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Le cattive ragazze vanno dappertutto

Da Ilgiornaledeigiovanilettori

Rivoluzionarie, artiste, sportive, inventive, combattenti: quindici donne che hanno attraversato la storia amando e lottando per ciò in cui credevano, consegnando a tutte le ragazze di oggi una storia da ricordare.

Mi è sempre piaciuto molto lo slogan “Le brave ragazze vanno in paradiso le cattive dappertutto”, prima ancora di sapere che fosse il titolo di un libro di Ute Ehrhardt. E anche l’ammiccante frase di Mae West: “Quando sono buona, lo sono molto, ma quando sono cattiva sono meglio” (incorniciatene l’iconica versione a fumetti interpretata dalla Bambina Filosofica di Vanna Vinci). Mi hanno sempre fatto pensare alla rivincita di una femminilità felicemente anticonformista, per nulla leziosa, né stereotipata.

Chissà se hanno preso spunto da queste stesse frasi gli autori di Cattive Ragazze – 15 storie di donne audaci e creative, il primo graphic novel di casa Sinnos. Oppure se hanno guardato in faccia le loro quindici protagoniste e hanno visto riflesso sul loro volto il marchio di “cattiveria”, sedizione, disobbedienza che la Storia e la società hanno loro imposto.

Cattive ragazze, di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, Sinnos 2013, 12 euro.

Cattive ragazze, di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, Sinnos 2013, 12 euro.

Sta di fatto che a partire dalla bellissima copertina, su cui campeggiano in atteggiamento di sfida un pugno di “solite sospette”, in bianco e nero su sfondo giallo e viola, questo è un fumetto che si imprime nella mente e nel cuore delle lettrici  e di sicuro anche dei lettori.

Il suo primo grandissimo merito è quello di raccontare con freschezza le biografie di donne divenute celebri nei loro campi in tempi più o meno recenti, come il premio Nobel Marie Curie, la cantante Miriam Makeba, l’attrice Hedy Lamarr, ma anche di illuminare il ricordo di vite meno note (almeno dal mio punto di vista), come quelle dell’artista Claude Cahun, la regista  Elvira Coda Notari, la ciclista Alfonsina Morini Strada, la rivoluzionaria Olympe de Gouges.

Le loro storie abbracciano un arco di tempo che va dal 1784 ad oggi, si svolgono fra l’Italia, l’Europa, l’Africa e le Americhe, ma sono tutte accomunate da una precisa scelta: affermare le proprie capacità e far valere diritti ritenuti fondamentali (l’uguaglianza, la libertà, il diritto di espressione, il lavoro), senza farsi fermare dai limiti imposti al proprio sesso, sia che a stabilirli siano la famiglia, il partito, la società o lo Stato.

Marie Curie (1867-1934)

Marie Curie (1867-1934)

Mi piacerebbe raccontarvi tutte le scoperte che ho fatto durante la lettura, e citare questo e quell’episodio che non conoscevo della nostra storia – intesa di noi cittadini del mondo, non solo donne. Ma quindici episodi, tutti interessantissimi, sono tanti da riunire in un’unica carrellata e davvero non voglio fare un torto a nessuna di queste incredibili donne conosciute fra le pagine!

Quindi per scoprire cosa vi aspetta fra le strisce di Cattive Ragazze – 15 storie di donne audaci e creative, guardate l’incalzante booktrailer realizzato dal disegnatore Sergio Riccardi e poi consentitemi di raccontarvi un aneddoto personale:

Nel marzo 2011, l’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, mi venne commissionata una lettura per la Festa della Donna, che per l’occasione decisi di declinare in chiave tutta patriottica. Ricercai fra moltissimi testi e cucii insieme una narrazione che partiva da una garibaldina delle mie terre, tanto audace da essere invitata a bere una cioccolata in prigione dal brigante Gasparone, e passando per Luisa Spagnoli, stilista e inventrice dei Baci Perugina, la regina Margherita, da cui la celebre pizza, la Maria Montessori delle nostre vecchie 1.000 lire, la Signorina Grandi Firme e la trasformista Franca Valeri, arrivava alle veline parlamentari di ieri (di oggi?). Alla narrazione avevo aggiunto della musica ma, ahimè, mi sembrava proprio che mancassero delle immagini.

Ecco, il fumetto di Assia Petricelli e Sergio Riccardi riesce a fare proprio questo: mettere insieme una voce narrante vivace e arguta, che in sole quattro pagine sa scegliere perfettamente quali episodi raccontarci della vita di ognuna delle protagoniste, con immagini istantanee ed efficaci, che riescono a sintetizzare la complessità politica in una vignetta e riassumere un’epoca attraverso i suoi costumi e le sue icone.

Angela Davis (1944)

Angela Davis (1944)

E tutto questo senza banalizzare, ma instillando curiosità per nuove letture e ricerche su ognuno dei personaggi, dei quali si capisce che c’è ancora moltissimo da raccontare. Se avessi avuto fra le mani questo fumetto allora non avrei avuto alcun dubbio: mi sarebbe piaciuto adottarlo e adattarlo in una narrazione per parole e immagini, da portare nelle biblioteche, nelle scuole, nei circoli: perché non sono mai abbastanza le occasioni per parlare in maniera avvincente e coinvolgente di coraggio, giustizia, diritti e doveri, come fa questo graphic novel.

Lo stile fresco e pulito del disegno e la leggerezza del testo, che non censura le violenza e le discriminazioni che hanno colpito, anche duramente, molte delle  protagoniste, ma le tratteggia con delicatezza, fanno di questo fumetto una lettura consigliatissima a ragazze e ragazzi da 12 anni in su, ma anche agli adulti!

Cattive ragazze è un graphic novel pensato anche per chi ha problemi di dislessia o difficoltà di lettura: la font utilizzata è “leggimi” (copyright Sinnos – progettata per facilitare la lettura) e la disposizione dei baloon segue sempre l’ordine dei dialoghi.
Immagini e testi sono pubblicati per gentile concessione dell’editore. Tutti i diritti riservati.

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