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Le attività al nido: la musica

Da Infanziadelbambino

In questo anno scolastico ci stiamo occupando delle attività dei bambini grandi.
Volendo aiutare al massimo lo sviluppo del linguaggio, abbiamo visto come funzionano bene le attività di lettura e l’isola di intimità. Nelle attività di lettura il bambino ascolta le favole e le storie, durante l’isola di intimità risponde alle domande dell’educatrice o sfogliando gli album delle foto insieme agli altri bambini può “chiacchierare” sapendo di essere ascoltato e tutto quello che racconta per l’educatrice è importante.

Nella mia esperienza di educatrice, quando mi occupavo del gruppo dei grandi, davo moltissima importanza al linguaggio e spesso con il gruppo restavo nello spazio di appartenenza a “chiacchierare” con i bambini. Molte volte abbiamo scelto insieme cosa leggere.

E’ molto importante che i bambini abbiano la possibilità di scegliere cosa vogliono ascoltare, saranno più invogliati a restare attenti. I bambini che hanno scelto la storia da ascoltare, spesso rispondono alla storia, esprimendo i loro sentimenti e i pensieri che la storia suscita, le conversazioni che nascono durante la lettura sono molto importanti perché emotivamente sono cariche di significato.

L’educatrice può anche decidere di non leggere da un libro ma di raccontare una storia inventata. Anche questo è molto importante per la comunicazione e la relazione del gruppo. Un’educatrice che racconta una storia inventata ha con il gruppo una comunicazione più diretta e spontanea. I bambini che osservano l’educatrice raccontare una storia inventata, in futuro potrebbero sperimentare la cosa, chiedendo di essere loro a raccontare una storia.

Bene, abbiamo dato moltissima importanza alla lettura, alla comunicazione e al linguaggio. Ma non è “solo” questo che si fa al nido con i bambini grandi. Tante altre attività vengono portate avanti dalle educatrici. In laboratorio si sperimenta la creta, per creare forme e figure che rimarranno. Si colora con la tempera su fogli grandi che riempiono lo spazio, si usano le spugne oltre ai pennelli per vedere cosa succede. Si gioca in casetta, i bambini giocano dandosi dei ruoli, si occupano delle bambole come i genitori si occupano di loro e così via.

Ma c’è un’altra attività che piace molto ai bambini e che è importante come le altre. La musica!
I bambini hanno già avuto un’esperienza con la musica, al nido si canta già con il gruppo dei piccoli, filastrocche corte e facili. Le melodie sono semplici e vengono memorizzate quasi subito dai bambini.

Con i bambini grandi la musica è proposta in modo che i bambini possano ballare, muoversi con la musica. Non solo in ascolto. I bambini di tre anni conoscono tantissime filastrocche, durante i momenti di attesa si canta, ad esempio prima della pappa, un grandissimo momento di aggregazione è proprio quello di cantare tutti insieme. Ricordo che dove lavoravo, prima di pranzo con tutti i gruppi e tutte le educatrici eravamo sedute in un cerchio grandissimo in salone e cantavamo tutti insieme. Nella prima parte dell’anno lasciavamo “tranquilli” i bambini piccoli, che cantavano nel loro spazio, più raccolto, ma dopo Natale anche i piccoli si univano al grande cerchio e tutti insieme si aspettava il momento di mangiare.

Tornando all’attività della musica.
Nel gruppo dei grandi l’attività viene svolta con gli strumenti musicali che i bambini usano attendendo il proprio turno, o meglio, l’educatrice decide se dare ad ogni bambino uno strumento o se usarne 3 o 4 che poi saranno suonati a turno. E’ uno sviluppo dell’attività quello di non dare a tutti uno strumento. Aspettare per un bambino è difficile, ma se sa in anticipo che arriverà anche il suo turno e che il suo tempo a disposizione è uguale a quello degli altri bambini attenderà il suo turno.

Ovviamente l’educatrice sarà molto brava a spiegare il passare del tempo che è uguale per tutti, anche perché il bambino non ha ancora la cognizione del tempo, 5 minuti per lui sono un’infinità di tempo, quindi dove aspettare così tanto è difficilissimo!! Provate voi ad aspettare per sempre una cosa che volete fare assolutamente!!!

Però se al bambino viene spiegato correttamente che suoneranno tutti e che se tutti ascoltano quello che viene suonato dagli altri il gioco sarà molto molto divertente. Io di solito in questo frangente, cominciavo l’attività appunto spiegando che tutti potevano suonare e che bastava avere un momento di pazienza… E poi ero sempre io la prima a suonare lo strumento, così da avere l’attenzione dei bambini come prima cosa e poi quando passavo lo strumento al primo bambino dicevo “Ora suona Luca, lo ascoltiamo come voi bambini avete ascoltato me”.

Di solito la curiosità di provare a suonare teneva i bambini tranquilli fino al loro turno, mi è anche capitato di avere bambini che poi non volevano lasciare lo strumento, allora con calma e dolcezza davo la spiegazione più semplice che avevo in mente, cioè: “Tu hai aspettato e sei stato bravo, hai suonato e sei stato molto bravo e la tua musica è stata molto bella, ma ora tocca ad un altro bambino farci sentire come suona”.

E’ importante che ogni bambino possa suonare senza essere forzato. Le prime volte davanti ad uno strumento sconosciuto il bambino può tenerlo in mano senza produrre alcun suono, ma solo per studiarlo. L’educatrice lascia il tempo necessario al bambino per conoscere lo strumento. La maggior parte delle volte chi è titubante nel provare uno strumento alla fine dell’attività, invogliato dagli altri


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