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Le 8 regole d'oro per donne leader: intervista a Carla L. Picardi

Creato il 14 maggio 2014 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Attualità
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Cosa c'entra la compassione con la leadership femminile? Leader, si nasce o si diventa? Carla L. Picardi ha la risposta. E la argomenterà il 17 maggio a Milano alla prima edizione italiana dell’evento internazionale Women to Women.
Come fonte, è decisamente autorevole: nata a Boston da genitori di origini italiane (il cognome lo denuncia), laureata in Architettura, è stata l’unica donna del team originario che ha ridisegnato l’area londinese di Canary Wharf (la zona portuale londinese trasformata, nel 1992, in centro finanziario) e, soprattutto, il direttore di progetto del Gherkin, il “cetriolo”, il grattacielo che per primo ha cambiato la skyline della capitale inglese.
Non è finita: è stata vice presidente di Citybank e Special Development Advisor alla BBC. Ultimo impegno: il libro Tu puoi trasformare il tuo mondo e le lezioni di coaching. Quando si dice un tipo multitasking...
Come si passa dall’architettura al coaching?
Se si gestisce un progetto complesso, si gestiscono anche risorse umane: le mie osservazioni sono partite tutte da lì e così sono arrivata, oggi, a tenere lezioni di design, di leadership, di coaching. Comunque non ho mollato l’architettura: sto continuando a lavorare come consulente per progetti di ogni dimensione.
E a Milano su cosa si concentrerà?
Il mio workshop si focalizzerà su come possiamo diventare “leader”. Pochi ci nascono, i più arrivano a esserlo con disciplina, lungimiranza, saggezza, riflessione su di sé, compassione e consapevolezza costante. I migliori sono quelli che conoscono se stessi e sanno come i propri comportamenti incrementino (o decrementino) la visione e gli obbiettivi dell'insieme. Leader non è necessariamente chi detiene l’autorità; non occorre avere una qualche carica per essere un leader. In ogni attimo della vita ci è data l’opportunità di essere leader : in famiglia, al lavoro e nella vita sociale. Ogni giorno esercitiamo livelli diversi di leadership, spesso senza rendercene conto.
Quali sono le “regole d'oro” che una donna deve seguire per ottenere e gestire la leadership?
Non so se ci siano “regole d’oro”, ma è importante sapere cosa dobbiamo essere. Nell’ordine:
1 Positive e disciplinate
2 Coraggiose, curiose e consapevoli
3 Intuitive, autentiche e sagge
4 Compassionevoli ed empatiche
5 Disposte a prendere il 100% della responsabilità
6 Flessibili, veloci nel cambiare prospettiva
7 Aperte per comprendere la grande visione
8 Capaci di rispondere consapevolmente senza reagire
Lei ha scritto Tu puoi trasformare il tuo mondo . Non è un po' troppo ottimista? Ci sono eventi che si possono solo subire, dai lutti alle malattie...
Grazie per la domanda, perché dimostra che la maggior parte di noi ha già una prospettiva selezionata ed è difficile vedere come limita la nostra vita… Non siamo vittime del capriccio del destino o di un Dio cattivo e implacabile. Noi creiamo tutto – il bello, il brutto e il pessimo. Abbiamo fatto delle scelte e queste scelte (anche se tu dici di non aver fatto una scelta, questa è una scelta!) forgiano il nostro destino. Noi siamo responsabili al cento per cento della nostra vita.
Alle donne in particolare spetta la responsabilità di conciliare vita e lavoro. Consigli?
Il nostro potere di rifiorire deriva dall'essere presente, dall’amare e dal prendersi cura di noi stessi, dei nostri familiari e dei colleghi, semplicemente facendo quello che amiamo e amando quello che facciamo, vivendo nella gioia e nella gratitudine. Ognuno di noi è responsabile in primis di assicurare che i suoi bisogni siano soddisfatti…
A volte le persone obiettano: “ho una famiglia a cui badare e mi pare che quello sia un atteggiamento molto da egoisti”. Forse ci siamo dimenticati che - se non rispettiamo noi stessi - non saremo in grado di aiutare nessun altro. Prenderci cura anzitutto di noi è un nostro dovere, non un lusso. Quando siamo in aereo e gli assistenti di volo spiegano la procedura per usare le maschere di ossigeno, non dicono che solo le madri egoiste indossano la maschera per prime... Spiegano con molta chiarezza che prima dobbiamo indossare la maschera noi e quindi aiutare chi avesse bisogno di assistenza.


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