Utilizzare le talee della pianta di Lavanda è il metodo più veloce ma anche più efficace per mettere a dimora,in vaso o in terra aperta, un numero elevato di piantine radicate identiche in tutto e per tutto alla piana madre. Questa tecnica permette di creare in poco tempo bellissime e rigogliose composizioni ornamentali o lunghe e folte filari di siepi. Per la coltivazione domestica occorrono uno o più vasi in terra cotta considerando che una sola talea dimorerà in un singolo contenitore. Il drenaggio (ghiaia,argilla espansa,...) sarà posizionato sul fondo del vaso che poi verrà riempito con terriccio comune. Pressata leggermente la terra, utilizzando una matita si preparerà il letto della talea che sarà inserita nel foro facendo attenzione a non spezzare le fragili radici. Comprimere dolcemente, annaffiare e posizionare in un luogo asciutto e ventilato.
La talea di lavanda si prepara all' inizio dell' autunno, quando la pianta madre ha terminato il periodo della fioritura. Con un coltello affilato o delle forbici disinfettate si tagliano in obliquo alcuni tra i più sani e vigorosi rametti arbustivi della pianta che saranno ripuliti delicatamente dalle foglie. Dopo aver preparato i singoli contenitori con torba mista a sabbia in egual misura, si inseriscono le talee. Segue un' annaffiatura leggera e una protezione di plastica trasparente tutta intorno al colmo del vaso. Posizionata in un luogo caldo/umido, inizierà a radicare in pochi mesi e sarà pronta per essere messa a dimora già dalla primavera successiva. In questa fase vegetativa fare particolare attenzione ad evitare i ristagni di acqua che causerebbero un immediato marciume radicale, e non esporre mai alla luce diretta del sole.
La pianta della lavanda resiste ottimamente alla siccità, ama l' esposizione continuata alla luce del sole, non teme il freddo ma nei periodi di intense gelate è opportuno tenerla in luoghi riparati, o coprirla con teli di tessuto non tessuto. E' una pianta perenne sempreverde, in autunno inizia il periodo vegetativo e bisogna intervenire per ripulirla dal seccume, estirpando i fiori e i rami secchi. Vivrà il suo periodo vegetativo invernale assorbendo i nutrimenti delle acque piovane che gli consentiranno di sviluppare e infoltire la chioma verde. Se le dimensioni richiedono un travaso bisognerà effettuarlo in un contenitore più capiente facendo attenzione a lasciare attaccata alle radici la " terra-pane". In primavera, dalle sommità dei rami cresceranno dei lunghi steli che termineranno con delle infiorescenze a spighe. Dopo qualche settimana i boccioli si apriranno in bellissimi e profumatissimi fiori viola. Non ci sono particolari parassiti che attaccano la lavanda se non quelli derivanti dal marciume delle radici.
Nelle foglie, nel gambo, e in particolare concentrazione nei fiori, sono contenuti gli oli essenziali, che danno il caratteristico profumo alla pianta e possiedono le proprietà benefiche. In erboristeria i fiori vengono colti e utilizzati freschi, mentre il periodo di massima fioritura è preferito da parte delle aziende del settore della cosmetica. In ambito domestico, i fiori raccolti possono essere uniti in mazzi e messi ad essiccare a testa in giù in luoghi ombrosi (il sole li schiarirebbe), possono essere utilizzarli in sacchetti di tela per profumare la biancheria e gli ambienti. In cucina non è molto comune l' utilizzo della Lavanda, ma trova impiego nell' aromatizzazione del vino bianco, dell' aceto e di alcune varietà di miele. Le inalazioni degli infusi di fiori Lavanda sono consigliati per alleviare raffreddori e tosse, mentre qualche goccia di olio essenziale nell' acqua calda favorirà dei bagni rilassanti e tonificanti.
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