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Le assunzioni dei 150mila precari? Scelta sbagliata che profuma di ‘clientelismo’

Creato il 10 marzo 2015 da Pedagogika2
assunzioni 150mila precari? Scelta sbagliata profuma ‘clientelismo’Va controcorrente Corrado Passera, presidente di Italia Unica: Renzi destina 3 miliardi all'anno a una maxi-assunzione, 150mila, ope legis. Così però penalizza il merito (solo una piccola minoranza è passata attraverso un vero concorso) e taglia le gambe ai tanti bravi docenti che si stanno impegnando e preparando. Con quei soldi si potrebbe garantire a tutti la materna ed elementare a tempo pieno. E iniziare la scuola a 5 anni. È due volte sbagliato assumere 150mila precari della scuola delle graduatorie. A sostenerlo è Corrado Passera, presidente di Italia Unica, con una lettera al Messaggero, pubblicata il 10 marzo, nella quale si sottolinea l'urgenza di una riforma che punti al merito e non alle immissioni in ruolo “ope legis” che profumano di ‘clientelismo’."Il governo Renzi – scrive Passera - sta destinando 3 miliardi all'anno a una maxi-assunzione di precari - circa 150 mila - ope legis. Si tratta di una scelta doppiamente sbagliata: primo, va contro il merito (poiché solo una piccola minoranza è passata attraverso un vero concorso) e profuma di clientelismo; secondo, avvelena i pozzi perché taglia le gambe ai tanti bravi docenti che si stanno impegnando e preparando", sottolinea il presidente di Italia Unica."Tre miliardi di euro all'anno diventano 30 miliardi in un decennio (aggiuntivi rispetto a quelli già stanziati per l' edilizia scolastica), che potrebbero davvero fare la differenza per le nostre scuole. Noi proponiamo di destinare questi 30 miliardi a dieci obiettivi firmati Italia Unica". Tra gli obiettivi, abbassare "da 13 a 12 gli anni di studio per arrivare al diploma di maturità" e "portare l'obbligo scolastico da 10 a 12 anni", "assicurare maggiori opportunità di partenza garantendo a tutti scuola materna ed elementare a tempo pieno, con la possibilità di iniziare la prima elementare a 5 anni", "seminare meritocrazia vera attuando l'articolo 34 della Costituzione", ad esempio con "consistenti borse di studio per studenti meritevoli" e "premiare il merito degli insegnanti migliori".Per Passera, in definitiva, "la scuola deve tornare ad essere potente ascensore sociale capace di premiare i tanti diversi talenti senza lasciare indietro nessuno. Il tempo delle promesse è scaduto. Ora è il tempo dei fatti". E del merito.Articolo di: Alessandro Giuliani  Fonte:   http://www.tecnicadellascuola.it/  

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