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Lavoratori onesti: una razza estinta?

Creato il 25 ottobre 2012 da Propostalavoro @propostalavoro

 

Lavoratori onesti: una razza estinta?

C’è una notizia apparsa in questi ultimi giorni sulle pagine della cronaca che è quasi passata in’osservata forse perché l’opinione pubblica, bombardata continuamente com’è da valanghe di brutte notizie è come divenuta indifferente a quelle di minore portata sociale. Ci riferiamo al caso

 di quella prestigiosa scuola al centro di Roma dove la cuoca, con la complicità del marito e della figlia, sottraeva da anni sistematicamente scorte alimentari, destinate a sfamare gli allievi dell’istituto, trasferendole coattivamente nella propria dispensa di casa; la consumavano? Se la rivendevano? Ci facevano i regali di Natale? Chissà! Ciò che ci colpisce in questa faccenda è il fatto che l’illecito perpetuato da questi piccoli “orchi”si sovrappone naturalmente a quello degli ormai famosi grandi orchi dei soldi pubblici; la differenza fra i due fenomeni in effetti sta solo nel numero degli zeri e quindi giocando un po’ con le parole, se la differenza è zero, i fenomeni sono identici.

Ancora una volta, il caro mondo del lavoro e la sacralità del Lavoro stesso, vengono offesi, turpilati e diffamati ad opera di individui scadenti, poveri di spirito e di intelletto. Quanti orchi vivono nella società è molto difficile stabilirlo per il fatto che si camuffano nel ruolo sociale, lo stesso dal quale traggono potere per ordire gli illeciti. Le molte persone perbene, ovvero le vere vittime della crisi e degli orchi insaziabili, si interrogano spesso circa le tante forme di follia sociale e le tante vergognose azioni umane che caratterizzano questi nostri tempi.

L’uomo sta attraversando un periodo caratterizzato da una importante crisi di stabilità mentale conseguente , in termini psicologici, ad un sopravvenuto logorio delle sane basi e dei pilastri portanti e dove la crisi economica potrebbe essere considerata semplicemente un effetto secondario. Tornando agli orchi di cui sopra è opportuno considerare che si tratta di soggetti disturbati in preda ad ossessioni e manie; la dove la mania serve l’ossessione o idea fissa pervasiva.  Fra le ossessioni più in voga nell’attuale società si distinguono: la mania di grandezza; l’ossessione dei soldi; l’ossessione del potere; l’ossessione del sesso; l’ossessione della gelosia; l’ossessione della notorietà e varie altre. E’ opportuno sapere che il pensiero ossessivo compie nella mente un’azione di assedio dove tutta  l’attività di pensiero è ipotecata al servizio esclusivo della fissa in essere spesso aggravata da idee di onnipotenza. Il soggetto vive nella continua angoscia della sua idea compulsiva la quale alterando l’equilibrio della personalità impedisce al maniaco di vedere i fenomeni lucidamente e responsabilmente. L’ossessione o mania insorge quando il soggetto perde l’equilibrio mentale, i valori si disgregano e la volontà non è più pari all’intelligenza.

Le radici di detti squilibri sono da ricercare nell’infanzia della persona, nell’educazione ricevuta e nella carenza di valori portanti, poiché il quadro considerato è, il disperato e nevrotico, meccanismo di difesa nel soggetto con bassa autostima auto stima e poca sicurezza in se stesso. Proprio come la solidità e stabilità di un edificio dipendono dalle fondamenta e dal materiale impiegato così la solidità della persona e la sua salute mentale di pendono dall’educazione ricevuta.


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