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Le Classifiche de Il Buio in Sala (1/5): 10 gioielli nascosti
Creato il 30 dicembre 2011 da Giuseppe ArmelliniIn ognuna di queste cercherò di fornire delle piccole linee guida atte a capire il criterio di selezione adottato.
La prima che propongo è una carrellata di piccoli film, praticamente nessuno mainstream, che per un motivo o per l'altro meritano a mio parere almeno un'occhiata. Sono film di cui alcuni soltanto che per un pelo non sono entrati nei fantastici 15. Come avviene sempre per le mie classifiche io me ne frego dell'anno di produzione, sono le MIE visioni 2011.
Ah, dimenticavo, qua non c'è classifica, solo una normale rassegna. Rassegna di cui sono abbastanza orgoglioso perchè abbraccia tanti generi e stili.
Come sarà in tutte le altre classifiche, i link rimandano alle mie recensioni.
1 CALVAIRE
Visto il 1° gennaio 2011, non poteva farmi cominciare meglio un anno di straordinarie visioni.
Gioiello nerissimo, piccola produzione belga, un film allucinato e allucinante, coraggioso, fastidioso e di un'originalità incredibile.
Un pò Psycho un pò Rebecca la prima moglie ambientati nel desolante scenario della campagna belga. Psicologicamente fortissimo presenta una delle scene più assurde che abbia mai visto in vita mia, quella della danza nel bar.
2 DEAD SET
Una settimana dopo Calvaire mi imbatto in questa miniserie televisiva inglese assimilabile in tutto e per tutto a un lungo film. Credo fortemente che sia quanto di meglio il cinema e il piccolo schermo abbiano offerto in questi ultimi anni in fatto di morti viventi. Qui l'epidemia scoppia fuori dagli studi del Grande Fratello inglese. I ragazzi della Casa, inizialmente ignari di tutto, piano piano saranno coinvolti nell'apocalisse. Grande originalità, gran ritmo, grandi effetti, grandi attori e una cattiveria, un cinismo, che probabilmente dall'altra parte dell' Oceano non avrebbe portato a quello splendido finale.
3 PERSEPOLIS
Probabilmente è il film più conosciuto presentato in questa rassegna. Questo non significa che consigliarlo una volta in più faccia male...
Cartone tanto stilizzato e semplice nel tratto quanto grande e profondo nelle tematiche trattate sa regalare momenti di divertimento assoluto, altri di pura poesia (i petali della nonna), altri ancora di profonda riflessione. Biopic assolutamente sui generis, è un omaggio alla memoria e all'attaccamento, malgrado tutto, alle proprie radici che ha pochi eguali nella cinematografia moderna.
4 LOS CRONOCRIMENES
Questo chiamarlo piccola produzione è anche troppo. Location racchiuse in pochi km quadrati, 4 attori di cui uno è lo stesso regista e soltanto una piccola grande idea. Uno dei film più intelligenti visti quest'anno, un viaggio attraverso il tempo e all'ineluttabilità del proprio destino. Si resta affascinati e allo stesso tempo kafkaniamente turbati. Piccolo esempio di come si possa far qualcosa di grande senza avere una lira in tasca. Per chi amava tanto i telefilm della serie "Ai confini della realtà".
5 MEAN CREEK
Uno Stand by me più secco ed asciutto. Un piccolo gruppo di ragazzini con tutta l'immaturità, la dolcezza, l'istintualità e la cattiveria che solo quei difficilissimi anni dell'adolescenza possono nascondere. Poi, d'improvviso, il vis a vis con la morte e col senso di colpa. Diventare adulti in un giorno, scoprire che purtroppo tornare indietro in certi casi non è possibile.
Quei ragazzini seduti ognuno diviso dall'altro sulla spiaggia hanno lasciato la propria innocenza nella barchetta in mezzo al lago.
6 NICOLAS E I SUOI GENITORI
Finalmente un pò di leggerezza!
Il mondo degli adulti visto dai bambini, una pellicola così spensierata, dolce e divertente che sarebbe un delitto non vedere almeno una volta. Nicolas e i suoi amici sono spettacolari, alcune gag irresistibili. Si vede la matrice francese, sembra di assistere, fin dai titoli di testa, ad un Amelie sul mondo dei bambini.
Commedia degli equivoci rivista in una chiave completamente nuova e divertente.
Per una famiglia non c'è niente di più adatto.
7 AT THE END OF THE DAY
Mi sono attirato dietro un pò di critiche per la recensione forse troppo entusiastica a questo prodotto italiano. Il problema è che l'essermi ritrovato in sala un film di questo livello proprio non me l'aspettavo. Componenti tecniche di altissimo livello, location perfette, una colonna sonora coi controcazzi e un ritmo che non cala mai. L'unico problema del film di Alemà è l'essere italiano perchè altrimenti lo considereremmo al livello di tante produzioni horror-survival europee. Storia cruda e cattivissima, da vedere assolutamente.
8 PRANZO DI FERRAGOSTO
Una casa, una telecamera e quattro ultraottantenni (minimo...), questo è bastato a Gianni Di Gregorio per tirar fuori una perla di semplicità acclamata sì da tutta la nostra critica ma colpevolmente dimenticata dal pubblico. Film che nella sua semplicità nasconde un coraggio incredibile, nella sua genuinità una (quasi) spietata critica al nostro mondo che più va avanti più vuole fare a meno dei vecchi.
Guardatele ste 4 vecchiette perchè almeno due di loro sono qualcosa di irresistibile.
E Gianni è sì un bamboccione di 60 anni, ma con un cuore grande così.
9 LA BANDA
In questo elenco ho parlato tanto di semplicità, dolcezza, leggerezza. Beh, tutte qualità riscontrabili anche in questo piccolo grande film egiziano. Probabilmente esagero, ma il personaggio del Generale è uno di quelli in assoluto che più ho amato in questa stagione cinematografica, talmente dolce e misurato, dignitoso ed orgoglioso che ti entra nel cuore senza che faccia praticamente nulla. Lasciamo perdere la cornice del film, la questione israeliana, prendiamo il film per quello che è, un piccolo racconto fatto di uomini, solidarietà, amori mancati, musica e sensi di colpa.
E un concerto da fare.
Per ridere malinconicamente.
10 THE TROLL HUNTER
Qualcosa che non si era mai visto prima. Un film d'avventura, un soft horror che per la prima volta nel cinema mette in primissimo piano i troll, la leggendaria e affascinantissima creatura che imperversa nei bochi nordici. Un'idea geniale di sottofondo (la partecipazione del governo norvegese), creature una diversa dall'altra realizzate in maniera strepitosa, alcune scene incredibili ed anche una piccola valenza culturale, raccontare a tutto il mondo credenze, miti e tradizioni che sono patrimonio di un popolo.
Divertente, avventuroso, a volte anche inquietante. Un cult.
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