Ci sono 3 frasi che a Cuba riescono a farmi incazzare e io non sono uno facile all'incazzatura quando sono in vacanza o comunque al di fuori dal marasma italiaco.
Vi parlero' di tutte e 3 le frasi ma oggi affrontiamo la prima;
"YO NO TENGO LA CULPA"
Quante milioni di volte avete sentito a Cuba questa frase?
La infilano pure nelle canzoni.
Oddio anche da noi sta' prendendo piede,il Trota l'altro giorno ha detto che lui non sapeva di avere una laurea albanese,che non tiene culpa e che non parla albanese.
Ci accontenteremo parlasse almeno l'italiano.....ma torniamo a Cuba.
Questa frase e' figlia di un sistema politico che avra' anche dei vantaggi ma che tende a deresponsabilizzare la gente.
A Cuba ognuno cerca di scaricare il barile su chi sta' sopra di lui,per i pochi soldi che viene pagato nessuno sano di mente si prende responsabilita' che vanno al di la' delle proprie e spesso e volentieri non si prende neanche quelle.
Trovare una persona che sappia assumersi delle respèonsabilita' e' un terno all'otto,un terno che a questo giro pare che il sottoscritto,col sergente maggiore,abbia vinto ma sara' il tempo a dire di che tipo di vittoria sia tratta.
La capacita' o meno di trovare persone affidabili,che sappiano assumersi degli oneri,che siano in grado di risolvere il problema e' una cosa che davvero fa' la differenza.
A Cuba per qualunque cosa possa capitare c'e' sempre un responsabile esterno,che sia el Jefe de empresa,el jefe de sector,il ciclon,Raul,Fidel,el bloqueo asasino,l'imperio,la gorda del barrio,los yumas ecc......
Mai ho sentito dire a qualcuno di fronte a un disastro piccolo o grande procurato che la colpa fosse sua,neanche quando la colpa era conclamata ed evidente.
Hanno insegnato loro a fare cosi',ci vorranno decenni per rimediare gia' il discorso de los cuentapropista cambia qualcosa perche' se ti metti in proprio e vai poi dal culo qualche responsabilita' devi pure avercela.
D'altronde questo paese ha sempre avuto tutor importanti dagli spagnoli agli americani dai russi ai cinesi.....prima o poi tocchera' anche a loro...entrare nel gioco.