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LE COINCIDENZE - di Ivan Polidoro

Creato il 16 settembre 2011 da Ilibri
LE COINCIDENZE - di Ivan Polidoro

Titolo: Le coincidenze
Autore: Ivan Polidoro
Editore: 66thand2nd
Anno: 2011

Capita così che delle storie si inseguano e tornino a farsi male.

Non sono solo coincidenze. E’ la vita che gira in un modo che non ti riesci a spiegare.

Allora succede che un ragazzo diventi pugile per troppa rabbia o per troppo amore. Che un guardiano per tutta la vita non sia solo un guardiano. Che un treno contenga tante storie quante sono i suoi viaggiatori: pendolari con l’agenda nuova o ciclisti con la ruota bucata che siano.

Capita che una donna guardi con la stessa amarezza un marito ammalarsi ed un figlio farsi prete, chiusa nel recinto di una vita che non si è scelta, mentre un allenatore “per caso” mette ilproprio figlio in panchina per veder correre in un campo di calcio quello di qualcun altro, ma con il nome giusto: Armando, come Diego, quello vero.

C’è chi di tuffarsi non ha paura, ma di essere il primo non ci pensa, come Giuliano che è miope come Sara: ma si sa, l’amore può non vederci bene.

Capita che la vita corra da città in città, Nord e Sud, Tradate, Chivasso, Napoli. Le storie, però, non cambiano: si intrecciano nervose, arraggiate, ostinate. Sono tante e sono quelle di uomini, donne, città, scarafaggi, recinti, campi di calcio con le strisce, palazzi, fabbriche, ciclisti, crema pasticcera, palle da tennis e pizze margherite.

C’è che un libro di racconti diventa un romanzo. Ivan Polidorone è il suo sapiente artefice.

Lo scrittore ci conduce tra le vie di una città impaziente come Napoli tracciando, con l’occhio di chi è abituato a guardarla, la storia dei suoi abitanti, solo alcuni ma abbastanza per incontrarsi o solo sfiorarsi. Lo stesso riesce a fare con un Nord che Polidoro deve avere conosciuto, odiato, ritrovato ed in cui ipersonaggi si muovono rassegnati, obbligati in una parte, in unposto di lavoro, in un nome, sotto un sole che è una “metafora”.

Contrasti, coincidenze, intrecci, ritorni. Nel libro di Polidoro c’è un mondo di vite da annotare per non perdere il conto, da ritornarci sopra per capirci qualcosa, da iniziare da capo perché un altro modo c’è per vivere. Dentro ci siamo anche noi, con il nostro recinto o il nostro treno da prendere.

Da leggere.

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