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Le celebrazioni da una parte, la storia dall'altra

Creato il 26 marzo 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Le celebrazioni da una parte, la storia dall'altra 

Il post, ripreso dal blog parmigiano TWIMC, e pubblicato dal questo blog con il titolo "24 marzo è la ricorrenza dell'eccidio delle Fosse Ardeatine" ha avuto un seguito su una pagina di Twitter che val la pena riprendere, vediamola (i cognomi sono omessi in quanto ripresi da altro contesto web):

Paolo C.: dove mai viene ricordato Pietro Zuccheretti Ambrogio Ponzi: Non era certo mia intenzione giustificare e tanto meno "assolvere" chi con il suo gesto ha provocato la reazione che, dati i tempi, appariva scontata. Grazie del richiamo alla memoria di Pietro Zuccheretti. Paolo C.: era un povero ragazzino...grazie a lei Ambrogio. Giovanni F.: Elena un apprezzamento al tuo amico Paolo C., ha ricordato l'unica vittima civile, Pietro Zuccheretti, dilaniato dalla bomba messa dai partigiani. La maggior parte delle fonti storiche ha sempre rimosso il nome di quel povero bambino,... Paolo C.: Giovanni sono io che ringrazio te. HO delle immagini del povero Pietro Zuccheretti, sono molto forti, le pubblicherò per il giorno del ricordo delle vittime dei "barbari nazi-fascisti" come recita la vulgata. E' caduto nell'oblio, come i bambini di Gorla, e di tante altre vittime civili, indifese, inermi, innocenti che, essendo morti scomode, non vengono mai citati. Grazie. Giovanni F.: Anni fa, Paolo, ebbi il piacere di conoscere il giornalista Pierangelo Maurizio e comprai il suo libro. Il fratello del povero Pietro Zuccheretti per anni ha combattuto la sua personale battaglia perché il nome del piccolo fratello fosse on... Paolo C.: penso questo Giovanni: a noi è demndato un compito: un difficile compito: difficile ma non impossibile, seppur oneroso per lo sforzo che si fa: scrivere la VERITA'. Tutto qua. Non si tratta di fare revisionismo come predicano i soloni, nasc... Paolo C.:   ‎...e mi permetto di aggiungere ciò: a noi tocca l'Onore di ricordare tutti: civili e militari. Qualcuno deve farlo.  Marco M.: ho visto la foto del povero innocente Pietro Zuccheretti, è aberrante che gli autori di una strage inutile siano stati considerati (da me sicuramente no) "eroi"

Le celebrazioni da una parte, la storia dall'altra 

Viene quindi ripreso e messo in evidenza un evento, che qualcuno potrebbe definire cinicamente  "effetto collaterale", dell'azione gappista che, autorizzata da Partito Comunista all'insaputa delle altre componenti politiche del CLN, portò alla orribile ritorsione che si commemora in questi giorni a 68 anni dagli accadimenti. Si cita nei commenti sopra riportati il nome di un ragazzo, Paolo Zuccheretti, dilaniato dall'esplosione provocata dall'attentato alla colonna di reclute altoatesine. Esistono le foto del povero corpo, troppo orribili per essere qui riproposte. Non vogliamo certamente in questo post riscrivere la cronaca degli eventi di quel giorno ne gli sviluppi successivi giudiziari, giornalistici o di ricostruzione degli eventi e delle responsabilità, la documentazione non manca anche se spesso contraddittoria su aspetti inquietanti. Dobbiamo invece chiederci perché un ragazzo dilaniato in modo orribile non debba rientrare in quella "contabilità delle vittime" che ci viene annualmente proposta ed in cui vengono anche esclusi due altri civili (o uno come afferma qualcuno) che hanno trovato la morte nell'attentato. In questi giorni al Museo storico della Liberazione, sempre in Roma, l'anniversario della strage delle fosse ardeatine è celebrato con un evento titolato “NON SI POTEVA NEANCHE MORIRE CON IL PROPRIO NOME”, indicativo di un aspetto brutale della guerra, ma quanta brutalità sopravvive nel non riconoscere pari dignità a una vittima civile che non aveva ancora vissuto?
Citazione: Chi controlla il passato, controlla il presente. (George Orwell)

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