Pronti a salpare per due avventure che hanno il mare come scenario e la libertà per orizzonte?
Anche per voi l’estate porta con sé la voglia di leggere storie di mare? Io, che vi ho già confessato di avere paura dell’aereo, non vado molto meglio con le imbarcazioni: pur sapendo nuotare, trovarmi al largo della costa mi paralizza e le onde che si alzano maestose sono una delle forze della natura che mi terrorizza di più… eppure, se trovo una narrazione marinaresca mi ci tuffo a capofitto e mi immergo finché non l’ho finita. Ah, il potere riscattante delle storie!
Il piccolo capitano, di Paul Biegel, illustrazioni di Carl Hollander, traduzione di Anna Patrucco Becchi, La Nuova frontiera junior 2014, 16,50€.
Il mio primo consiglio in tema di storie di marinai e capitani di oggi è rivolto ai lettori più giovani, a partire dagli 8 anni in su: si tratta del romanzo Il piccolo capitano, scritto dall’olandese Paul Biegel nel 1971 e solo di recente pubblicato in italiano dalla casa editrice La Nuova frontiera junior, con le illustrazioni originali di Carl Hollander.
Autore amatissimo e pluripremiato in patria (come potete leggere anche sul suo sito, disponibile anche in versione inglese), Biegel unisce ad una sottile ironia il gusto per l’avventura e il fiabesco. Il piccolo capitano racconta l’inizio delle avventure per mare (altre ne seguiranno in successivi volumi) di una ciurma composta solo di bambini: c’è il piccolo capitano, appunto, naufragato con la sua barchetta su una spiaggia, e poi Bombolo, Marinella e Tonino il fifone, che lo hanno aiutato a rimettere in sesto la Maiunafalla, e che rimangono a bordo quando un’onda più alta delle altre si riporta via la nave in mezzo al mare.
Intraprendenti e allegri, i bambini esplorano isolotti e arcipelaghi alla ricerca dell’Isola dei Grandi, dalla quale si salpa magicamente adulti, ma s’imbattono anche in un’oasi popolata di animali del circo che hanno fatto naufragio e in un reame sull’acqua, il cui re triste ha bandito tutti i colori a causa di un’insanabile pena d’amore. Con furbi stratagemmi e sfoderando un coraggio che non pensavano di avere, spetta come sempre ai più piccoli il compito di risolvere misteri e rimettere le cose a posto, prima di riprendere il largo un po’ più liberi e sicuri di sé.
Lo stile elegante e la suddivisione in capitoli brevi rendono Il piccolo capitano un buon candidato anche per una lettura ad alta voce, magari prima di tornare a dormire nella propria cuccetta durante un lungo tragitto per mare…
Se volete qualche altro consiglio per i bambini a partire dai 7 anni in su, appassionati di storie di marinai, pirati e naviganti, leggete qui.
Non a tutte le ragazze di tredici anni accade di essere accusate di omicidio, subire un processo e vedersi riconosciute colpevoli. Ma accadde a me, e la mia storia, benché avvenuta tanti anni fa, merita di essere raccontata.
Le avventure di Charlotte Doyle, di Avi, traduzione di Giuseppe Iacobaci, Il Castoro 2015, 14,50€.
E con un inizio così, merita di sicuro di essere letta: Le avventure di Charlotte Doyle è un romanzo entusiasmante, ritradotto e ristampato dalla casa editrice Il Castoro, dopo una prima edizione italiana nella rimpianta collana Gaia junior di Mondadori. I lettori e lettrici a partire dagli 11 anni in su – ma anche gli adulti – non dovrebbero perdere quest’opportunità di essere trasportati insieme alla protagonista a bordo del brigantino Seahawk, per un viaggio indimenticabile nell’estate del 1832.
Piccola premessa: se non sapete com’è fatto un brigantino, andate subito a sfogliare l’appendice del romanzo, dove troverete alcuni disegni esemplificativi delle diverse parti della nave e alcune spiegazioni sullo svolgimento della vita di bordo. Oppure recuperate l’enciclopedico volume Mare di Ricardo Henriques (ve ne ho parlato qui). Una volta “salpati” con la lettura, il ritmo della narrazione non vi lascerà molto tempo per soffermarvi a riflettere sugli aspetti più peculiari della routine dei marinai e sarete lieti di avere già le nozioni necessarie per figurarvi l’azione nel momento in cui viene raccontata.
Per Le avventure di Charlotte Doyle, Avi (pseudonimo dello scrittore Edward Irving Wortis) imbastisce una trama ricca di rimandi classici ma al tempo stesso molto attuale, mettendo al centro una protagonista femminile volitiva e combattiva, costretta dagli eventi a mettere in discussione i limiti imposti dalla sua educazione e classe sociale e dai pregiudizi sul suo sesso.
Per tornare all’inizio, senza svelare troppo di una trama intrigante e solida, puntellata di tanti colpi di scena che è bello scoprire via via che si legge, posso solo dirvi che alla giovane Charlotte Doyle capita, a causa di una serie di coincidenze non così fortuite, di viaggiare da sola dall’Inghilterra agli Stati Uniti, unica passeggera altolocata fra un equipaggio di soli uomini. Frasi cospiratorie rubate qua e là, la percezione di una figura misteriosa a bordo, racconti dal passato e la comparsa di armi che passano di mano in mano, fanno sospettare alla protagonista – e al lettore – che qualcosa di terribile stia per accadere a bordo.
Difficile per Charlotte capire di chi fidarsi, se dell’autoritario capitano Jaggery o del bonario cuoco Zachariah (il ricordo di altre narrazioni suggerisce ai lettori che i cuochi sobillano ammutinamenti pericolosi…), ma prima di attraccare a Providence la ragazza dovrà imparare a distinguere amici e nemici, per passare indenne attraverso morti violente, tempeste, prigionia e niente di meno che l’addestramento come marinaio!
Su uno sfondo realistico, raccontato con coerenza e chiarezza, attraverso gli episodi coinvolgenti e brutali che segnano la parabola di Charlotte, da signorina per bene a lupo di mare, prende corpo il sogno di tanti lettori e lettrici: quello di trasformarsi da ragazzini indifesi in adulti audaci, degni di compiere grandi imprese.
Non vi resta che leggere Le avventure di Charlotte Doyle: se lo volete acquistare, lo trovate scontato (e consigliato) su La Libreria dei Ragazzi.