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Riusciranno queste 5 Leggende a sconfiggere il male una volta per tutte?
Avevo parecchie aspettative sul nuovo film d’animazione made in Dreamworks. Aspettative ripagate solo in parte, per la verità. Tra i film Dreamworks Dragon Trainer resta ancora inarrivabile dal punto di vista della trama e dello sviluppo psicologico dei personaggi, e lo studio sembra essere ancora ben lontano dal raggiungere i “nemici storici” della Pixar.
Le 5 leggende (Rise of the Guardians, in originale) eccede nel divertimento e nella leggerezza. È un film “bello senz’anima”, tutta azione, ritmo e momenti “magici”, ma poca profondità e introspezione. È un film che pesca a piene mani da Gaiman e dalla sua concezione di “divinità”. Il fulcro, l’essenza e la magia dei Guardiani risiede tutta nella credenza che i bambini hanno nei loro confronti. Più bambini credono al Natale, a Babbo Natale, alle uova del coniglietto pasqualino, o alla Fatina dei Dentini che regala i soldini quando cade un dente, più queste "Leggende" risultano potenti e prosperose. Viceversa, i loro mondi si disgregano e loro diventano invisibili e intangibili.
Pitchblack, il cattivo del film!
Ed è proprio su questo rapporto di potere che si basa l’intero film: l’Uomo Nero punta a cancellare il credo dei bambini in queste Leggende, così da indebolirle e cancellarle per sempre. Se un bambino non trova il soldino al posto del dente caduto e riposto sotto al cuscino, oppure le uova di pasqua colorate nascoste nei parchi, oppure se viene meno il Natale o l'Uomo dei Sogni scompare, i bambini non credono più, e prevalgono oscurità e paura, il "cibo" dell'Uomo Nero.
L’outsider della situazione è naturalmente Jack Frost, che da reietto del mondo fantastico (a differenza dei Guardiani, che incarnano uno status “magico” riconosciuto da tutti che li rende "visibili", viene considerato solo un “modo di dire”) diventa l’asso nella manica nella guerra contro Pitchblack.
Finale piuttosto scontato e telefonato, poco coinvolgente – rispetto a quanto si vede nel corso del film.
Jack Frost a rapporto dalle Leggende!
Ve lo consiglio comunque, come filmazzo.
Perché, nonostante tutto, si fa vedere, diverte e intrattiene per un’ora e mezza. Non ci sono tempi morti, e i mondi delle leggende sono uno spettacolo per gli occhi, coloratissimi e intrigantissimi: dal Polo Nord di Babbo Natale, al castello della Fatina dei Dentini (coadiuvata da un nugolo di fatine in miniatura che riscuotono i denti e lasciano il soldino), alla tana del Coniglio Pasquale (spettacolari le sue uova da combattimento “double face”), fino ad arrivare al modus operandi di Sandman o ai cavalli tenebrosi dell’Uomo Nero.
Appunto negativo personale: sala piena di mocciosi di 3 anni. Con genitori scocciati di dover portare i figli al cinema. Ora, tu genitore, checcazzoteloportiafareilmocciosoalcinema, se poi devi parlare per tutto il tempo con l’altra mamma, stare tutto il tempo a giocare col cellulare o devi spiegare al pargolo tutto il film minuto per minuto? Comprati il dvd, e fallo a casa! O intima alla tua fottuta prole il silenzio!
Ma solo io quand'ero un moccioso e mi portavano al cinema rimanevo in religioso silenzio perchè SAPEVO che in sala si doveva stare zitti e guardarsi il film?
Ps: continuo a non capire perché non appena termina il film e non sono nemmeno cominciati i titoli di coda, la gente si alza e se ne va, nemmeno avesse il peperoncino al culo. Adoro quando in sala rimaniamo solo io e Deborah a goderci i suddetti titoli…e le ormai celeberrime “scene finali”.
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