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Le 10 cospirazioni più sbalorditive

Creato il 19 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Paolo Gallazzi il 19 ottobre | ore 09 : 52 AM


Le 10 cospirazioni più sbalorditive

Che cos’è una cospirazione? E’ un’operazione segreta condotta da un numero (di solito limitato) di individui al fine di sovvertire in modo rapido e radicale una determinata situazione politica, economica o sociale. Le cospirazioni sono spesso indispensabili agli uomini di potere per rafforzare la propria autorità od estendere la sfera d’influenza di una nazione, per spingere il sistema economico verso una direzione precisa o per fare accettare una realtà altrimenti difficilmente sostenibile da cittadini ignari.
Le cospirazioni non sono certo un prodotto dell’era mediatica, esistono dalla notte dei tempi (il primo grande cospiratore fu Caino), ma grazie alle nuove tecnologie informatiche è diventato sempre più facile per le persone di tutto il mondo avere accesso a quelle informazioni una volta riservate ad un ristrettissimo numero di persone e cospirare diventa sempre più impegnativo.

Quindi oggi i complotti vengono smascherati più facilmente? Naturalmente no. Innanzitutto la “teoria del complotto” ha preso piede tra i cybernauti (soprattutto i più disinformati) ed i fruitori dei media sensazionalisti a caccia dello scoop del secolo, se non del millennio, che spesso propongono tesi tra le più inverosimili, ma ampiamente accettate (anche senza prove tangibili) proprio perché fanno leva sulla fantasia e sull’immaginario collettivo dei lettori. In secondo luogo perché i veri “cospiratori” spesso utilizzano la notizia di un falso complotto (molte volte diffusa ad hoc) per mascherare un complotto vero, un segreto militare od una realtà difficilmente digeribile.

Ma vediamo quali sono i dieci complotti più gettonati del web.

Attacco alle Twin Towers
Da subito ci si è chiesto come fosse possibile che un pugno di uomini armati di taglierini e con scarse competenze di pilotaggio fossero riusciti a colpire in modo così preciso ed abbattere due grattacieli di 110 piani. Chi c’era realmente ai comandi dei velivoli? Piloti militari votati all’estremo sacrificio per fornire agli Stati Uniti il casus belli per attaccare Iraq ed Afghanistan? Come fu possibile il crollo completo delle torri? Furono fatte detonare con cariche esplosive? E, soprattutto, la Cia era al corrente dell’attacco imminente, perché non fece nulla per impedirlo?
I moderni aerei di linea (come i Boeing 767 e 757 utilizzati per gli attacchi) sono dotati di sofisticati sistemi di pilotaggio automatico, fatta eccezione per le manovre di decollo ed atterraggio i piloti durante il volo non fanno altro che monitorare la corretta navigazione e modificare rotta, velocità ed altitudine, qualora richiesto dai controllori di volo, agendo direttamente sui valori impostanti attraverso il pilota automatico (girando rotelle o premendo tasti). Anche un pilota inesperto (con una addestramento limitato) potrebbe far volare un aereo entro parametri pianificati, volando da un punto ad un altro, atterrare sarebbe naturalmente una faccenda diversa, ma questo non era nei progetti dei dirottatori.
I filmati del crollo delle Twin Towers mostrano chiaramente che non furono cariche esplosive piazzate precedentemente a far crollare gli edifici, ma il cedimento strutturale provocato dall’intenso calore generato dal combustibile degli aerei (il collasso delle torri potrebbe anche non essere stato messo in preventivo dai terroristi, ma un fatto fortuito).
La cospirazione, se così si può definire, fu in realtà un’altra. In effetti la Cia era al corrente di un imminente attacco di enorme portata sul suolo americano, ma fu vittima del triplo gioco di un’agente. In poche parole i più grandi e potenti servizi segreti del mondo furono giocati da quello che credevano essere un loro agente infiltrato tra le fila di Al Qaeda ed invece si rivelò essere un terrorista di Al Qaeda infiltrato nella Cia. E’ evidente come l’Agenzia non si troverebbe “a proprio agio” rendendo di pubblico dominio la verità sulla responsabilità della mancata interdizione degli attacchi. Meglio lasciare che il mondo creda ad un complotto del quale non esistono prove piuttosto che ammettere la verità.

Invasione dell’Iraq del 2003
Diretta conseguenza dell’11 settembre fu l’invasione dell’Iraq, sostenendo che Saddam Hussein fosse in possesso di armi di distruzione di massa che potessero essere messe a disposizione di gruppi terroristici per ulteriori attacchi contro gli Stati Uniti. Le armi non furono mai trovate ed il complotto fu svelato senza appello.
In effetti è così, il governo degli Stati Uniti ha agito presumibilmente in base ad interessi economici (il petrolio è certamente una delle cause primarie dei conflitti moderni), giustificandoli agli occhi dei cittadini americani come passo inevitabile nella lotta al terrore.
Ma anche in questo caso la realtà è più complessa. L’Iraq possedeva realmente armi di distruzione di massa, l’amministrazione Bush ne era certa ed il motivo consisteva nel fatto che fossero di fabbricazione statunitense, vendute molti anni prima al regime di Saddam Hussein. Ciò che il governo americano non sospettava fu che quelle armi erano già state utilizzate contro i Kurdi e nella guerra Iran-Iraq del 1980-88. Ma di certo l’amministrazione statunitense, come prova di buonafede, non poteva mostrare ai propri cittadini le ricevute.

Morte di Osama bin Laden
L’uomo più ricercato del pianeta che riesce a beffare per dieci anni i servizi segreti occidentali e vivere, senza essere notato, in tutta tranquillità in Pakistan pare plausibile? Perché fu ucciso e non catturato? Perché il corpo fu sepolto in tutta fretta in mare e non fu scattata nessuna fotografia del cadavere?
Di certo si tratta di un episodio oscuro ed sistono diverse possibili spiegazioni. Osama bin Laden potrebbe essere morto molto tempo prima del proprio “ufficiale” assassinio e la finta operazione fu messa in atto per sviare l’attenzione del popolo americano (o del mondo) dai bombardamenti della Nato non conformi al mandato dell’Onu o prolungare la guerra in Afghanistan e l’intervento in Iraq, oppure (più probabilmente) l’omicidio a sangue freddo del capo di Al Qaeda fu talmente evidente da non poter essere giustificato dalla legittima difesa (in ogni caso lo stesso presidente Barak Obama dichiarò di aver firmato l’autorizzazione per l’“eliminazione” di Bin Ladan) ed un’autopsia o semplicemente una fotografia del cadavere avrebbe rivelato la realtà. L’ipotesi di un Osama bin Laden ancora vivo e vegeto appare assurda, nessuna amministrazione infatti rischierebbe di essere “sbugiardata” in modo irreparabile da una ricomparsa del defunto, la stessa Al Qaeda, poi, ne ha confermato la morte. Tuttavia va segnalato che la morte, avvenuta in Afghanistan pochi giorni dopo l’assasinio del terrorista numero uno, dei membri dell’intera squadra delle forze speciali che prese parte all’operazione desta molto più di qualche sospetto.

Assassinio di John F. Kennedy
E’ un argomento che affascina da quasi cinquant’anni. La versione di un unico tiratore (identificato in Lee Harvey Oswald, non regge: le ferite sul corpo dello stesso Kennedy e del governatore John Connaly (ferito nell’attentato) non sono compatibili con un’unica linea di tiro. Naturalmente la presenza di un complice smentirebbe la tesi dell’atto di un folle isolato. Nel corso degli anni l’ipotesi più accreditata da parte dei teorici del complotto sostiene il coinvolgimento della Cia, preoccupata dalle ingerenze dell’appena eletto presidente, consolidatesi con il licenziamento dello storico direttore Allen Dulles, che fu poi membro della Commissione Warren (che indagò sull’omicidio di Kennedy). Non esistono tuttavia prove certe che possano smentire la versione ufficiale.

Morte di Lady Diana
Probabilmente a causa dell’estrema popolarità di Diana Spencer la tragica morte della principessa del Galles avvenuta nel tunnel dell’Alma a Parigi ha stimolato la fantasia di moltissime persone. Tuttavia la morte di molte persone collegate al caso suscita non poche perplessità. Secondo una delle teorie del complotto l’autista della vettura fu accecato per mezzo di un raggio laser da agenti dei servizi segreti britannici (l’MI6), come dichiarato da Richard Tomlinson, operatore dell’MI6 poi dimessosi. Tale teoria sarebbe supportata, oltre che da alcune testimonianze oculari, dal mandato di catturo, emesso nel 2006 dalla polizia francese, nei confronti dello stesso Tomlinson per il coinvolgimento nella morte di Diana Spencer. Qualcuno sostiene inoltre che dietro l’operato dell’MI6 si nasconda la famiglia reale. Alcune voci affermano che la principessa del Galle aspettasse un figlio da Dodi Al-Fayed (compagno di Diana Spencer) e che un fratello di origine araba dell’erede al trono sarebbe risultato assolutamente scomodo per la corona e per la Nazione.

Nuovo Ordine Mondiale
Secondo alcuni un piccolo gruppo di lobbisti e massoni controllerebbe i governi di tutto il mondo manipolando l’economia, gli organi d’informazione, l’industria e le scelte politiche, utilizzando come principale strumento il sistema delle banche centrali (che offrirebbe loro il controllo completo sull’inflazione, la depressione ed in definitiva dell’intera economia mondiale).
Naturalmente non esiste alcuna prova a sostegno di un complotto di tale portata e qualunque speculazione a riguardo si base su teorie prive (fino a questo momento) di un valido fondamento.

Allunaggio
L’uomo è davvero sbarcato sulla Luna o si trattò di una gigantesca truffa ai danni dei cittadini di tutto il mondo per mantenere la promessa di John F. Kennedy di conquistare il satellite entro la fine degli anni sessanta e mostrare all’Unione Sovietica ed al resto del mondo la superiorità tecnologica degli Stati Uniti?
I teorici del complotto utilizzano a sostegno della propria tesi alcune prove apparentemente inconfutabili: un astronauta nell’ombra del modulo lunare illuminato ad hoc, la bandiera americana piantata nel suolo lunare che sventola in assenza di vento ed illuminata su entrambi i lati, la famosissima orma di Buzz Aldrin che non sarebbe potuta essere così nitida in un terreno totalmente asciutto, la mancanza di qualunque stella nelle fotografie scattate (nell’impossibilità di riprodurre un firmamento compatibile con la posizione), le ombre non parallele che appaiono nelle immagini (impossibile se la fonte di luce è una sola) e la stessa difficoltà tecnica nello scattare fotografie muovendo con precisione le dita in assenza di atmosfera (operazione che richiederebbe una forza estrema).
Tutte queste prove sono state, in realtà, confutate dalla Nasa e da altri laboratori esterni. E’ il riflesso naturale della regolite (materiale simile alla sabbia che ricopre la superficie lunare) ad illuminate l’astronauta nell’ombra del LEM (il modulo lunare) ed è la stessa regolite (molto meno smussata della normale sabbia presente sul nostro pianeta) che grazie alla propria microscopica conformazione (oltre che alla completa assenza di vento ed alla diminuzione della forza di gravità) a permette all’impronta di Buzz Aldrin di essere con ogni probabilità ancora presente sulla Luna. La bandiera si muove non perché mossa dal vento, ma a causa delle vibrazioni trasmesse dall’astronauta che l’ha piantata (amplificate dalla mancanza dell’attrito atmosferico) ed appare illuminata su entrambe le facce (anche con il sole alle spalle) grazie alla traslucenza del tessuto, la stessa cosa avviene infatti sulla Terra. Le ombre, nelle foto, appaiono parallele a causa della conformazione irregolare del terreno (anche questo è un fenomeno comune sul nostro pianeta) e per quanto riguarda la difficoltà nel muovere le dita per scattare foto in assenza di atmosfera (assolutamente vero) è stato dimostrato in una camera ad atmosfera zero che con un po’ di esercizio è possibile compiere operazioni che richiedono anche una maggiore precisione.

Cia ed Aids
Qui si sconfina nella fantascienza. Secondo una teoria che sta prendendo piede in questi ultimi anni il virus HIV, che causa la sindrome da immunodeficienza acquisita, sarebbe sintetico. Il patogeno sarebbe stato messo in circolazione dalla Cia per eliminare omosessuali ed afroamericani. Naturalmente i teorici del complotto non tengono presente dei costi astronomici sborsati ogni anno dal governo statunitense e dai governi di altri Paesi per contrastare e contenere l’infezione, oltre al fatto che il virus in questione non possiede nessuna capacità di selezione.

Ripartizione del subcontinente indiano
Con il crollo dell’impero britannico nel subcontinente indiano (che comprendeva India, Pakistan, Bangladesh e Ceylon) per evitare che il musulmani acquistassero sempre più potere in India, crearono uno stato appositamente per il popolo di fede musulmana, cioè la Repubblica Islamica del Pakistan (14 agosto 1947). In realtà fu la stessa minoranza musulmana, da sempre in contrasto con la maggioranza indù, premeva per ottenere l’indipendenza. Tanto è vero che, appena riconosciuta tale indipendenza, le due nazioni, India e Pakistan, entrarono immediatamente in conflitto per il territorio del Kashmir. Inoltre va ricordato che, come la storia insegna, alla fine di ogni dominazione i moti indipendentisti spingono sempre per la creazione di stati autonomi laddove un tempo vi era un’unica nazione unificata, come, per citare un esempio un paio di esempi Unione Sovietica od in Jugoslavia.

Extraterrestri
Nel 1947 il famoso “Ufo Crash” di Roswell sembrò non lasciare più alcun dubbio sull’esistenza di civiltà extraterrestri. Dopo un violento schianto al suolo fu ritrovato il relitto di un disco volante, alcuni cadaveri di umanoidi ed addirittura un essere ferito ma ancora vivo. Circolarono subito molte testimonianze, nonostrante il tentativo di cover up del governo statunitense, furono scritti molti articoli e molti libri sull’argomento ed ancora oggi, nei cieli del Nevada nei pressi della celeberrima base militare denominata Area 51 (dove si ritiene fu nascosto l’oggeto precipitato al suolo ed i suoi occupanti), si possono notare, di notte, strane luci ed altri fenomeni apparentemente inspiegabili. In realtà, secondo altre fonti, fu proprio la notizia di un incidente allieno ad essere inventata e fatta circolare dall’intelligence militare allo scopo di “coprire” i voli (e gli incidenti) di collaudo di velivoli sperimentali, tra i quali il bombardiere B2 ed il cacciabombardiere F111. I finto cover up, che faceva acqua da tutte le parti, fu messo in scena proprio per aumentare la credibilità delle voci fatte circolare. Altre prove concrete della “visita” del nostro pianeta da parte di creature alliene non esistono.


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