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Questi qui fanno il culo anche agli Avengers e alla Justice League of America. La Dreamworks mette in campo il suo super gruppo di eroi come non aveva osato fare neanche la Pixar con Gli Incredibili. Voglio dire, chi oserebbe mettersi contro un gruppo formato da Babbo Natale, il Coniglietto Pasquale, La Fatina dei Denti, Il Sandman (l'uomo dei sogni d'oro) e Jack Frost? Beh, la domanda è retorica, ovviamente l'unico che oserebbe farlo altri non può essere che lo spauracchio di tutti i bambini, quello che alcuni chiamano baubau, altri il lupo cattivo ma che comunque tutti conoscono come L'Uomo Nero. Se lo do all'uomo nero se lo tiene un anno intero, altro che Dottor Destino, capace di farsi dare una ripassata anche da Franklin e Valeria Richards.
Il vero cuore della pellicola e del gruppo si rivelerà essere Jack Frost, unica tra queste divinità a non essere visibile agli occhi dei bambini. In fondo chi crede a una divinità del gelo, allo spirito della neve? Babbo Natale? Certo che sì. Il Coniglio Pasquale? Magari qui da noi meno ma sì, che diamine, sì, sì. La Fata dei Denti? Beh, i soldi li volete o no? Magari si crede al suo aiutante, il topolino. E la polverina per scacciare gli incubi e fare sogni d'oro? Non c'è neanche da star lì a dirlo. Ma chi è questo Jack Frost, chi se l'è mai filato? Lui in fondo ci soffre anche un po'.
Succede che dopo anni di tranquillità e spensieratezza durante i quali le quattro divinità maggiori infondono sicurezza e gioia nei cuori dei bambini, L'Uomo Nero si risveglia. E' una tragedia, i bambini iniziano ad aver paura e grazie alle malefatte del cattivone che ruba i dentini e boicotta la Pasqua, iniziano a non credere più in Babbo Natale e soci affievolendone il potere. E' ora che un nuovo Guardiano entri nel gruppo dei grandi e l'onore spetterà proprio a Jack Frost.
Questo film d'animazione, dal quale non mi aspettavo troppo, mi ha sorpreso in maniera davvero positiva. Curata al punto giusto, l'animazione, che non ha nulla da invidiare ad altre produzioni precedenti, colpisce anche per la fluidità dei movimenti di un indomabile Jack Frost. Tutti i personaggi sono caratterizzati in maniera originale spingendo sul loro lato che più si adatta a una storia con sequenze action. Non mancano neanche le creaturine di contorno come i simpatici elfi o le aiutanti di Dentolina, la fatina dei denti. Parecchia cura viene prestata allo sviluppo della storia che riesce a essere accattivante senza mai diventare troppo complessa permettendo così anche ai bimbi di goderne appieno lo svolgimento. La rappresentazione di icone come Babbo Natale non è così scontata, distanziandosi un poco da quel che ci si aspetta solitamente dal personaggio.
E come da copione sono presenti i messaggi edificanti rivolti ai più piccoli, ma soprattutto si tocca l'aspetto fantastico e magico che queste creature riescono ancora a infondere nei cuori dei bambini. Troppo spesso vedo il cinismo di molti genitori distruggere la fantasia. A volte non ci si rende conto di quanto sia bello un bambino che crede ancora nei sogni, nella magia, in Babbo Natale e Co. La meraviglia negli occhi di un bambino che trova le briciole nel piatto lasciate da Babbo Natale la notte del 25, il luccichio dei suoi occhi di fronte a un dono sono sensazioni impagabili. C'è tutto l'anno per fare critica al consumismo e per educare i nostri bambini a non sperperare, vi garantisco che non è una missione così difficile da portare avanti. Ma non sono molte le occasioni per accendere la magia. Ci siamo già noi a essere cinici, pratici e realisti. Almeno loro facciamoli sognare, almeno per un po'.
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