In realtà un’altro nemico che certamente è decisamente più microscopico rispetto ad altri e riguarda che cosa si nasconde dentro le acque di scarico che vengono quotidianamente rilasciate dalle nostre lavatrici di casa (e sicuramente anche quelle industriali) dopo il lavaggio dei capi di abbigliamento.
Da uno studio pubblicato dall’Università di Dublino, si scopre che nei fiumi e mari di tutto il mondo finiscono delle MICRO PLASTICHE molto pericolose per la fauna marina e derivano alle acque di scarico delle nostre lavatrici.
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology, si tratta di una fonte piuttosto rilevante di inquinamento da plastica negli oceani.
Questi frammenti sono attribuiti alle fibre sintetiche come acrilico, polietilene, polipropilene, poliammide e poliestere che sono materiali sempre più presenti nei capi di abbigliamento distribuiti in tutto il mondo. Il lavaggio di un singolo capo, dagli esperimenti effettuati, può generare fino a 1900 fibre.
Cosa si può fare? Non esiste ancora una soluzione e questa è la brutta notizia. La buona è che i ricercatori hanno deciso di chiedere ufficialmente ai produttori di lavatrici di ideare tecnologie di filtraggio per catturare le micro fibre che vengono disperse attraverso le acque di scarico.
La mia domanda è: e nel frattempo?