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Lavoratori stranieri in crescita in Calabria

Creato il 17 aprile 2014 da Makinsud

Anche la Calabria sta diventando sempre più multietnica, considerando la crescita del numero dei lavoratori stranieri ed extracomunitari presenti in pianta stabile, così come rilevato dagli ultimi studi statistici sul tema realizzati da Caritas e Migrantes. Il dato complessivo fotografa un trend molto chiaro: nel 2011 gli occupati netti nati all’estero sono stati 61.780, pari a 4.990 unità in più rispetto al 2010 e a 10.421 in più rispetto al 2009.

lavoratori stranieri

Secondo il dossier di Caritas e Migrantes, poi, sembra evidente che le differenze di genere nell’occupazione permangono anche per quanto riguarda i lavoratori stranieri ed extracomunitari, confermando il maggior tasso di occupazione maschile rispetto a quello femminile così come accade anche nella popolazione di cittadini di nazionalità italiana: 52,6% è, infatti, la percentuale di uomini occupati regolarmente contro il 43,8% delle donne, confermando i dati dello studio diffuso precedentemente e relativo al periodo 2010, dove la percentuale di uomini occupati era 56,4% contro il 43,6% di donne. Sembra, inoltre, che all’interno delle cinque province calabresi quella in cui la differenza di genere sia più marcata ed evidente sia Reggio Calabria. Al contrario, nelle altre quattro province il dato è meno netto, sia per il 2010 che per l’ultimo studio condotto. E’ evidente, inoltre, nel tasso di occupazione maschile, il calo occupazionale relativo alla crisi che ha fatto perdere circa tre punti percentuali.

Per quanto concerne la composizione dei lavoratori stranieri in Calabria, è interessante rilevare che le prime sei nazionalità rappresentate costituiscono i due terzi del totale (66,8%). I dati in questione sono desunti dalle assicurazioni Inail ed evidenziano che la gran parte dei lavoratori  Si tratta in particolare di 20.775 lavoratori provenienti dalla Romania; di 6.364 dalla Bulgaria; di 5.847 dalla Germania (si tratta in questo caso di “ritorni”, ossia di figli o nipoti degli emigranti calabresi in Germania); 3.446 dal Marocco; 2.898 dall’Ucraina e 2.274 dalla Polonia.

In termini di settori economici interessati dalla maggior presenza di lavoratori stranieri ed assicurati Inail emerge in primis quello dei servizi (47,5%), il settore agricolo fa attestare un più ridotto 25,8% mentre il 21,3% riguarda l’industria. Inoltre, per quanto riguarda le tipologie di imprese in cui sono impiegati i lavoratori stranieri, risulta che la maggior parte di essi (ben il 83,1%) è occupata in imprese da uno a nove addetti, le cosiddette microimprese.


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