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Le acque di vegetazione fermeranno l'emergenza dell'organismo nocivo Xylella fastidiosa che ha colpito la Provincia di Lecce?

Creato il 04 settembre 2014 da Antoniobruno5
Le acque di vegetazione fermeranno l'emergenza dell'organismo nocivo Xylella fastidiosa che ha colpito la Provincia di Lecce? LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Giovedì 4 settembre 2014
LECCE PRIMO PIANO V I
UNO STUDIO Lidea parte con estrema cautela, ma non sembra campata in aria: si è notato che gli alberi ai cui piedi è stata distribuita la sostanza, godono di ottima salute
LE SPERANZE Un dato scientifico è di buon auspicio: quei polifenoli funzionano non solo con funghi e lieviti, ma anche contro agenti gram positivi e gram negativi
Le acque di vegetazione fermeranno il flagello?
I reflui della lavorazione dell'olio avrebbero un potere battericida
Già nei prossimi  giorni saranno effettuati i  primi  esperimenti in vaso
• Dalle acque di vegetazione, note per la funzione batteri-cida, una speranza per poter fermare l'impietosa avanzata di Xylella fastidiosa. L'idea ha la firma di Giovanni Melcar-ne, agronomo, titolare dell'azienda Forestaforte e pre-sidente del Consorzio di tutela della Dop Terra d'Otranto, e Mirko Congedi, dell'azienda Terranostra, che assieme al re-sponsabile scientifico del pro-getto, il biologo Luca Tom-masi (consulente di Coldiretti Lecce), hanno messo a punto un protocollo di ricerca per valutare in tempi brevi (la pri-ma riposta si potrà avere già in tre mesi) se effettivamente l'utilizzo agronomico delle ac-que di vegetazione (acque re-flue derivanti dalla lavorazione dell'olio di oliva) possa avere un qualche effetto contro il ter-ribile batterio da quarantena. Una ricerca che parte con la massima cautela da parte dei proponenti e che non vuole il-ludere nessuno, ma che non pare campata in aria. Tanto è vero che nel pro-
tocollo di ricerca compaiono anche l'Ispa (Istituto di scienze delle produzioni alimentari Cnr di Lecce), l'omologo di Ba-ri e il Disspa (Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti) dell'Università di Bari, che offriranno la pro-pria collaborazione per valu-tare la validità scientifica dell'idea. Tra le aziende proponenti, oltre a Forestaforte e Terra-nostra, anche Masseria Stali, e poi Coldiretti Lecce e il Con-sorzio di tutela della Dop Terra d'Otranto. A far accendere la lampa-dina è stato un dato scientifico: le acque di vegetazione pre-sentano una notevole attività antimicrobica e batteriostati-ca, non solo contro funghi e lieviti, ma anche contro batteri gram positivi e gram negativi, grazie all'abbondante presenza di polifenoli, le cui proprietà biologiche sono note da tem-po. A questo si è aggiunta la rilevazione dello ottimo stato di salute di ulivi ai cui piedi era stata distribuita acqua di ve-getazione. Dati che, sommati, hanno fatto accendere la spe-ranza di un possibile antidoto. Già nei prossimi giorni gli istituti di ricerca valuteranno
gli effetti in vaso sommini-strando acqua carica di poli-fenoli a piante infette. Dai ri-sultati si potrà capire se ef-fettivamente la carica batterica degli ulivi contagiati, sia quelli con sintomi già evidenti sia quelli asintomatici, subisce una sostanziale riduzione. Per ora gli olivicoltori in-crociano le dita e attendono il verdetto della scienza. Di certo non si può aspettare con le mani in mano che la mera-vigliosa foresta degli ulivi del Salento vada persa. [da.pas.]
L'IDEATORE L'agronomo Giovanni Malcarne
Il Dottore Agronomo Giovanni Melcarne
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 4 settembre 2014

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