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LAURA ZAMPA (Pd) interviene sull’elezione del Presidente della VUS”

Creato il 14 settembre 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

La Consigliera Provinciale del PD Laura Zampa, si unisce al Sindaco di Spoleto nell’indignazione per la scelta operata in seno al CdA della Valle Umbra Servizi s.p.a., con l’elezione dell’avv. Salari a Presidente. Non certamente in merito alla persona, sicuramente degna e capace, ma riguardo al metodo della scelta, operata in modo miope, secondo vecchie logiche e che è ricaduta sulla città di Spoleto come una mannaia. Questo in un tempo di crisi profonda, in cui il pensiero fondante dovrebbe piuttosto essere il sostegno ai territori e la salvaguardia dell’unità, nella ricerca del bene comune. “Proprio per l’unità – osserva la consigliera – il sindaco Benedetti si era in questo tempo prodigato, facendosi tra l’altro promotore di un allargamento delle Unioni Speciali dei Comuni, da me stessa fortemente caldeggiato, che vedesse in una sola Unione i territori dei 22 comuni che gravitano intorno all’area vasta Spoleto Foligno e Valnerina. Un segnale di unità che scaturiva da una visione lungimirante riguardo un territorio che deve essere capace di darsi una forte identità e fare massa critica, in un tempo difficile in cui si dibatte, per far fronte alla crisi, di riforme endoregionali che spaziano dalle costituende Unioni dei Comuni, alla legge regionale sul riordino della Sanità, alle questioni sulla raccolta dei rifiuti, sulle problematiche dei trasporti e via via fino all’ultimo tema all’ordine del giorno rappresentato dal riordino delle Province. È da tempo che nelle diverse sedi istituzionali e politiche chiedo che si faccia chiarezza su quale idea di Umbria vogliamo avere e quali saranno i criteri ed i metodi che verranno individuati per sostenere al meglio l’Umbria che ci verrà restituita dalla “spending review”. La visione certo non è rosea se poi, nei momenti e nei modi meno opportuni, vengono operate scelte che, all’esigenza di unità, vedono cedere il passo a logiche disgreganti e che ingenerano tensioni. Proprio in merito a queste problematiche purtroppo non superate, nella sede del Consiglio delle Autonomie Locali di cui sono membro, mi sono astenuta sul parere sulla legge sull’ordinamento del servizio sanitario regionale, in quanto ritengo non contenga in sé garanzie di equità e di rispetto delle identità territoriali, lasciando ai distretti territoriale le scelte finali di dimensionamento. Alla luce dei fatti odierni, la triste vicenda della presidenza del VUS, dimostra come nelle scelte ancora si mantengono, nei centri di potere, logiche irrispettose e personalistiche, che poco hanno a che vedere con l’esigenza di nuove forme di unità, condivisione e cambiamento.”



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