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Le carote… viola!

Da Ariannarossoni

Una ricetta da domenica mattina; di quelle che ci vuole un po’ a prepararle, di quelle che sprigionano odori che sanno di tranquillità e bontà, di quelle che vi fanno sentire un po’ chef. 
Lunghe cotture per ciascuno degli ingredienti usati: in inverno, più il cibo cuoce più si arricchisce di calore ed energia (ehm no, non sono favorevole al “raw food” a tutti i costi sempre e comunque, anzi!). Siete pronti? Chi si vuole cimentare, oltre alla nostra fantastica Cristina che ha testato questo tortino per voi?
Cristina ha usato quattro ingredienti. Lente d’ingrandimento: analizziamoli insieme!

Il farro è uno dei cereali più antichi, usato in Italia fin dall’epoca etrusca per preparare zuppe e pane grezzo. Esiste di tre varietà: monococco (chicchi piccoli), dicocco (varietà più comune) e tricocco (o spelta, adatta per zuppe e minestroni). Ciascuna varietà più essere integrale (decorticata) o “raffinata” (perlata), ossia privata della parte esterna del chicco, quella maggiormente fibrosa; a differenza di grano e riso raffinati, il farro e l’orzo sottoposti a perlatura mantengono comunque una discreta dose di micronutrienti e proteine. La versione perlata ha il vantaggio di cuocere in minor tempo (20 minuti contro i 40 del farro decorticato), e di risultare maggiormente cremosa, adatta a sostituire il riso nella preparazione di ‘orzotti’ e ‘farrotti’.
Il farro decorticato, invece, può necessitare di qualche ora di ammollo per poter essere meglio digeribile. E’ inadatto ai bambini e a chi soffre di problemi intestinali perché eccessivamente fibroso, ma è ottimo in caso di diabete, controllo glicemico-insulinico, diete dimagranti.

I ceci li conosciamo già da altre ricette: appartenenti alla famiglia dei legumi, necessitano di lungo ammollo e lunga cottura per poter essere perfettamente digeribili. In questa ricetta Cristina ha usato ceci precotti: se per motivi di tempo scegliete ceci in scatola fate attenzione a sciacquarli bene dal liquido di conservazione per eliminare l’eccesso di sale; e magari scegliete ceci bio: limitare i pesticidi dove è possibile limitarli è sempre un consiglio pieno di salute.

Le verze sono un ortaggio invernale, molto più digeribili da cotte che da crude. La cellulosa che contengono ha un’azione lassativa, mentre la clorofilla attiva la digestione. E’ una verdura molto utile alla donna in menopausa con osteoporosi in quanto facilità l’assorbimento intestinale di calcio e la sua precipitazione nella struttura dell’osso. 
Le verze hanno un indice di sazietà molto elevato, ecco perché sono utili in dieta dimagrante. Nella tradizione culinaria nordica la fermentazione delle verze (crauti) permette inoltre di fare del bene alla flora batterica intestinale, riequilibrando la flora e rafforzando il sistema immunitario.

Ultimo ingrediente usato da Cristina, e sicuramente il più curioso, sono le carote viola: tranquilli, non si tratta di OGM! Anzi, le carote sono un ortaggio che nasce scuro (viola-nero) e che diventa arancione solo in virtù di una selezione botanica atta a esaltare la potenza di Guglielmo d’Orange. Le carote viola sono più ricche di antociani e polifenoli rispetto a quelle arancioni: si tratta di preziosi radicali liberi utili a prevenire l’invecchiamento e a contrastare l’infiammazione organica. Potete trovare le carote viola in alcuni supermercati tradizionali o biologici; in Italia la carota viola di Polignano è un presidio Slow-food (a onor del vero, la carota di Polignano ha colori che coprono tutto lo spettro dal giallo al viola, e si tratta di un ecotipo dal sapere -e dal sapore- antico).
Ovviamente potete usare anche carote tradizionali per questo sformato ma… volete mettere la sorpresa negli occhi dei vostri ospiti quando sapranno che avete usato carote *viola*?!

Ecco a voi la ricetta!

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Farro con crema di carote viola, verza brasata e ceci al rosmarino

Ingredienti per 2 persone:
200 g di carote viola
140 g di farro decorticato
Mezza verza piccola
Una cipolla rossa
100 g di ceci precotti (bio)
Rosmarino
Sale
Olio extravergine d’oliva

Procedimento:
Portate ad ebollizione una pentola d’acqua salata; aggiungete il farro e lasciate cuocere per 35 minuti stando attenti che l’acqua non asciughi del tutto, nel caso aggiungete altra acqua bollente.
Mentre il farro cuoce, prendete le carote viola, eliminate le estremità e con l’auto di un pela patate elimiate la parte esterna; tagliatele poi a tocchetti grossolani. Prendete una pentola, aggiungete ¼ di cipolla rossa, i pezzetti di carote e un cucchiaio d’olio; fate tostare per qualche minuto, aggiungete una presa di sale e coprite con acqua bollente. Lasciate cuocere per 20/30 minuti, fino a quando le carote non saranno stra cotte. Terminata la cottura frullate con un frullatore ad immersione e se necessario aggiungete acqua bollente per ottenere una crema liscia ed omogenea.
Prendete mezza verza piccola e tagliatela a striscioline sottilissime cercando di eliminare le parti bianche più grosse. Prendete una padella e aggiungere ¼ di cipolla tritata, un filo d’olio e fate rosolare; aggiungete poi la verza ben lavata e lasciatela appassire bene aggiungendo il sale. Se necessario aggiungete un goccino d’acqua bollente. Sarà pronta in 10 minuti.
In un’altra padella mettete un filo d’olio e ¼ di cipolla tritata, lasciate soffriggere e aggiungete i ceci freschi scolati e ben lavati dal liquido di conservazione. Aggiungete un ramettino di rosmarino, un pizzico di sale. Aggiungete acqua bollente fino a coprirli e lasciateli cuocere per 10/15 min fino a quando l’acqua non si sarà completamente assorbita.
Impiattate amalgamando la crema di carote viola con il farro; disponeteli al centro del piatto con l’aiuto di un coppa-pasta. Sopra mettete le striscioline di verza brasate e lasciate cadere sopra i ceci al rosmarino. Finite il piatto con una macinata di pepe nero oppure di sale nero a seconda dei gusti.

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