Siamo in Calabria, parecchio a sud della regione, ci troviamo in provincia di Crotone ed in una frazione di Isola di Capo Rizzuto, siamo sulla costa Jonica ed esattamente a Le Castella; è questa una piccola isola poco distante dalla riva dove risiede un castello aragonese dal XIII secolo e che ha dato origine al nome della località.
piccola storia
Se agli inizi sembra esser stata una antica colonia Romana, alcuni ruderi di civiltà greche sembrano non confermare questa teoria; c’è anche chi narra che l’isola di Calypso narrata da Omero si trovi nei pressi di questo grazioso borgo marinaro; ma torniamo alla colonia Romana… sembra che, sempre parlando di leggende, Annibale per fuggire ai romani si nascose tra questi scogli proprio durante le guerre puniche.
Le Castella facente parte del Regno di Napoli, era molto attiva riguardo i vari governi ed essendo fedele agli Angioini resistettero per parecchio tempo alle dominazioni aragonesi e turche proprio rimanendo nella Fortezza; questo purtroppo fino al XVIII secolo, finché gli ottomani invasero il paese e ne divennero gli usurpatori, impossessandosi di ogni cosa.
simpatico racconto
Sembra che nel 1536, o giù di lì, esistesse un ragazzotto marinaio che venne rapito dai turchi e reso loro schiavo, il suo nome originario era forse Giovanni Dionigi Galeni rinominato poi in seguito Kılıç Alì o Kiligi (Alì la Spada) fin quando gli venne attribuito il nome italianizzato di Occhiali o Lucciali, per finire poi in Uccialì.
Questo ragazzo marinaio, di cui il popolo locale ha ancora memoria decide di diventare monaco, tanto è religioso, ma il suo futuro cambia quando viene rapito dal corsaro Barbarossa proprio a Le Castella; diventa quindi prigioniero e viene usato al remo ed inizia a navigare, rinnega la sua religione cristiana e diventa musulmano, sposa poi una giovane calabrese anch’ella convertita e arriva al successo proprio da nuovo corsaro del Mediterraneo. Nel bel mezzo della piazza del paese, esattamente in Piazza Uccialì esiste un monumento in sua memoria e ad Istabul la moschea Kılıç Ali Paşa Camii è stata eretta in suo nome grazie alle sue beneficenze.
il mare
Visto dal paese il mare sembra roccioso e privo di spiaggia, invece osservando bene possiamo notare come esso sia cristallino e con sabbia rossastra che si estende in tutta la baia alternandosi a scogliere rimaste ancora selvagge e speriamo rimangano tali; qui è stata istituita una riserva marina, un ambiente marino molto vasto per tipi di pesci che abitano in profondità o meno, questo grazie ai fondali che sono diversi e formati da secche ed abissi più o meno alti dove trovano habitat varie specie di ricci; inoltre tra le comuni cernie (regine di queste acque) e barracuda possiamo trovare anche simpatici pesci pappagallo o stelle marine, che si divertono a nuotare tra i cespugli della Posidonia Oceanica che qui vegeta in maniera esemplare; avvicinandoci poi agli scogli non è difficile trovare varie specie di polpi che insieme agli anemoni sono i veri e maggiori abitanti di queste acque, anche se in primavera fanno la loro comparsa le tartarughe che in questi luoghi sono solite nidificare.
la sosta
Nonostante vi siano vari parcheggi che permettono la sosta nei pressi del paese, possiamo trovare spazio anche in un noto campeggio della zona; offre la sosta camper ma a noi sinceramente non è stato gradito il trattamento riservato ed abbiamo preferito spostarci altrove, non nego la posizione del medesimo che dista poco dal mare e che permette l’ingresso anche ai nostri amici 4zampe, ma in alcuni aspetti ci ha deluso; poiché non amo criticare apertamente in maniera negativa, a chi sarà interessato lo potrò indicare in via privata.
il paese
Il paese offre di tutto, è molto fornito di ogni cosa e la gente che lo abita è molto disponibile al dialogo, soprattutto al racconto di Uccialì; una caratteristica del luogo essendo davvero in mare aperto è il vento che spesso gioca con le onde e le gonfia quasi da far paura; i negozi di souvenir sono numerosi, ma non mancano le trattorie e le gelaterie senza tralasciare le pizzerie.
curiosità
Nella chiesa principale dedicata alla Beata Vergine Maria, la croce del Cristo è un’ancora marina;
la fortezza de Le Castella è stata scelta a suo tempo come set del famoso film “Brancaleone alle crociate” con il celebre Vittorio Gassmann.