L’arrivo della primavera decreta, per i bimbi allergici, l’inizio di numerosi fastidi come raffreddore, congiuntivite e attacchi d’asma. Le allergie si sviluppano perchè il corpo tende ad individuare alcune sostanze come nocive, anche se in realtà non lo sono.
Non sempre è facile distinguere un comune raffreddare da un’allergia infatti, i sintomi sono piuttosto simili. Il campanello d’allarme per i genitori, deve suonare quando i sintomi si trascinano per giorni; se il piccolo accusa occhi rossi, raffreddore, arrossamenti cutanei e mal di testa potrebbe trattarsi di un raffreddore allergico. E’ sempre buona regola rivolgersi al pediatra che deciderà se prescrivere i test allergologici per i quali non esiste un’età minima; però può accadere che in alcuni casi il test dia esito un falso negativo. In questi casi è necessario ripetere l’esame più avanti, quando il piccolo è cresciuto.
Se l’allergia è conclamata, il pediatra per alleviare i sintomi può prescrivere degli antistaminici, che devono essere somministrati seguendo attentamente le indicazioni mediche.
per cercare di prevenire le reazioni allergiche, i genitori possono mettere in atto tutta una serie di procedure, come quella di far indossare gli occhiali da sole quando ci si reca in campagna o durante le giornate più ventose. Inoltre, per sapere quale è la situazione dei pollini, è possibile collegarsi al sito ilpolline.it, aprendo la sezione “bollettino pollinico”.
Quando si torna a casa è bene lavare con cura le mani, la faccia e possibilmente anche i capelli; possibilmente bisognerebbe evitare i posti dove l’erba è appena stata falciata oppure dove vi sono alberi in fioritura.
Durante i viaggi in macchina invece, bisognerebbe cercare di tenere, il più a lungo possibile i finestrini. A casa le finestre è meglio aprire al mattino presto e alla sera, evitando le ore centrali della giornata; è bene anche pulire la casa con cura, passando l’aspirapolvere anche sul materasso e lavando le lenzuola in acqua calda.