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Le centrali nucleari in caso di guerra .

Creato il 10 giugno 2011 da Uncittadinoattivo
Coat of arms of Bosco Marengo

Image via Wikipedia

Ricevo dal Comitato antinucleare di Alessandria e pubblico.

I cittadini prima di tutto

Pier Carlo Lava

LE CENTRALI NUCLEARI IN CASO DI GUERRA

 Comitato antinucleare della provincia di Alessandria

Il fatto che le scorie nucleari di Bosco Marengo debbano rimanere per sempre in un capannone a un centinaio di metri da una strada statale, esposte a qualsiasi attacco, obbliga a considerare un arco di tempo molto ampio e a porsi alcune domande: 

il nucleare civile è nato negli anni ’50: sarebbe ancora vivibile l’Europa se le centrali nucleari fossero nate prima della seconda guerra mondiale anziché dopo ?

da 66 anni non ci sono guerre tra grandi potenze: è pensabile che non ce ne siano mai più ?

si parla sempre di disastri nucleari provocati da terremoti e incidenti: perché non si parla anche di disastri nucleari provocati volutamente ?

in pochi anni sono state sviluppate armi non immaginabili pochi decenni prima: come si può garantire la sicurezza di centrali e depositi di scorie guardando solo le armi di oggi ?

già oggi i “droni”, gli aerei senza pilota governati a distanza con localizzazione satellitare e molto altro, che in tutto il mondo vengono prodotti anche da aziende private per sostituire aerei civili e militari, in pochi mesi hanno causato moltissimi morti in Pakistan e in Afghanistan: è più facile che a provocare un disastro nucleare in Europa sia un terremoto o un attacco effettuato con armi di ultima generazione ? 

I droni costano poco, i più piccoli entrano in una finestra e i più grandi percorrono migliaia di chilometri, volano altissimi e per molto più tempo di un aereo, portano molto peso, sono difficilmente intercettabili, sono facilmente  trasportabili e non richiedono una normale pista per il decollo: è pensabile che tali tecnologie di guerra non possano essere usate anche da poche persone ?

per produrre armi nucleari si fa attraversare l’intera Europa a treni di scorie: è pensabile che tra ponti, viadotti e gallerie non sia possibile che vengano fatti deragliare con esplosioni o manomissioni ?

qualcuno dice che non si può far nulla perché “tanto le centrali ci sono già in Francia”: e allora non si deve fare nulla per un bambino che si è preso i pidocchi a scuola perché “tanto li ha già il suo compagno di banco” ?

seguire favole mediatiche è diventato molto più facile che guardare la realtà: ma non è suicida ignorare il pericolo ?

Ed il pericolo è enorme perché le centrali, i combustibili e le scorie nucleari sono tutti obiettivi bellici. Averli sul proprio territorio è suicida e lo sarà sempre di più. 

Per questo occorre andare a votare “SI” al referendum sul nucleare del 12 e 13 giugno. Occorre andarci tutti insieme (di destra, di sinistra o altro) per vincere e far vincere il futuro a chi verrà dopo di noi. 

Ciò sarà possibile solo per decisione di almeno la metà dei votanti e se ciò avverrà la vittoria sarà di tutti coloro che saranno andati a votare e solo la loro. Nessun partito ne uscirà vincitore e nessun partito ne uscirà sconfitto perché nessuna coalizione di partiti controlla 25 milioni di italiani. 

[email protected]   3387463885   comitato antinucleare della provincia di Alessandria

 


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