La spiritosa copertina di
un'esecuzione dei concerti meno
conosciuti di Antonio Vivaldi
Capisco niente di musica. Meno di niente di musica classica. Ogni tanto metto un CD in sottofondo mentre lavoro a casa, scelto a rotazione da uno scaffale sparuto. Spesso è le Quattro Stagioni, che ascolto sempre con ammirazione, l'ammirazione totale e intimidita che è il privilegio del vero ignorante musicale. Ogni tanto mi domando come sarà il resto della produzione di Vivaldi. Come mai non parlano mai delle sue altre composizioni?
Ho trovato una possibile risposta in un'intervista alla banda Osiris.
"Del resto, alcuni critici (seri) dicono che Vivaldi ha scritto più di 500 concerti ma in verità ha continuato a riscrivere sempre lo stesso con piccole varianti" (La Repubblica Milano, 26 aprile 2014, p. xvii).
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