Comunicato stampa
Le 5 fasi Sei artisti poliedrici, di diversa provenienza e formazione si sono uniti con l’ambizioso programma di rendere le cinque fasi del dolore attraverso cinque storie a strisce, sei progetti artistici, una grande mostra itinerante. Le Cinque Fasi: Le 5 fasi di elaborazione del dolore, teorizzate nel 1970 da Elisabeth Kübler Ross: Negazione, rabbia, autorecriminazione, depressione, accettazione, diventano 5 storie illustrate, riunite da un sesto racconto fotografico conclusivo, viste attraverso gli occhi di sei autori, tra i migliori del panorama dell’illustrazione italiana, secondo personali interpretazioni, tecniche e media. ALBERTO PONTICELLI – NEGAZIONE OFFICINA INFERNALE – RABBIA SQUAZ – AUTORECRIMINAZIONE AKAB – DEPRESSIONE TIZIANO ANGRI – ACCETTAZIONE AUSONIA Riferimenti:
con Alberto Ponticelli, Officina Infernale, Squaz, Akab, Tiziano Angri, Ausonia.
“ Ho utilizzato matite varie, ho disegnato senza cancellare e mantenendo eventuali errori per dare un senso di sporcizia, texure di acquerelli, pavimenti mani mattonelle del cesso e altra roba preparate da me e assemblate e ritagliate a seconda di ciò che ho disegnato. Ho lavorato in scala di grigi, e poi ho ricolorato in trasparenza tutta la tavola, per ottenere un effetto di fotografia in bianco e nero ricolorata elaborazione digitale del tutto .”
“Ho usato una tecnica mista a base di acquerello, china, acrilico, aerografo e collage. Colonna sonora a base di Electric Wizard, Slayer, Kvelertak, Crossed Out, Hank Williams III, Eyehategod. Ulteriori livelli di pennellate, acquerelli, retini, graffi e macchie varie. Cibo Spazzatura. 2 Settimane a San Diego, cibo spazzatura (molto) e skateboarding (molto poco io). Nessun lottatore messicano e’ stato usato contro la sua volontà, tutti i protagonisti sono maggiorenni. Altri interventi poi di acrilico, graffi, aerografo, pastelli. Il tutto assemblato in un pentacolo tracciato con il sangue, sacrifici umani. riti blasfemi inimmaginabili.”
“La tecnica da me usata è una normalissima china su carta, colorata in digitale.”
“ho lavorato realizzando singolarmente vignetta per vignetta usando acetati e pennarelli,i neri pieni li ho dati con pennarelli secchi con punta a scalpello imbevuti in una densa china cinese. poi con la punta delle forbici ho graffiato i disegni come se fossero vetro. La colorazione è in parte digitale. in parte no. Il tutto è stato assemblato successivamente usando la stessa struttura divinatoria del’ IChing. essendo la mia storia un frammentato mosaico di memoria. come in un unico presente continuo.”
“Per le 5 fasi ho usato china, pennello e qualche analgesico per il mal di capa. Scansione, pulitura, e lettering delle tavole sono opera di Elena Grigoli.”
Unisce le 5 “storie” attraverso un sesto “racconto” fotografico.
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