Le Borse si rilassano attendendo la Fed

Da Pukos

Per ora sono prese di profitto

Sale Gtech che fra poco cambierà nome e se ne andrà da Piazza Affari. In calo i titoli del comparto bancario e di quello del lusso.

Dopo una partenza sulla parità le Borse europee nelle prime ore di contrattazione hanno visto solo vendite, poi, verso fine mattinata le vendite si sono “stabilizzate” ed alla fine, almeno per la nostra Piazza Affari il ribasso è risultato inferiore al punto percentuale.

Domani è il giorno della Fed, non ci aspettiamo novità eclatanti, forse verrà tolta la famosa parola “paziente”, ma eventualmente questa sarà la sola novità (e che novità poi …), per il resto il percorso che porterà ad un eventuale rialzo dei tassi è ancora lunghissimo e tortuoso.

Nel frattempo un dato macro particolarmente negativo ha dato fiducia a Wall Street che al momento scende, ma il ribasso, tutto sommato, è contenuto. Il crollo verticale delle costruzioni di nuove case (-17% a febbraio) è chiaramente stato influenzato dal maltempo, ma è risultato decisamente peggiore rispetto alle attese e questo dato (come ormai sappiamo i dati vanno letti al contrario) ha certamente aiutato gli indici a stelle e strisce.

Sappiamo infatti che finché continueranno ad arrivare notizie negative dall’economia reale le Banche Centrali non faranno mai mancare il loro “aiuto” e quindi potremo evitare cadute rovinose.

Insomma nulla di preoccupante, si può tirare il fiato in attesa di ripartire, se si continua a creare denaro a fiumi e questo continuerà a confluire verso i mercati finanziari, problemi per le Borse non ce ne saranno.

Sul nostro Ftse Mib (-0,91%) pochi i titoli che hanno terminato con un rialzo, uno solo poi quello andato decisamente in controtendenza rispetto al mercato, e cioè Gtech (+2,92%) dopo l’ok (abbastanza scontato per la verità)  arrivato dall’alta corte di Inghilterra e Galles per la fusione che decorrerà dal prossimo 7 aprile. Come noto il titolo ha annunciato il delisting proprio per questo motivo.

Per il resto rialzi contenuti da parte di Campari (+0,54%), Eni (+0,46%) dopo l’annuncio che ne verrà venduto un altro pezzetto, Stm (+0,33%), Mediaset (+0,24%), Terna (+0,15%), Snam (+0,13%) e Saipem (+0,12%).

Giornata di realizzi per il nostro comparto più importante ed in particolare per le Popolari, la maglia nera è andata a Bper (-3,71%), ma le prese di profitto hanno interessato anche soprattutto BpM (-3,29%) ed Ubi Banca (-2,65%).

Non ferma le vendite, dopo una trimestrale davvero allarmante, Tod’s (-3,68%) che è alla ricerca di un livello sul quale “appoggiarsi”, il recupero che negli ultimi tre mesi aveva riportato le valutazioni del titolo da area 65 a oltre 95 euro era stato molto importante e quindi non è ancora chiaro dove possa posizionarsi dopo un bilancio che ha certamente ridimensionato le ambizioni dell’azienda.

Quota 12 euro ha fermato anche la corsa di Finmeccanica (-2,60%), ora è da capire se ci troviamo di fronte ad uno “stop & go” od a uno “stop e  … basta”. Discorso analogo per Prysmian (-2,58%) fermatosi oggi appena sopra quota 18 euro.

Ovviamente la frenata odierna ha interessato diversi titoli che nei giorni scorsi avevano fatto segnare rialzi molto importanti, al momento quindi dobbiamo limitarci a parlare di prese di profitto per Moncler (-2,38%), Azimut (-2,30%) e Fca (-2,09%), soltanto le prossime sedute ci diranno se si è trattato soltanto di una salutare “pausa di riflessione”.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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