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Lavanda angustifolia: caratteristiche generali
La lavanda angustifolia è una pianta perenne, sempreverde ed è originaria del mediterraneo. Detta anche lavanda inglese, è apprezzata per il suo intenso profumo e per il colore brillante delle sue foglie. Come molte piante mediterranee, anche la lavanda angustifolia resiste bene sia al caldo che a temperature rigide e richiede poche cure. Ben si adatta alla coltivazione in vaso, senza particolari esigenze di terreno. Basta pensare che cresce spontaneamente in luoghi aridi e rocciosi. Sono da preferire tuttavia vasi abbastanza larghi vista la tendenza a formare cespugli fitti in poco tempo. Con i suoi steli che con il tempo divengono legnosi può raggiungere il metro di altezza e spesso viene per questo motivo utilizzata per formare siepi. Gradisce la luce diretta del sole che deve essergli garantita per diverse ore al giorno e una buona ventilazione.
Fioritura e potatura
La fioritura della lavanda angustifolia generalmente avviene dalla primavera inoltrata fino alla fine dell'estate, ma in condizioni di clima favorevole potremo ammirare la bellezza dei fiori di lavanda anche durante i primi periodi dell'autunno. Finito l'inverno con l'arrivo della primavera e il conseguente risveglio della natura, vedremo gli steli della lavanda costellarsi di tantissimi fiorellini colorati viola o lillà a seconda della varietà, che formano la caratteristica forma a spiga e che sprigionano il loro inconfondibile profumo. Durante la fioritura la lavanda angustifolia raggiunge il massimo della sua odorosità, infatti nonostante sia profumata tutto l'anno in quanto gli oli essenziali si trovano anche nelle foglie, è nei fiori che sono maggiormente presenti. Per garantire un aspetto armonioso e la crescita di nuovi getti è bene potare la lavanda al termine della fioritura, facendo attenzione a non tagliare troppo a fondo gli steli, non bisogna cioè arrivare a tagliare la parte legnosa. Questo perché la lavanda non si rigenera dalla sua parte inferiore. Nel caso in cui si raccolgano i fiori per farli essiccare o per altri usi la potatura avviene all'apice della fioritura.
Propagazione della lavanda
La maniera più efficace e immediata per la propagazione della lavanda è la talea. Per effettuare correttamente una talea bisogna innanzitutto attendere che la pianta abbia raggiunto almeno un anno di età. I periodi migliori sono la primavera e l'autunno. Si procede tagliando un rametto lungo dieci centimetri circa, con un taglio netto e preciso. Bisogna dunque utilizzare una lama molto tagliente e soprattutto che sia sterilizzata di modo da non trasmettere malattie alla pianta. Una volta ricavata la nostra talea possiamo interrarla per circa due terzi, annaffiarla e tenerla in luogo riparato. Una volta che avrà attecchito è bene potare l'eventuale fioritura di modo che possa prima irrobustirsi per poter essere poi messa a dimora e diventare una pianta forte e robusta. Non è consigliata la riproduzione per seme perché richiederebbero molto più tempo per avere buoni risultati.
Utilizzi della lavanda
Utilizzata sin dall'antichità per profumare l'acqua per lavarsi, oggi ancor di più la lavanda ricopre un ruolo di prim'ordine nella cura del proprio corpo e non solo. Viene impiegata sia nella cosmesi che nella profumazione della casa. Un esempio presente a tutti sono i ben noti sacchetti contenenti fiori essiccati che vengono messi negli armadi e nei cassetti per profumarli. Troviamo l'impiego della lavanda anche a scopi terapeutici. Preparare un decotto di lavanda è un ottimo rimedio naturale contro molte patologie delle vie respiratorie e intestinali e risulta efficace per calmare allergie. Ultimamente l'olio essenziale che se ne può ricavare viene utilizzato per curare stati d'ansia, insonnia e nervosismo. Dunque una pianta veramente dai molteplici risvolti, caratterizzata da bellezza, profumo, colore e benessere.