1) L'impotenza di fronte a certi eventi tragici: da Santiago de Compostela al viadotto di Acqualonga, qui, a 8 km d'autostrada da casa mia. Con un unico distinguo: la prossimità del secondo aumenta lo sgomento.
2) L'impossibilità di razionalizzare questi eventi: il macchinista imbecille per il treno, per Acqualonga il guasto, il viadotto, la strada non adatta ai nuovi mezzi così veloci, il pullman obsoleto, le revisioni fatte per finta, il guardarail troppo basso... roba per riempirsi la bocca. La testa sa che 100 persone non ci sono più. Le 38 del pullman erano a poco più di mezz'ora da casa, un attimo prima pensavano già a cosa preparare per cena o a quello che avrebbero raccontato agli amici di quei tre giorni di vacanza e un attimo dopo c'erano 5 bambini senza più un papà o una mamma ad assisterli mentre in ospedale combattono per la vita. E non è facile farsene una ragione.
3) La stupidità di chi in un'intervista dice: -Erano passati per Pietrelcina, S. Pio 'e poteva aiuta'.