose ha il senso della realtà? O vuole solo provocare, punzecchiare… Via, Paolo, ci sono argomenti più interessanti!
Per il resto, che dire? Vuoi sapere quali sono le mie opinioni in fatto di politiche culturali? Vai a rileggerti il relativo capitolo ne lprogramma elettorale 2009 di Perri: non è un mistero per nessuno che l’abbia scritto io. Con gli opportuni aggiustamenti è ancora valido, dato che in questi tre anni la giunta Perri è andata nella direzione diametralmente opposta. Avevo visto giusto io? Stanno lavorando bene loro? Chi è interessato può farsi una propria opinione.
Detto questo, caro Paolo, mi fermo.Intervengo nei dibattiti (sul tuo blog o altrove) se e quando mi interessano, non a comando. E il tema dell’assessore-manager non mi appassiona perché secondo me è male impostato. Sono una libera cittadina, spero di non dover rendere conto a nessuno di ciò che penso. Il Minculpop ha chiuso i battenti da tempo.

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