Magazine Cinema

Lawless: Fratelli fuorilegge che si dan delle gran patelle

Creato il 03 dicembre 2012 da Cannibal Kid
Condividi Lawless: Fratelli fuorilegge che si dan delle gran patelle Lawless (USA 2012) Regia: John Hillcoat Sceneggiatura: Nick Cave Tratto dal romanzo: The Wettest County in the World di Matt Bondurant Cast: Shia LaBeouf, Tom Hardy, Jason Clarke, Jessica Chastain, Mia Wasikowska, Guy Pearce, Dane DeHaan, Gary Oldman, Noah Taylor Genere: proibizionista Se ti piace guarda anche: Boardwalk Empire, Shotgun Stories, Animal Kingdom

Lawless: Fratelli fuorilegge che si dan delle gran patelle

"Inquietante io???"

Nick Cave. Non mi è mai piaciuto molto, Nick Cave. L’ho sempre trovato troppo inquietante. Va bene essere un pochino inquietanti, ma lui è troppo inquietante. Una manciata di sue canzoni mi piacciono anche, su tutte queste due, “Where the Wild Roses Grow” in duetto con Kylie Minogue e la struggente “Into My Arms”, ma in linea di massima lo trovo troppo… come dire? Sì, inquietante.


Lawless: Fratelli fuorilegge che si dan delle gran patelle

"Non dico una Ferrari, ma almeno una 500 al posto di questo catorcio
potremmo anche permettercelo, se solo vendessimo qualcosa
di un po' più forte di una Ceres..."

I miei dubbi permangono anche sul Nick Cave versione sceneggiatore. Sceneggiatore per la terza volta, dopo Ghosts… of the Civil Dead e La proposta (che non ho visto), con questo Lawless, ancora una volta diretto dal suo amichetto regista John Hillcoat. I due australiani questa volta si sono concessi una trasferta con una produzione americana e con un super cast della Madonna. Roba che con un super cast della Madonna del genere se non realizzate un capolavoro siete due pirloni e il verdetto è… Mi spiace Hillcoat & Cave, ma siete proprio due pirloni!
Premetto subito che il genere di storie quivi raccontato non è di quelli che mi entusiasmano molto: la vicenda si svolge nel 1931, in pieno Proibizionismo, e vede per protagonisti 3 fratelli con dei giri loschi di alcool, perché in epoca di Proibizionismo che altro puoi fare? In pratica, sembra di essere in un episodio di Boardwalk Empire, serie tv con cui ho una relazione travagliata. All’inizio non mi piaceva e l’ho mollata dopo una manciata di episodi. Di recente mi sono sforzato di riprenderla, con risultati alterni. La prima stagione non è davvero niente di eccezionale, mentre nella seconda si intravedono notevoli miglioramenti. Nella terza, attualmente in corso negli USA, il mio livello di interesse è invece di nuovo sceso e l’ho messa in stand-by a tempo indeterminato. Lawless è come un episodio di Boardwalk Empire, ma come uno di quelli noiosi (e nella serie purtroppo ce ne sono diversi).

Lawless: Fratelli fuorilegge che si dan delle gran patelle

"Ti dò un passaggio solo se ammetti che la tua auto è un vero catorcio,
caro Sciaia dal buffo cognome."

Al di là del fatto che possa essere un tipo di vicenda di quelle non proprio interessantissime, almeno per me, la sceneggiatura del Nick Cave, tratta dal romanzo The Wettest County in the World di Matt Bondurant, a sua volta ispirata a fatti reali, scricchiola da tutte le parti. Inizia con una voce fuori campo, che poi sparisce, poi a un certo punto ritorna, poi risparisce, per tornare giusto sul finale. I ritmi latitano per un sacco di tempo in cui non succede granché, mentre i fatti salienti della pellicola vengono trattati in maniera sbrigativa. Si procede a ritmo di crociera e poi, bang, quando c’è finalmente un’accelerazione, arriva proprio nel momento in cui non ci dovrebbe essere.
John Hillcoat ci aveva già abituati a ritmi bassi con il suo precedente The Road, pellicola interessante sebbene non riuscita al 100% tratta dal romanzo di Cormac McCarthy, ma al confronto di questa era una iniezione di adrenalina al cuore stile Uma Thurman in Pulp Fiction. Lawless esagera con i ritmi blandi e passa alternativamente dal sonnacchioso nei momenti di maggiore interesse al comatoso in quelli di minore interesse. Tra le scene che ridestano dal sonno c’è una rissa da bar in cui Tom Hardy le suona più di Bud Spencer. Cosa che non significa che sono diventato improvvisamente un fan delle scazzottate, solo che nel resto del film non succede davvero niente che almeno due botte le si accettano volentieri. E poi, soprattutto, c’è una scena con Jessica Chastain nuda! Un film con Jessica Chastain, un film con Jessica Chastain perdipiù nuda e mi tocca parlarne male! Maledetto Nick Cave!

Lawless: Fratelli fuorilegge che si dan delle gran patelle

"Volete de più? Ve tocca vedé er filme!"


Da qui potete farvi un’idea della noia che mi ha provocato. Non un film brutto, quanto un film davvero noioso. Quasi quanto La talpa. Curiosamente, anche in quel film figuravano Tom Hardy e Gary Oldman. Personalmente consiglierei loro di trovarsi un agente con dei gusti un po’ più vivaci e frizzantini, nella scelta delle sceneggiature.

Lawless: Fratelli fuorilegge che si dan delle gran patelle

"Senza Optimus Prime a pararmi le chiappe, me la sono fatta addosso già 2 volte!"

Se Hardy, Oldman e la Chastain recitano con disinvoltura ma non lasciano il segno come in altre occasioni del passato, in questo super cast a convincere di più sono a sorpresa Shia LaBeouf, che dimostra di avere un buon potenziale quando non è costretto a recitare insieme a dei robottoni giganti, e meno a sorpresa la solita immensa Mia Wasikowska, in grado di illuminare la scena in quella manciata di scene scarse in cui compare. Qual è il suo segreto? Non è che sia una bellezza sfolgorante, il più delle volte sembra persino malaticcia, eppure riesce sempre a risultare memorabile. Anche se pure lei dovrebbe trovarsi un agente migliore, visto che tra questo, Alice in Wonderland e Albert Nobbs, di pellicole succedanee del Valium ne sta girando un po’ troppe. Menzione finale anche per Dane DeHaan, il protagonista di Chronicle, alle prese con il personaggio un filino più simpatico tra tutti, e per Guy Pearce, nella parte di un super cattivone più inverosimile che convincente.
Posso consigliare dunque un film tanto noioso? No. Se però volete vedere le tette di Jessica Chastain, vi toccherà sorbirvelo. E se vi piace Nick Cave e il suo stile, che qui ci mette il suo zampino oltre che come sceneggiatore pure nella colonna sonora, probabilmente apprezzerete anche la (sonnacchiosa) pellicola nel suo complesso. Io no. Io continuo a trovare Nick Cave troppo… come dire?
Inquietante.
(voto 5/10)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Angoscia (Gaslight, 1944)

    Angoscia (Gaslight, 1944)

    Londra, età vittoriana. Al n. 9 di Thornton Square è stato commesso un omicidio, ai danni della famosa cantante lirica Alice Alquist, strangolata all’interno... Leggere il seguito

    Da  Af68
    CINEMA, CULTURA
  • Animusic weekend

    Animusic, il viaggio tra musica e animazioni che il fine settimana arricchisce le nostre pagine puntuale da molti anni, oggi ci porta è appena al di là delle... Leggere il seguito

    Da  Animationitaly
    ANIMAZIONE, CINEMA, CULTURA
  • Bollalmanacco On Demand: Paganini (1989)

    Bollalmanacco Demand: Paganini (1989)

    "Fuggire da Niccolò è fuggire dalla vita"E allora fatemi morire, vi prego!!!!Prima lo pensavo e basta. Ora sono STRAsicura che Obsidian mi odii. Leggere il seguito

    Da  Babol81
    CINEMA, CULTURA
  • Le streghe di Salem

    streghe Salem

    (2012, Rob Zombie)Ho fatto un grave errore, di cui sono pronta ad assumermi le mie piene responsabilità.Sapete cosa ho fatto?Ho guardato Le streghe di Salem in... Leggere il seguito

    Da  Mariparacchini
    CINEMA, CULTURA, HORROR, OPINIONI
  • CityFest: gli appuntamenti di giugno e luglio

    Dalla rievocazione dei “Fab Four” alla masterclass con uno dei registi contemporanei più carismatici (Nicolas Winding Refn, definito lo “Scorsese europeo”),... Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • IL SETTIMO FIGLIO (Seventh Son)

    SETTIMO FIGLIO (Seventh Son)

    Dimenticabile fantasy dalle atmosfere darkFantasy privo di spessore, Il settimo figlio non riesce a catalizzare l’attenzione dello spettatore. Leggere il seguito

    Da  Ussy77
    CINEMA, CULTURA