Nel corso di un’audizione al Senato, Roberto Sanbuco, Mister prezzi, ha evidenziato che il rapporto fra banca e cliente dovrebbe fondarsi sulla fiducia che viene meno se il titolare di un conto corrente deve pagare per poter ritirare i propri soldi.
L’Ufficio del garante per la sorveglianza dei prezzi ha deciso di aprire un’indagine sul sistema dei costi alla clientela nel settore bancario; il 15 marzo è fissata l’audizione dell’Abi, il “sindacato” italiano delle banche.
Sanbuco ha aggiunto di aver ricevuto numerose segnalazioni relative a “disservizi, mancanza di trasparenza e chiarezza, moltiplicazione a volte incomprensibile delle voci di costo per i conti correnti, tutti elementi che andranno verificati”. Proprio il costo per il prelievo di contante allo sportello, ha citato Sambuco, “risulta essere applicato da molte banche”. “E’ una vicenda rilevante – ha aggiunto – perchè rischia di colpire la fascia di clienti più debole determinando sfiducia nel sistema bancario e un rallentamento della crescita dell’economia.
L’indagine intende approfondire, tra le altre cose, “le singole voci di costo a carico dei consumatori” e “il rispetto degli obblighi normativi imposti al settore anche in materia di contenimento delle commissioni di massimo scoperto”. L’intento è quello di creare nuovi vincoli per le banche a tutela dei correntisti.
L’Abi ha replicato alle dichiarazioni di Sanbuco con la seguente nota: “Apprendiamo da fonti di informazione che c’è la volontà di introdurre nuovi vincoli all’operatività del sistema bancario, intervenendo sul sistema dei prezzi. Misure che ricordano tanto un passato di cui non si sente alcuna nostalgia. Le banche italiane sono trasparenti e fra loro in concorrenza”.
Nel frattempo La European Banking Authority (Eba) ha fatto sapere che i test di resistenza agli stress per le banche della Ue saranno più severi di quelli che lo scorso anno non riuscirono a ripristinare un clima di fiducia degli investitori nel settore.