Se Mark Potts su «Recovering Journalist» traccia una sintesi dei cambiamenti che la Rete e la tecnologia hanno apportato a giornali e giornalismo negli ultimi 20 anni che vale assolutamente il tempo della lettura, sono ancora più interessanti le previsioni realizzate da «Newspapers & Technology» sulle tendenze per il 2020, uno sguardo futuribile che parte da fenomeni attualmente già in fase di avvio che dovrebbero, secondo quanto pubblicato, esplodere e consolidarsi.
Per comodità di lettura ho tradotto i 20 punti elencati.
1. La connettività wireless è onnipresente e facilmente accessibile, reti più potenti sono messe in funzione.
2. La penetrazione Tablet vola, diventano più leggeri, più economici e più versatili, gli smartphone sono utilizzati da oltre il 90 per cento dei consumatori. I dispositivi mobili sono sempre presenti.
3. I siti sono più intelligenti, progettati con elementi concepiti per integrarsi in funzione di come il cervello umano interagisce con essi.
4. Aumentano le pressioni, e le forze economiche, sui costi associati alla distribuzione fisica di un prodotto stampato.
5. Notizie che non solo è possibile utilizzare, ma notizie iperpersonalizzate realizzate per ogni singolo individuo. Hyper-informazione mirata che è costantemente visualizzata sui propri dispositivi mobile. Ma i consumatori dipendono ancora dai redattori dalla loro capacità di curare le informazioni importanti per loro.
6. Il giornale stampato sopravvive, ma non in ogni città americana e non tutti i giorni della settimana.
7 . I giornali sono ormai marchi di notizie, con la carta stampata che è solo uno dei molti prodotti e servizi che includono social media management, progettazione di siti web e altre offerte su misura per le piccole e medie imprese.
8. I Giornali di carta sono disponibili in più forme e dimensioni, con formati compatti che prevalgono sugli attuali broadsheet e tabloid.
9. Le organizzazioni editoriali di informazione sono più soggettive, con contenuti volti a servire particolari gruppi di interesse ed ideologie. Una pletora di canali e punti vendita offre ai consumatori molteplici prospettive.
10. La proprietà aziendale di quotidiani non è più di imprese ma di privati e gruppi di private equity che vengono ad assumere un maggiore controllo dell’industria dell’informazione.
11. Piccoli editori dedicati a singole comunità e proprietari di giornali che servono le più piccole città continuano a prosperare. Allo stesso modo, le marche nazionali come il New York Times, il Wall Street Journal e USA Today rimanere in vita, mentre quelli di medie dimensioni metropolitane hanno completamente riorganizzato le loro operations per rimanere vitali.
12. La Qualità vende: La ricerca della verità è ancora importante.
13. I Prodotti ed cicli di vita delle tecnologie si comprimono ulteriormente, costringendo manager e dirigenti a reagire ai cambiamenti del mercato ancora più velocemente.
14. Le strategie di coinvolgimento della comunità si evolvono con i giornali che sono focalizzati su come attrarre una partecipazione civica dei lettori. Alcuni mercati hanno reporter volontari in maniera simile a come alcune città hanno i vigili del fuoco volontari. L’obiettivo: ridurre i costi associati alla creazione di contenuti.
15. La precoccupazione per quanto riguarda la privacy cresce in quanto i consumatori sono sempre più preoccupati di quanto il marketing e altri terzi in generale conoscano le loro intenzioni e preferenze.
16. La linea di demarcazione tra il mondo delle app ed il Web scompare, permettendo la creazione di un nuovo portafoglio di servizi.
17. Forum di discussione e commento sono monetizzati.
18. I Dati regnano sovrani: Come sono raccolti, come vengono estratti e come sono confezionati sia per gli inserzionisti e lettori.
19. Gli editori che si adattano con successo si posizionano per godere della prossima età d’oro del giornalismo.
20 Il Chicago Tribune, Chicago Sun-Times e Daily Herald a Arlington Heights, Illinois, offrono edizioni speciali olografiche dei Chicago Cubs vincitori del 2020 World Series. OK. Stiamo sognando una parte di questo articolo, ma la tecnologia olografica è reale.
Mi sembra possa essere uno scenario sufficientemente probabile, anche se, per quanto riguarda specificatamente il nostro Paese, aggiungerei almeno altri 5 anni aggiornando le tendenze descritte al 2025.
Sempre da da «Newspapers & Technology», si consiglia la lettura di “It’s 2020: Do you know where your newspaper is? Better yet, do you know what your newspaper is?” e la sintesi realizzata da WAN – IFRA sul tema: “The familiar future face of newspapers”