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Rivoluzionare la squadra attraverso un’ingente campagna acquisti nella sessione estiva del mercato. Non è sicuramente questo il caso della Lazio, che, sotto la presidenza di Lotito, ha trascorso dei mesi “caldi” non solo per le temperature, ma anche per il clima poco sereno, dopo le preoccupanti sconfitte nelle amichevoli “sotto l'ombrellone”. Dopo l’addio di Reja, e le voci di un approdo di Zola alla panchina biancoceleste, ecco il nome che non ci si aspetta : Vladimir Petkovic, ex allenatore del Sion, il quale, finora, ha mostrato il suo valore in campionato, screditando così i miscredenti che lo volevano esonerato già dopo alcune partite. Tra i nuovi arrivi, da segnalare due nomi, ossia Ederson e Ciani, provenienti dalla Ligue 1. Il primo è un affidabile centrocampista, proveniente dal Lione (111 presenze, 11 reti), mentre il secondo è un possente difensore ex Bordeaux. Per il resto ? Da segnalare i rientri di Zarate e Foggia, giocatori però poco visti da Petkovic. Il terzo posto in campionato è da attribuire a una politica conservatrice : infatti, la squadra è quasi la stessa dell'anno scorso. Tuttavia, c'è da fare un plauso a Miroslave Klose, un bomber di pura razza : con il tedesco, la Lazio ha trovato il goleador che mancava da anni nella Capitale. Nella stagione in corso, l'ex Bayern- Monaco ha realizzato 6 reti in 9 partite; è l'ennesima testimonianza di quanto sia pesata la sua assenza nel girone di ritorno dello scorso campionato, in cui i biancocelesti hanno perso parecchi punti utili per entrare nell'Europa che conta. Con meno infortuni, il ritorno di Hernanes ad alti livelli e il senso del goal di Klose, la Lazio può puntare in alto, dimostrando così che non è importante rivoluzionare la squadra per poter essere competitivi. Avversarie come Roma, Inter e Fiorentina (che hanno cambiato molto) sono avvisate.
Alessio Tellan