Lutto nazionale: chiude Le Beccherie a Treviso, il ristorante dove è stato inventato il tiramisu.
E’ un duro colpo, lo so, fa male al cuore.
Qui negli anni ’60 è nato il dolce italiano più conosciuto nel mondo, quella delizia di savoiardi, caffè e mascarpone con il potere di tirar su il morale, consolare gli afflitti, addolcire le pene d’amore, rendere la vita più bella.
Le Beccherie (piazza Ancilotto 9 , Treviso) fa parte dei Locali storici d’Italia: ha aperto i battenti nel 1939, quindi il colpo inferto dalla notizia che il 30 marzo chiuderà per sempre è ancora più duro da mangiar giù.
Perché se abbiamo posto per i tanti all you can eat che aprono senza sosta (nulla di male, per carità, ma vogliamo mettere sul piano gastronomico?) , com’è possibile che le locande storiche invece debbano chiudere?
Eppure, la crisi colpisce duro, senza fare distinzioni.
La famiglia Campeol, titolare de Le Beccherie giunta ormai alla terza generazione di gestori, ha deciso di alzare le mani in segno di resa: i clienti si sono drasticamente ridotti e la nomea di ristorante che ha inventato il tiramisu evidentemente non basta a riempire le casse.
E nemmeno l’essere stato un punto di riferimento della cucina trevigiana per anni, con menù a base di piatti tipici come pasta e fasioi, zaeti, sopa coada, radicchio rosso, bolliti, baccalà, risi e bisi.
Dov’è stato l’errore? Non riuscire a modernizzarsi, innovando la tradizione?
Non so, fosse per me certi posti non dovrebbero cambiare mai.
E in memoria de Le Beccherie, con profonda costernazione e un vago senso di incazzatura contro la vita ingiusta, non rimane altro che passare i prossimi giorni a preparare e mangiare tiramisu come se non ci fosse un domani (qui la ricetta originale).
Autore: Oriana Davini
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