Lavoro e precariato: storie di ordinario sfruttamento

Creato il 09 ottobre 2012 da Paopasc @questdecisione

Leggendo dei casi di corruzione e concussione che quotidianamente popolano gli organi di stampa e di questi resoconti di vita lavorativa di più o meno giovani precari, viene da domandarsi se sia possibile un'attività economica senza sfruttamento e illegalità.

La storia dell'imprenditoria italiana ne è così piena e le testimonianze raccolte a più riprese sono così costanti e pervasive da rendere più che lecita la domanda: è possibile svolgere un'attività economica senza corruzione e senza sfruttare gli altri?
Temo però, nonostante la buona volontà nel porre il quesito, che per ora questa curiosità resterà senza risposta.
Intanto, a squarciare ulteriormente quel mondo oscuro del lavoro precario ci pensa questa iniziativa del : lettere di precari sulla loro esperienza lavorativa.

Mi chiamo Francesca, ho 33 anni e sono avvocato. Lavoro per uno dei più importanti studi di Napoli da oltre otto anni, cinque giorni la settimana, 12 mesi l'anno perché anche ad agosto lo studio è aperto per due settimane. Mai pagato il mese di agosto perché tanto non si fa niente... [...] Rimango incinta, lavoro fino al giorno prima del parto oberata di adempimenti ed udienze, partorisco e dopo due settimane sono di nuovo al lavoro dopo molteplici chiamate, 2 giorni la settimana. Quando ritorno a lavorare a pieno regime sapete quanto mi viene offerto per i quattro mesi in cui ho lavorato 'a mezzo servizio'? Cinquecento euro fatturati per quattro mesi, due volte la settimana per 8 ore ciascuna ovvero 0,5 centesimi l'ora [...]
Sono un giovane di 27 anni che a Dicembre proverà per la prima volta l'esame di abilitazione alla professione forense. All'inizio ho svolto la pratica in un piccolo studio, orario di ufficio, niente paga. Dopo 6 mesi ho iniziato a percepire qualcosa (130,00€ al mese) che piano piano è aumentato a 300,00. Fortunato?! Non proprio!. Se sbagliavo un atto o una lettera veniva scalata una "multa" dal mio stipendio.

Queste sono alcune delle storie. E non è solo il mondo degli avvocati, esperienze simili provengono anche da quello degli architetti, da quello medico e infermieristico insomma, sembra che nessun ambito lavorativo ne sia escluso.

Ma fosse solo il precariato. A volte, se anche un lavoro con un contratto regolare ce l'hai, non è detto che c'è sempre la sicurezza di percepire lo stipendio. Si veda questa inchiesta di Report: Lavorare gratis.


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