Julie/Marion in La mia droga si chiama Julie (1968) di François Truffaut
Nel mio immaginario la cattiva ragazza per eccellenza è Julie/Marion, il personaggio interpretato da Catherine Deneuve in La mia droga si chiama Julie, film del 1968 di François Truffaut: mi resta inspiegabile lo straripante amore che Louis prova per questa grandissima stronza che lo raggira, lo riduce sul lastrico, lo fa ammalare e poi lo uccide col veleno piano piano, mentre lui, consapevole di tutto, le dichiara amore eterno anche quando si accorge che la tenerona scioglie veleno per topi nel suo caffè pur di liberarsi di lui. Beh, non ci sono grandi spiegazioni se non che le ragazze cattive vincono sempre.
Questo accade anche nel romanzo di Mario Vargas Llosa Avventure della ragazza cattiva, in cui la niña mala del titolo rovina la vita di un inebetito Ricardo, dalla sua adolescenza fino alla maturità: questa affascinante donna dalle mille identità ripiomba nella vita del povero Ricardito ogni volta con diversi abbienti e potenti compagni a cui si unisce per pura convenienza e che la devastano, fisicamente e psicologicamente, per poi tornare a pungolare il suo devoto amante che ogni volta la accoglie a braccia aperte, rincuorandola, facendola di nuovo sentire amata ed unica. Questo finché lei non torna a sparire, stanca della vita mediocre da uomo borghese di Ricardo. Nonostante questo il nostro romantico eroe non smette un attimo di amarla, in maniera pateticamente disperata, con il cuore logorato e stanco, ma sempre recettivo.
E anche qui sorge spontanea una domanda: perché?!
Beh, la risposta è facile, è che più sei stronza e più piaci agli uomini! Dovete sapere che questo libro mi è stato regalato in occasione del mio compleanno dalla mia cara amica Carlotta, con lo scopo di rimembrare un gaudioso periodo di vita in cui era stato teorizzato un movimento sociologico di nome Giuliology.
Questo nome nasce dalle fondatrici, Giulia e Giulia, che a fronte di disastrosi incontri con uomini ancora più disperatamente disastrosi hanno iniziato ad osservare alcune dinamiche alquanto disarmanti che le hanno appunto portate ad enunciare una serie di assiomi ad oggi mai smentiti nelle loro personalissime vicende. Per questo motivo ritengo utile pubblicare qui, a scopo divulgativo, il manifesto di Giuliogy che, come nella migliore tradizione, si tramanda oralmente, di madre in figlia, in modo che nulla vada perso negli anni e che i posteri possano godere di questo compendio di sapienza.
MANIFESTO DI GIULIOLOGY
Il Giuliology pensiero nasce dopo l'ennesima constatazione dell'incapacità maschile di stare al mondo, quello civile, dove le persone si parlano chiaramente e sono coerenti, dove A vuol dire A e non B.
Una sera la madrina della teoria, colei che ha gettato le basi di questa filosofia pronunciando la prima delle frasi che trovate qui di seguito, la nostra amata Giulia S., ci ha aperto gli occhi. Da quel giorno è stato evidente come gli uomini abbiano serissimi problemi a relazionarsi con il nostro sesso, anche quando le nostre intenzioni sono più che esplicite. Da quel momento in poi si sono susseguite perle di saggezza che ci illuminano sull'ardua strada della nostra vita da single. Ci teniamo a precisare che questa non è un'invettiva gratuita contro il sesso maschile: qui ci limitiamo a riportare tesi sorte in conseguenza a fatti ben evidenti ed incontrovertibili ed ogni singola affermazione si riferisce ad un contesto puntuale ed a precise persone.Riportiamo ora alcuni dei teoremi fondamentali di questo pensiero esplicitati sotto forma di aforismi:
“Deve aver ben presente che se lo caghi è per una grazia che fai e non il contrario”
“Io odio gli uomini carini, intelligenti, ambiziosi, etero, con BMW, piscina… e morosa!!”
“Sai che in amore vince chi fugge… Il problema è che se l’altro è l’uomo, potremmo aspettare anche il resto della vita: iniziativa zero!”
“Ma perché Dio ha dato il cervello ai maschi?! Tanto non lo usano! A questo punto poteva dar loro semplicemente un pene più grande, tanto usano solo quello!!”
“Non è bello ciò che è bello… ma ciò che è brutto, è brutto!!”
“Non mi piace Brad Pitt, ma ’idea di Brad Pitt!”
“Nessun uomo è per sempre… solo i diamanti sono per sempre!”
“Penso che dicendo femmina si dica tutto!”
“Al solito Dio gli [all’uomo] ha dato il cervello e poi non gli ha insegnato ad usarlo…”
“Ma il gusto della vendetta su tutto il genere [maschile] che comunque fa schifo non me lo toglie nessuno!”
“Il tempo delle mele è un tempo del cazzo!”
“Per la prossima volta ci portiamo via un bel indelebile nero e gli disegniamo una X in faccia!”
“Se non mi invita, è morto, se mi invita, non ci vado”
“Gli conviene farsi tanto male… Se no scendo e finisco personalmente il lavoro”
“Dovrebbero fare i dispenser per cervelli per adolescenti invece che dei preservativi”
“Preferirei fare qualunque cosa con Leonardo Di Caprio, anche potare la siepe!”
“Scusa se sono così luminosa da emanare così tanta luce da dare fastidio ai tuoi inutili occhi!!”
“A sedici anni avevo capito tutto della vita… È a diciotto che mi sono persa!”
“Noi donne non facciamo le preziose… noi siamo preziose!”
Giulia1 : “È che quando mi piace uno, non riesco a guardarne altri!”
Giulia2: “A me piacciono tutti… vago senza meta… sono pericolosa!”“Dipende tutto dal sistema di riferimento” [nel senso che alla frase “Oh, quel tipo è bello!” bisogna essere precisi perché rispetto al sistema di riferimento ‘Danny De Vito’ può anche essere un figo spaziale, ma rispetto al sistema di riferimento ‘Josh Hartnett’ è un cesso senza catenella!!]
“Ho una personalità troppo grande per avere uno al mio livello… così faccio beneficenza!”
“Love is in the air un par de cazzi, va bene?!”
“Se trovo Leonardo Di Caprio che fa l’autostop, peggio per lui!”
“Se devi farti uno, non lo scegli carismatico. Lo scegli che stia zitto e sia bravo!”
“Se uno mi chiama morosetta, mi sento autorizzata a farmene altri dieci!”
“In via riservata, preferisco essere baciato prima di essere fottuto” (Per questa ringraziamo Leonardo Di Caprio in Blood Diamond)
“L’universo maschile è booleano”
“Io sono nata per decidere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e questo è sbagliato!”
Jessica Rabbit in Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988) di Robert Zemeckis
A questo manifesto si associano tutta una serie di ulteriori teorizzazioni fra le quali la categorizzazione dell’uomo a secondo del suo tipo psicologico qui di seguito specificata:
CATEGORIZZAZIONE DELL’UNIVERSO MASCHILE
Questa categorizzazione raccoglie una panoramica dei soggetti maschili che hanno investito le nostre vite negli ultimi anni. Ciascuna raccoglie la caratteristica peculiare del soggetto in questione. C’è da dire che ogni uomo può essere inserito in più categorie, come è facile dedurre dalla lettura.
Le categorie sono ancora in fase di studio: man mano che procederemo nella conoscenza dei soggetti, amplieremo il catalogo.Ecco le prime categorie:
I “VODAFONE”: Quelli per i quali è “tutto intorno a me”.
I “THE ILLUSIONIST”: Quelli che hanno una dote incredibile nell’occultare l’esistenza della morosa salvo tu scoprirlo quando meno te lo aspetti.
Gli “HOUDINI”: Quelli ti che tampinano selvaggiamente e senza tregua per un tempo indefinito e che poi svaniscono nel nulla senza neanche avere la cortesia di darti un due di picche.
I "DANIEL CLEAVER": Beh, per tutte coloro che non hanno ancora visto o letto Il diario di Bridget Jones è il momento di farlo perché è là tracciato il ritratto di questa categoria di uomini che purtroppo è diffusa capillarmente in tutto il territorio!
I "MARK DARCY": Forse questa è l'unica categoria positiva che mai troverete qui. La descrizione di questa rarissima specie maschile è sempre riportata nella avventure della nostra eroina Bridget. C'è da dire che avvistamenti relativi a questa specie non sono ancora stati rilevati, ma confidiamo di trovarne ancora qualche raro esemplare nella metà triste del Derbyshire....
GLI "LUMINARIA": Sono quegli uomini che si fanno sentire ad intermittenza, con intervalli più o meno regolari per poi sparire da un momento all'altro senza preavviso e sul cui interesse nei nostri confronti non si è ancora ben definita la natura. In ogni caso, sempre meglio evitarli.Daniel Cleaver in Il diario di Bridget Jones (2001) di Sharon Maguire
Alcuni strumenti vengono in aiuto a tutte coloro che, ancora inesperte, si approcciano al Giuliology pensiero, come il celeberrimo Metodo delle croci:
METODO DELLE CROCI
Il metodo delle croci è un sistema scientificamente calibrato di eliminazione dalle nostre splendide vite di tutti gli stronzi che le popolano; è rapido, indolore ed efficace.
La procedura di eliminazione consiste nell’assegnare all’uomo in questione (sia esso reale/presunto/agognato) una croce nera ad ogni evidente torto o azione ingiustificabile nei nostri confronti. Attenzione: bisogna ponderare con massima attenzione l’attribuzione della croce nera perché ad ogni singolo individuo non possono essere assegnate più di tre croci nel corso dell’intera vita in quanto alla terza è necessario eliminare il soggetto interessato nonostante esso sia l’uomo della vita - il partner perfetto – come lui nessuno mai… e che cazzo, ha preso tre croci!! È quindi importante dare una croce solo in casi veramente gravi e con somma cognizione di causa. Facciamo un esempio: se il moroso ti lascia per un buon motivo (anche se è vero che i loro motivi sono raramente buoni...), non scatta il meccanismo della croce. Ma se lo sfigato ti lascia perché contemporaneamente ha un’altra, allora scattano le tre croci immediate con tanto di rigatura alla macchina su tutte le fiancate: “TRANQUILLO, NON PORTO RANCORE!” (Questa pratica è accessoria e vale solo per le agguerrite!).
Altro dato rilevante sono le caratteristiche delle croci. Esse sono INCANCELLABILI (cioè, se stai con uno che ha già due croci, nessuna azione gliele potrà cancellare e se anche si comporta bene per un tot di anni, ma dopo fa l’ennesima stronzata…teeek!! Scatta la terza croce e l’eliminazione immediata!!), inalienabili, cumulabili e, soprattutto, retroattive (cioè, se ti ricordi una stronzata che ha fatto due anni prima…teeek! Scatta la croce!!).
Presso il quartier generale di Giuliology, che ha sede a Padova in Via Giotto 50 (N.d.R., la sede oramai è diventata itinerante), è consultabile l’elenco aggiornato e completo dei soggetti su cui pendono le croci.
“La seconda croce è la peggiore: perché con la prima croce c’è ancora qualche speranza… Con la terza è finita… Ma alla seconda sei sull’orlo del baratro!!” (Giulia S)Esercitazione pratica di assegnazione di croci
Altro strumento utile è rappresentato dalle Virtù caridinali (VACSS) utili per la valutazione ai fini della selezione del soggetto di sesso maschile che ha l’onore di godere della nostra magnifica presenza, di seguito esplicate:
LE VACSS: VIRTÙ CARDINALI
Le Virtù Cardinali, note anche come "VACSS", sono un valido strumento per misurare l'avvenenza del soggetto preso in considerazione. Sono complessivamente cinque:
1. Voce
2. Altezza
3. Capelli
4. Sguardo
5. Sorriso
È da precisare che è raro trovare le cinque Virtù Cardinali nel medesimo soggetto, ma è altresì vero che già individuarne uno che abbia tre delle Virtù sopraelencate è cosa soddisfacente.
Si tenga presente che è possibile aggiungere alle cinque Virtù Cardinali fondamentali altre due opzionali, a seconda dei gusti, ma non meno importanti:
1. Profumo
2. Mani
Speriamo che la teoria delle VACSS vi renda più facile il percorso di analisi dei soggetti individuati.Il Conte Darcy in Orgoglio e Pregiudizio (1995) di Simon Langton
Restano poi alcuni Teoremi e regole la cui incontrastabile veridicità è stata comprovata attraverso innumerevoli prove empiriche e la cui necessità di essere rispettati non viene mai meno.
Teorema N°1 (uno dei fondamentali del Giuliology pensiero):
"Le morose si lasciano, se tu sei la morosa.
Le morose non si lasciano, se tu sei l'altra."Teorema N°2 (detto Teorema di Hugo-Boss)
”Non fare mai la prima mossa”Teorema n°3
”Le donne hanno sempre ragione”Regola n°1
”Non farsi mai vedere cesse ed in particolare non farsi mai beccare a sbavare visibilmente”Regola n°2
”Essere profondamente rompicoglioni”Regola n°3
”Non essere mai disponibili”Regola n°4
”Farsi aspettare sempre ”Regola n°5
”Non cercarli mai”Regola n°6
”Non essere mai comprensive”Regola n°7
”Tirarsela a morte sempre”La Marchesa Isabelle de Merteuil in Le Relazioni pericolose (1988) di Stephen Frears
Dopo aver letto ed interiorizzato tutto ciò, donne del tutto mondo, penso che possiate intraprende il vostro percorso per diventare delle vere stronze e piacere a tutti gli uomini della terra! Quindi, have fun ;-)