Investire in risorse chiave e capitale naturale, combinare strumenti normativi e di mercato, migliorare la governance e incoraggiare la partecipazione del settore privato.
Sono queste le tre linee guida sullo sviluppo sostenibile tracciate in una Comunicazione della Commissione europea che costituirà il fondamento per la posizione dell’ Europa alla conferenza delle Nazioni Unite in programma per giugno 2012 a Rio de Janeiro (“Rio+20″).
Nella comunicazione sono definiti obiettivi e azioni specifiche per i due temi della conferenza, correlati l’uno all’altro: facilitare il passaggio ad un’economia verde nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta contro la povertà e assicurare una migliore governance in materia di sviluppo sostenibile.
La comunicazione definisce il “cosa, come e chi” del passaggio a un’economia verde e propone azioni specifiche che potrebbero essere attuate a livello internazionale, nazionale e locale. I punti principali sono i seguenti:
- Investire in risorse chiave e capitale naturale (“cosa”): si tratta di risorse idriche, energie rinnovabili, risorse marine, biodiversità e servizi ecosistemici, agricoltura sostenibile, foreste, rifiuti e riciclaggio. Questi settori forniscono sostentamento a milioni di persone e possono contribuire ad alleviare la povertà. Inoltre, in futuro potrebbero diventare settori chiave della crescita economica e dei mercati mondiali.
- Combinare strumenti normativi e di mercato (“come”): si tratta di introdurre ecotasse, eliminare sovvenzioni controproducenti sotto il profilo ambientale, mobilitare le risorse finanziarie pubbliche e private e investire in competenze e professionalità legate all’ambiente. Occorre mettere a punto indicatori che permettano di misurare il progresso in senso più ampio (ossia tenendo conto degli aspetti ambientali e sociali) parallelamente al PIL.
- Migliorare la governance e incoraggiare la partecipazione del settore privato (“chi”): si tratta di consolidare e razionalizzare le strutture attuali di governance internazionale (ad esempio potenziando il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente – UNEP). È essenziale anche accrescere sensibilmente la partecipazione e l’impegno delle imprese e della società civile.
La comunicazione pone le basi per un ulteriore dialogo tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento con la società civile, le imprese e gli Stati in vista della conferenza Rio+20. La posizione consolidata dell’Unione deve essere presentata all’ONU entro il 1° novembre 2011.
IL CONTESTO
Vent’anni dopo il primo “Vertice della terra” del 1992, e nonostante i progressi realizzati nella lotta contro la povertà e il degrado dell’ambiente, continuano a esistere problemi notevoli su scala mondiale. Diversi degli obiettivi di sviluppo del millennio sono ancora molto lontani. Circa 1,4 miliardi di persone vivono ancora in condizioni di grave povertà e un sesto della popolazione del pianeta è denutrita. Le risorse naturali si esauriscono mentre le emissioni mondiali di gas a effetto serra continuano a crescere. È in questo contesto che i leader mondiali si incontreranno a Rio de Janeiro a giugno 2012 per il quarto Vertice della terra, che segnerà il 20° anniversario della Conferenza delle Nazioni Unite per l’ambiente e lo sviluppo (Rio 1992) e il 10° anniversario del Vertice mondiale per lo sviluppo sostenibile (Johannesburg 2002). Rio+20 sarà incentrato su due temi correlati: un’economia verde nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta contro la povertà e il quadro istituzionale per uno sviluppo sostenibile.
LINK UTILI
Per informazioni complete sul contenuto della comunicazione si rimanda a:
http://ec.europa.eu/environment/international_issues/rio20_en.htm
Per maggiori dettagli sulla Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile:
http://www.uncsd2012.org/rio20
Fonte: